Inversione notte-giorno...melatonina?

Buongiorno Dottore,
ho sempre avuto una propensione ad andare a letto tardi,sin da piccola i miei mi mettevano a letto con difficoltà. Anche in età scolastica non sono mai andata a letto presto riuscendo comunque ad essere attiva e vigile nell’arco dell’intera giornata. Durante il periodo degli esami di maturità ho iniziato a studiare abitualmente la notte e da allora non ho perso l’abitudine. Di notte riesco a concentrarmi molto di più nello studio di quanto non mi accada di giorno e inoltre riesco ad essere più attiva trovando sempre tante cose da svolgere,come leggere libri e notizie,scrivere,navigare su internet,guardare film,documentari,ecc. insomma amo la notte, e in essa trovo più tempo per me stessa rispetto al giorno che spesso passa infruttifero o con la sensazione di fare cose lontane dalle mie priorità. In realtà un po’ tutti in famiglia siamo soliti andare a letto tardi,e io ci tengo ad andare a letto per ultima forse proprio per avare delle ore da non dover dividere con nessuno. E’ da diverso tempo però che non mi bastano le otto ore di sonno e alle volte mi sento stanca al risveglio pur andando oltre nelle ore di sonno. Così quando non ho impegni in mattinata rimando sempre il risveglio all’ora di pranzo se non addirittura al primissimo pomeriggio. Il grosso problema è quando sono costretta ad alzarmi molto presto perché non riesco assolutamente ad andare a letto prima e a prendere sonno, e se da un lato riesco ugualmente ad alzarmi al mattino e a essere vigile crollo poi nel pomeriggio oppure l’indomani mi sveglio molto stanca e con mal di testa. Fin’ora non ho mai pensato seriamente di correggere le mie abitudini perché, pur invertendo il giorno con la notte, non ho mai trovato grossi limiti nello svolgimento dei miei compiti quotidiani(semmai è successo di più quando ho tentato di essere mattiniera),tuttavia, adesso, cerco un rimedio per riuscire a dormire presto quando ho la necessità di alzarmi all’alba per non imbattermi nella fastidiosa fiacca del giorno dopo. Inoltre in questo periodo estivo sto marcando ancora di più l’abitudine di far tardi,perché uscendo la sera mi capita spesso di andare a letto quando è quasi girono…mi chiedevo quindi come farò quando tornerò ai doveri quotidiani a ritornare ad un minimo di equilibrio…Pensa che dovrei seriamente correggere del tutto le mie abitudini o che sia sufficiente soltanto riuscire ad anticipare il sonno di qualche ora quando devo alzarmi presto e rispetto a questo periodo vacanziero?
Cosa ne pensa dell’uso della melatonina ?
Pensa possa fare al mio caso?
Oppure dovrei usare qualcos’altro? Cosa?
La melatonina ha controindicazioni?
In che dosi va assunta? Posso essere certa di trovarla in farmacia di origine non animale? E se sì,come posso riconoscerla?
Ci sono soggetti che dovrebbero evitarne l’uso? Ho letto che ha interazioni con l’ormone della crescita, se usata in fase adolescenziale, dunque, che effetti può avere?
Spero che presto possiate rispondermi.
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,
Alcuni di noi hanno un ritmo sonno-veglia spostato verso la sera, per cui tenderebbero spontaneamente a svegliarsi tardi e addormentarsi dopo la mezzanotte. Di solito c'è una elasticità naturale, per cui ci si riesce a svegliare presto per esigenze lavorative, pur avvertendo che è un risveglio forzato e non gradevole. L'addormentamento rimane di solito invece ritardato, cosicché la durata del sonno tende a ridursi.
Questa condizione è nota come "ritardo di fase".
A seconda del lavoro che si fa, non è disturbante. Per correggerlo è possibile ricorrere alla melatonina, la quale è attualmente venduta in maniera piuttosto libera e considerata innocua. Altri farmaci possono essere utili per ridurre l'attivazione serale o indurre il sonno prima del previsto. Questi farmaci non sono però ugualmente utili nell'anticipare il risveglio in maniera naturale, per cui si rischia di andare a letto presto ma risvegliarsi lo stesso stanchi all'ora di andare al lavoro.
E' utile che esponga questo problema ad uno specialista in maniera che possa valutare le opzioni farmacologiche raccogliendo anche altre informazioni.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini