Idronefrosi neonato

Salve, vi scrivo poichè sono molto preoccupato per mio nipote.
Alla fine della gravidanza era stata diagnosticata una calicopielectasia bilaterale lieve che è rimasta anche dopo la nascita, pur non creando disturbi alla minzione del bambino che oggi ha quasi un mese ed è cresciuto normalmente. Ci hanno però consigliato di effettuare, tra gli altri esami, una ecografia.

Oggi all'ecografia è apparso che la calicopielectasia è rimasta in forma lieve, ma hanno trovato purtroppo una idronefrosi in un rene del bambino.

Non appena sarà possibile contatteremo la pediatra. Nel frattempo vi scrivo per chiedervi qualche delucidazione. E' una forma grave? Potrebbe necessitare un'operazione chirurgica? Vi sono rischi seri?

Di seguito riporto il referto:

ECOTOMOGRAFIA ADDOME INFER.

IDRONEFROSI DESTRA CON DILATAZIONE DEL BACINETTO IN ANTEROPOSTERIORE MM. 20.
CALICI DILATATI.
RENE SINISTRO CON LIEVE PIELECTASIA MM. 6-7.
VESCICA NORMODISTESA CON ECOSTRUTTURA NORMALE.


Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.


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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
idronefrosi, pielectasia, pielo-calicectasia sono praticamente dei sinonimi che descrivono una dilatazione delle cavità urinarie del rene. Nel neonato, queste situazioni congenite sono di interesse specifico dei nostri colleghi urologi pediatri. Sappiamo peraltro che il diametro di 2 cm è un po' il limite di guardia, pertanto sarebbe opportuno che il bimbo fosse valutato appunto da uno specialista idoneo, che valuti direttamente il caso e ponga le eventuali indicazioni terapeutiche.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la velocissima risposta. Per quanto riguarda la terapia, generalmente quale si segue (con dimensioni come nel nostro caso)? Chirurgica? L'intervento è rischioso per il bambino (ricordo che ha meno di un mese)? Il recupero? Non c'è possibilità di terapia farmacologica?

Grazie ancora e buon fine settimana.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
non esiste una terapia farmacologica che possa correggere una malformazione congenita. Le situazioni al limite vengono in genere seguite con controlli ecografici periodici. Le situazioni più gravi vengono corrette con interventi chirurgici o laparoscopici. Anche nei lattanti si ottengono eccellenti risultati, soprattutto dal punto di vista funzionale.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ok, la ringrazio davvero. Leggendo anche qui su Medicitalia ho notato che per questo genere di patologie consigliano di rivolgersi all'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, che fortunatamente abbiamo vicino casa.

Di nuovo grazie.

Buona domenica.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Centile Giovanotto,
le strutture di urologia pediatrica non sono molto numerose, è certamente una gran fortuna avere a portata di mano una delle più rinomate.

Saluti