Dimensione pene: valutazione cognitiva errata o verità reale?

Buongiorno,

Scrivo rivolgendomi ai professionisti del settore (sessuologi e/o andrologi) per quanto concerne l'importanza reale della dimensione del pene negli uomini nell'ambito sessuale.
Leggendo gli innumerevoli articoli redatti da professionisti del settore e opinioni di medici competenti traspare che le dimensioni non contano durante l'atto sessuale; molte statistiche effettuate dall'ente dei sessuologi ed andrologi sia italiani sia stranieri appurano che la misura media si aggira verso i 13.6cm durante l'erezione e che quando vi è un intesa sessuale, celebrale ed affettiva nella coppia le dimensioni assumono un ruolo secondario perché se vi è simbiosi tra i tre elementi sopra elencati il grado di eccitazione e coinvolgimento è mettamente superiore a quello che potrebbe essere le dimensioni del pene. Questa è una valutazione cognitiva corretta che si basa sulla teoria se non fosse che tutto ciò viene "smontato" quando ho fatto un sondaggio su 30 femmine (colleghe ed amiche) chiedendo di valutare da 1 a 10 l'importanza delle dimensioni del pene del proprio partner. La media è risultato 8.5 quindi tutte consapevoli che le dimensioni contano, e non c'è teoria, ricerca o tesi che possa smontare una statistica reale.
Ora vi chiedo, perché i professionisti del settore affermano la loro valutazioni sulle dimensioni attraverso diverse tesi se poi nella realtà dei fatti le dimensioni contano e sono importanti? Che valutazioni cognitiva viene fatta se poi non vi è nessuna convergenza tra le tesi teoriche e la verita pratica?

Vi ringrazio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

Sulla tematica delle "misure"
Le è già stato risposto ampiamente il mese scorso nel precedento consulto
nel quale Lei si lamentava delle dimensioni del Suo pene.
Capisco che anche la presente domanda, apparentemente teorica, affondi le radici nel medesimo terreno,
che in certi casi non riguarda le "reali" misure proprie
bensì una forma dismorfofobica.

Aggiungo unicamente una riflessione e una lettura.

- Il "sondaggio" fatto soggettivamente non ha nulla di scientifico,
la ricerca sì, sia nella composizione del campione sia negli altri parametri della ricerca compresa l'elaborazione statistica.

- "La misura del pene importa alle donne?"
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4840-la-misura-del-pene-importa-alle-donne.html

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
le allego la mia precedente risposta al suo stesso consulto.

Le sue dimensioni non sono ridotte, ma si presuppone che si tratti, invece, di dismorfofobia peniena.

Lei necessita di una diagnosi differenziale, non fattibile online, nè consigli, nè suggerimenti, per comprendere se trattasi di una fobia, di un alibi, di un meccanismo di difesa verso la poliedrica sfera della sesuslità, o di altro.

Stabilito ciò si stabilirà come procedere

Le allego del materiale da poter consultare in attesa di un a consulenza

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/127-pene-piccolo-dimensione-dei-genitali.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2162-i-genitali-ideali-misure-del-pene-falloplastica-e-vaginoplastica.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/127-pene-piccolo-dimensione-dei-genitali.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2304-misure-dei-genitali-maschili-e-presunta-correlazione-col-piacere-femminile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1170-pene-piccolo-paure-difficolta-e-falsi-miti.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per l'attenzione che mi avete rivolto. Ho posto questa domanda "provocatoria" in quanto la mia ex ragazza, una psicologa di provata esperienza in ambito della sessuologia ha sempre supportato che le dimensioni del pene hanno un incidenza notevole in quanto suscitano piu eccitazione e "partecipazione" durante l'atto sessuale oltre che provocare maggior piacere durante la penetrazione. Questa tesi è stata supportata anche da sue colleghe sessuologhe che sostenevano la tesi con gli stessi elementi che la mia ex ragazza supportava, sempre precisando però che l intesa affettiva ha sempre un peso notevole durante il rapporto.

