Neoplasia ovarica

Buon giorno,
con la presente volevo gentilmente avere un consulto per mia nonna che ha 84 anni la quale in aprile 2008 causa una neolasia ovarica è stata sottoposta ad intevento di annessiectomia bliaterale; omentectomia infracolica; biopsie peritoneali. L'esame istologico ha evidenziato:
1)metastasi multiple di carcinoma solido con aree necrotiche
2)cistoadenocarcinoma solido(G3)con focali aspetti papillari infiltrante il tessuto adiposo periappendicolare; appendicite con flogosicronica della mucosa.Si è reperta inoltre tuba(E)priva di alterazioni.
Istologiche di rilievo.
3)Cistoadenocarcinoma solido (G3) con focali aspetti papillari ed ampie aree di necrosi.
Stadio patologico(secTNM VI ed.):pT3c G3
Dopo l'operazione è stata iniziata la cura chemioterapica con carboplatino in monochemioterapia AUC5 a partire dal 02.07.2008 ciclo 6 sedute terminate il 25.11.2008.
Dalla PET-TAC del 11.12.2008 risulta che fatto confronto con la precedente del 24.09.2008 vi è una modesta risposta alla chemioterapia, per la persistenza della focalità epatica, che mostra una modesta riduzione del gradiente metabolico ed attualmente il CA125 è 61.0
L'oncologo ha prospettato la fine del trattamento e di eseguire esami ematochimici CA125 da fare entro un mese e visita rivalutazione tra 2 mesi.
Ora in famiglia siamo molto disorientati perchè l'oncologo ritiene che la terapia sia conclusa qui ed un eventuale ripresa della stessa possa essere più dennosa che portare benefici. C'è una terapia o farmaci che abbiano funzioni di mantenimento al fine di non peggiorare lo stato attuale evitando l'insorgere di una recidiva per avere una aspettativa di vita più lunga?
E' frustrante avere un proprio caro ammalato e non sapere quali possano essere le scelte migliori da prendere.
Vi ringrazio anticipatamente
Massimiliano
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Massimiliano,

la vera problematica qui è rappresentata dall'età della paziente. 84 anni rappresentano comunque un rischio elevato per poter effettuare un trattamento energico ed inoltre nonna ha già effettuato un primo trattamento. Io direi che si potrebbe dosare la cromogranina A e verificare se la neoplasia esprime componente neuroendocrina. In tal caso un buon trattamento di mantenimento potrebbe essere rappresentato dall'octreotide che ha un impatto tossico modesto. Si può valutare anche l'opportunità di eseguire trattamenti di ipertermia capacitiva (puoi se vuoi dare un occhiata al mio sito www.ipertermiaroma.it per maggiori delucidazioni).

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/