Valutazione danno biologico

Egregio Dott. Golia

scrivo in merito alla domanda da me esposta riguardo un infortunio sul lavoro del quale ho avuto una Sua gradita risposta in data 24-05-2010 (rottura cuffia dei rotatori + frattura alluce con lesione tendinea).
Lei ha scritto che per quantificare il danno occorreva la visita medico legale.
Dalla visita mi è stata riconosciuta la seguente menomazione: danno anatomico (tendineo + cicatrice chirurgica); deficit di circa 1/3 dei movimenti della scapolo-omerale+riduzione della forza; modesto deficit articolare della metetarso-falangea e dell'interfalangea. Grado accertato: 008%; grado complessivo: 008%.
Considerato che dalla RMN che nel frattempo ho effettuato risulta:
"lesione completa del tendine del muscolo sottospinato con retrazione ed infarcimento edematoso/emorragico della giunzione mio-tendinea; si associa discreta quota di versamento fluido in sede intra e periarticolare gleno-omerale. Ipertrofia degenerativa dell'articolazione acromion-claveolare con modico ispessimento capsulare, salienza del profilo articolare inferiore e parziale obliterazione dello spazio discorrimento sub acromiale......".
Ovviamente l'ortopedico mi ha detto che mi dovrò operare di nuovo se voglio risolvere il mio problema ma nel frattempo l' INAIL ha chiuso la pratica, che eventualmente sarà riaperta.
Secondo Lei, essendo esperto del settore, è giusta la valutazione del danno da parte del medico legale dell'inail? E se sì a quanto ammonterebbe il giusto risarcimento considerando la mia età (44)?

La ringrazio per la sicura risposta e porgo cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
Le ho già risposto in altro settore.

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
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