Non metto in dubbio le Vostre diagnosi relative alle dimensioni del pene, ma dato che degli esperti si sono espressi in noso charo ed onesto non capisco perché biagona sempre supportare le dimensioni sono relative quando poi la realtà dei fatti e ben altra e non risiede in un mio disturbo psoclogico ma e supportata da specialista che in modo non ufficiale mi hanno confermato questa cosa.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66


Si torna alla #1.
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dopo
Utente
Utente
Certo, ma se la mia ex ragazza, Psicologa e Sessuologa mi ha espressamente riferito che le misure contano ed hanno una certa rilevanz nell'aspetto sessuale vuol dire che o la mia ex ragazza, professionista del settore mi mentiva sul fatto che le dimensioni contano oppure non mentiva e di conseguenza tutte le teorie scientifiche sulla non-importanza della dimensione hanno poca valenza. Una professionista (quindi una persona formata dal punto di vista professionale) mi ha detto espressamente che contano e ciò è stato sostenuto anche suoi colleghi. Eccco perché non voglio scardinare certe tesi solo per il gusto di farlo ma voglio capire dove sta la verità.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

“quando ho fatto un sondaggio su 30 femmine (colleghe ed amiche) chiedendo di valutare da 1 a 10 l'importanza delle dimensioni del pene del proprio partner. La media è risultato 8.5 quindi tutte consapevoli che le dimensioni contano, e non c'è teoria, ricerca o tesi che possa smontare una statistica reale.”
Lei è uno specialista in statistica o in epidemiologia? Parla di “statistica reale” senza sapere ad esempio che cosa è un campione e quali debbano essere i criteri scientifici di campionamento. Le ricerche e le letture che le sono state proposte dalle colleghe sessuologhe sono scientifiche!

Lei presuppone conoscenza e competenza.

Sa, per esempio quali sono i primi criteri di un campionamento statisticamente significativo a fini di ricerca scientifica?
1) unità di campionamento: unità sulla base della quale viene pianificato il campione;
2) piano di campionamento: metodo di selezione delle unità della popolazione.

Sa che cosa sono, ad esempio,
- le variabili dipendenti e indipendenti?
- una deviazione standard?
- una analisi fattoriale?
- modello statistico e varianza?
- stime campionarie?
- Conosce il software SPSS?


sarebbe il caso di seguire le indicazioni e le ipotesi che le sono state proposte circa la disformofobia.

Qui si ragiona per scienza e coscienza con anni di studi ed esperienza clinica.
Strumenti che, non avendo, la conducono ad interpretare in modo disfunzionale/dismorfobico una realtà oggettiva.


Cordiali Saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Pizzoleo,

La rigrazio della risposta, volevo sottolineare il fatto che l'importanza della dimensione del pene durante un rapporto è stata attribuita dalla mia ex ragaz, Psicologa e Sessuologa che ha ammesso che le dimensioni sono rilevanti durante il rapporto, ecco perché io mi sono espresso cosi, non per supponenza ma analizzando delle tesi affermate da una specialista, sua collega.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Rinforzo il concetto di errata interpretazione cognitiva di una realtà oggettiva (e non soggettiva come quella proposta dalla sua ex) e di una consulenza psicosessuogica -come suggerito-
in cui esaminare i suoi verosimili timori alla base del costante rimuginio circa le dimensioni del proprio pene.

Stia bene!
[#9]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio.

Sia la mia ex ragazza (PSICOLOGA E SESSUOLOGA) sia i suoi colleghi (come ho citato nel messaggio iniziale) mi hanno confermato in via non ufficiale che le dimensioni sono fondamentali. Se ciò è stato sostenuto da professionisti e terapeuti penso che la tesi non sia proprio del tutto soggettiva, ecco perché ho posto la domanda. Non per mie paturnie personali ma per una costatazione reale da parte di professionisti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

E' il caso di continuare questo "gioco a rimpiattino"
che dura da 40 giorni?

Tanto più avendo già ricevuto risposta e materiale in un precedente Consulto analogo:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/573649-sessuologia-insicurezza-e-chiusura.html