Non mi sento più serena.

Salve, scrivo qui per richiedere un consulto psicologico. Sono una ragazza di 23 anni, studio psicologia clinica, sono fidanzata da cinque anni, e vivo ancora con i miei genitori. Mi reputo una ragazza determinata e solare, molto disponibile ad aiutare sempre gli altri, ma precisa e pignola con me stessa. Da un paio di mesi sento di stare per perdere il controllo delle cose, sto iniziando a sentirmi priva di motivazione e sento come se sto affrontando un problema che non può essere compreso dagli altri ma solo da me, sento che sto per scoppiare. Vivo una relazione che mi ha sempre fatto sentire bene e soddisfatta, ultimamente le cose sono cambiate e ho dovuto caricare me stessa di un forte disagio che ha colpito il mio ragazzo a livello legale diciamo, in quanto ha avuto un incidente automobilistico e un ritiro della patente. E questo mi ha caricato di una forte pressione perché, vivendo in due città diverse, ho dovuto pensare io a tante cose per non farlo sentire a disagio. In casa sono sempre quella figlia che aiuta tutti, in quanto mia sorella è sempre stata più "egoista" per cui ho dovuto spesso aiutare io più del dovuto. Nonostante ciò i miei genitori non mi fanno mai mancare nulla economicamente, il mio è un discorso più emotivo, sono sempre io a dare consigli e ad aiutare. Sono sempre io che curo ciò che magari non viene curato da mia sorella. Forse per una mia sensibilità, ho messo sempre davanti gli altri e mai me stessa. All'università mi sono laureata con il massimo dei voti, ero talmente motivata che divoravo i libri che studiavo. Ad oggi ho perso interesse, non riesco a studiare e a interessarmi, rimando di continuo. È il mio ultimo anno della specialistica ma sento di viverlo in modo pensante senza più entusiasmo. Curo molto il mio aspetto fisico, sono molto controllata e pratico fitness. Quando mi guardo allo specchio, esteriormente, mi vedo bene e mi piaccio ma dentro mi sento come se non ci fosse un posto in cui io mi senta compresa. Ciò mi rende irascibile, sento di avere troppa rabbia dentro, perché sento che sono stanca di fare del bene sempre e solo agli altri, non mi sento più capita da nessuno. Mi sento bloccata. Ovunque mi giro sento che ciò che provo venga sminuito o non compreso. Ho tanti amici che mi vogliono bene e io sono certa, ma allo stesso tempo sento di non avere accanto nessuno che mi capisca. Devo iniziare a preparare la tesi ma cambio sempre idea, non riesco a concentrarmi. Studio fuori città, e ultimamente non trovo più stimoli li, così torno a casa ma non trovo stimoli nemmeno qui, sento di avere bisogno di un posto in cui possa trovare serenità. Tra pochi giorni il mio ragazzo riavrà la macchina e finirà questo momento, ma non cambia come mi sento... Mi sento in una gabbia. Ho paura di non riuscire nel mio lavoro: insomma se ho questi presupposti, o se dovessi diventare problematica o troppo emotiva, o troppo irascibile come sono fino ad adesso, come posso aiutare chi avrà bisogno di me?
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Dr.ssa Roberta Taddei Psicologo 1
Cara futura collega,
mi sembra di capire che stai vivendo una situazione che da tempo ti appesantisce ma che adesso si è acutizzata facendoti avere la sensazione di "perdere il controllo", a questo si aggiunge la situazione del tuo ragazzo e l'avvicinarsi alla conclusione del percorso universitario. Mi sembra di intuire che il fatto di avere delle fragilità e di ambire ad un lavoro psicologico (che ha a che fare con le fragilità) ti faccia sentire "sbagliata". Ma anche al miglior meccanico si guasta l'auto, siamo esseri umani prima che psicologi. E' il contatto con le nostre emozioni, il conoscere la nostra fragilità, la predisposizione alla cura dell'altro che fa di noi dei buoni psicologi. E' la relazione che cura, i metodi vengono dopo.
Detto questo, cerca di focalizzarti sul definire il problema in modo da avere più chiaro possibile "il tuo nemico" e poterlo affrontare. Prova a capire come stai cercando di affrontare il tuo problema in questo periodo. Quali strategie stai adottando? Funzionano?
C'è qualcosa che migliora anche solo un po' il problema? Quando la situazione migliora (anche se fosse solo di poco) che cosa è migliore?
Come sarà la tua vita quando il problema sarà risolto?
Chi può aiutarti in questa situazione e come?
Lavora su di te senza paura.
Buona Vita.

Dr.ssa Roberta Taddei
psicologa, mediatrice familiare
Albo Psicologi della Toscana n.7640