Meno spermatozoi uguale più tumori?

AzoospermiaChe le alterazioni della fertilità maschile siano collegate alla salute generale del soggetto è cosa piuttosto nota. Meno noti sono i numeri che correlano lo stato di dispermia ovvero le variabili patologiche dello spermiogramma. Più si trovano valori patologici più si alza il rischio in generale e di cancro in particolare.

Uno studio pubblicato su Fertilty & Sterility online quantifica i dati nudi e crudi sul fenomeno:

  • 2238 maschi, età media 38, visti in 10 anni circa da una clinica Texana e seguiti per oltre sette anni.
  • Di questi 451 erano azoospermici, vale a dire la variabile più negativa delle possibili in seminologia.

Se i 2238 maschi fossero stati “popolazione generale” sarebbe stato lecito aspettarsi 16,7 casi di cancro e, invece, il gruppo ne ha prodotti ben 29 nella maggior parte tra gli azoospermici.

Tradotto in termini pratici significa che di fronte ad un esame seminale alterato la cosa più deleteria è il fai da te alla ricerca della pillolina buona a svegliare i girini addormentati.

In tutti i casi di alterazione seminale ma soprattutto in caso di azoospermia dovrebbe essere effettuato un checkup completo dello stato di salute che comprenda sia analisi che indagini diagnostiche utili ad escludere l’esistenza di tumori nonché programmare visite di controllo nel tempo.
E’ vero che la fecondazione assistita risolve spesso il problema del figlio che non viene ma è anche vero che un po’ di attenzione in più ai segnali che le analisi dello sperma danno può aiutare ad avere meno bambini orfani di padre.

 

Fonte: http://www.fertstert.org/article/S0015-0282(13)00631-6/abstract 

Data pubblicazione: 08 settembre 2014

2 commenti

#1
Utente 339XXX
Utente 339XXX

Scusate, ma questi sondaggi mi pare lascino un po' il tempo che trovano.
Non è semmai più probabile che sia l'esatto contrario, cioè che chi è malato produca meno spermatozoi proprio a causa della sua patologia e del fisico più debilitato a causa della malattia?

#2
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

Non si tratta di sondaggi ma di uno studio scientifico. I sondaggi lasciano il tempo che trovano, gli studi scientifici forniscono dati controllabili che possono essere usati per ragionarci sopra. Il dato che emerge da questo ed altri studi è che le alterazioni seminali possono essere sintomo di una patologia in corso. Esattamente come scrive lei. Il messaggio che vorrei fosse compreso è che sottovalutare l'infertilità maschile relegandola a roba risolvibile con la fecondazione assistita e sorvolare sull'allarme a livello della salute espone a un maggior rischio di diagnosi tardiva.

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