Stimolazione elettrica della retina apre una speranza ai pazienti affetti da Retinite Pigmentosa

carlo.orione
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico

Presso l’Università di Tubingen, in Germania, è stato sperimentato uno strumento, basato su stimolazioni elettriche, che potrebbe aiutare a rallentare la progressione della malattia ed il ripristino del campo visivo in pazienti affetti da Retinite Pigmentosa.

La RP è una forma ereditaria di degenerazione della retina ed è tra le cause principali di cecità nel mondo, solo in Italia affligge circa 30mila persone tra cui la nota cantante Annalisa Minetti, vincitrice di una medaglia d’oro alle recenti paraolimpiadi di Londra. La Diffusione della malattia, secondo le statistiche internazionali, colpisce circa una persona ogni 3.000/4.000 sane, compare tra la pubertà e l’età matura, ma non sono assolutamente rari gli esempi di bambini colpiti nella prima infanzia, e porta progressivamente alla cecità.

Il termine “Retinite” indica una disfunzione della retina, mentre “Pigmentosa” si riferisce alla caratteristica comparsa, negli stadi avanzati della malattia, di zone abnormi di pigmento nella retina.

La degenerazione riguarda entrambi gli occhi e colpisce i fotorecettori (coni e bastoncelli) e l’epitelio pigmentato retinico uccidendo queste cellule in modo lento e progressivo. Le cellule fotorecettrici sono quindi geneticamente programmate a deteriorarsi gradualmente, prima lentamente e poi molto rapidamente. La retina subisce così un progressivo danneggiamento, perdendo la capacità di trasmettere al cervello le informazioni visive.

Anche se recenti studi clinici hanno mostrato risultati promettenti per impianti di retina per ridare la vista ai pazienti con RP in fase avanzata, non esisteva, sino ad oggi, un trattamento efficace per questa condizione.

Durante il Congresso Euretina, conclusosi 2 giorni fa a Milano, è stato presentato un lavoro dal titolo "Effetti della Transcorneal stimolazione elettrica in pazienti con retinite pigmentosa" dal Dr. Tobias Roeck del Centro di Oculistica dell'Università di Tubingen.

Questo studio ha dimostrato come stimolando elettricamente la retina si può contribuire a preservare la morte delle cellule retiniche e promuovere la rigenerazione delle cellule dei fotorecettori, ritardando la progressiva perdita di vista in pazienti con RP.

Il trattamento, che nello studio riportato è stato ripetuto ogni 7 giorni per 6 settimane, viene eseguito tramite un dispositivo, simile ad una montatura per occhiali, indossato attorno alla testa del paziente, con due elettrodi a contatto della cornea, altri due a contatto delle tempie ed un palmare per controllarne la stimolazione.

Questa terapia è ambulatoriale, non provoca dolore o fastidio (alcuni pazienti hanno accusato solo una sensazione di solletico) e consiste in una stimolazione elettrica della retina a bassa energia per 30 minuti, tramite un filo, sottile come un capello, che viene adagiato tra il bordo inferiore della congiuntiva e della cornea.

I risultati di uno studio pilota erano già stati pubblicati nel mese di aprile 2011 su Investigative of Ophthalmology and Visual Science dimostrando che i pazienti trattati con la stimolazione hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo del loro campo visivo dopo aver ricevuto il 150 per cento della loro soglia di percezione di stimoli per sei settimane.

Su Ocular Surgery News Europe del giugno 2012, vi è un articolo che dimostra come il trattamento stimola il rilascio dei fattori di crescita, ripristinando la funzione delle cellule danneggiate e zone del campo visivo.

In studi su animali si è dimostrato come la stimolazione elettrica sia volta a promuovere la rigenerazione delle cellule fotorecettrici dal rilascio di fattori di crescita endogeni e si è appurato come questi fattori, introdotti nell'occhio, abbiano la capacità di migliorare la funzione delle cellule danneggiate. Con questa stimolazione elettrica, invece di iniettarli, si induce l’organismo a produrli da solo.

In un primo studio prospettico controllato con 24 pazienti, svolto dal Dott. Florian Gekeler, si è evidenziato come la terapia di stimolazione elettrica (EST) è sicura ed efficace nelle prime fasi della malattia.

I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi: il primo ha ricevuto un minor grado di stimolazione elettrica, il secondo un grado maggiore in relazione alla soglia individuale fosfene/paziente ed un terzo è stato utilizzato come controllo.

Nel gruppo che ha ricevuto una stimolazione superiore si è verificato un miglioramento del 20% del campo visivo. Si è inoltre evidenziata una tendenza generale di incremento dell’acuità visiva. “La maggior parte dei pazienti erano felici e voleva ripetere il trattamento” ha dichiarato il Prof. Gekeler.

“Poiché la Retinite Pigmentosa è una malattia eterogenea sia in termini di fisiopatologia che di progresso, la risposta dei pazienti è variabile. Ulteriori studi sono necessari per stabilire i parametri prognostici per i vari gruppi e la quantità ottimale di erogazione di corrente” continua Gekeler.

"L'importante, per ora, è che siamo stati in grado di dimostrare che questa tecnologia ha un effetto positivo sulla funzione della retina ed è facile da applicare, non invasivo e sicuro, all'interno del programma e dei parametri utilizzati nello studio.

L'unico effetto collaterale riportato finora è una sensazione transitoria di occhio secco subito dopo il trattamento, che può essere risolta con lacrime artificiali”.

 

Il nuovo dispositivo ha il marchio CE e sarà tra poco disponibile nei nostri ambulatori oculistici per effettuare i trattamenti. Altri studi, comunque, sono in corso, tra cui un trial clinico di grandi dimensioni in cui sono iscritti pazienti con diversi stadi della malattia.

I risultati ottenuti sino ad ora, però, ci lasciano ottimisti nel credere che finalmente qualcosa di concreto ed affidabile sia stato trovato per uscire dal tunnel di questa terribile ed invalidante patologia.

 

Rif.: http://www.prnewswire.com/news-releases/okuvision-gmbh-researcher-to-present-clinical-trial-data-at-euretina-annual-congress-168580856.html

Data pubblicazione: 11 settembre 2012

21 commenti

#1
Dr. Antonio Pascotto
Dr. Antonio Pascotto

Bene, buone notizie per una delle malattie più difficili combattere per noi oculisti! Sto seguendo un gruppo di pazienti che stanno assumendo l'acido valproico e sto ottenendo risultati incoraggianti. Aggiornaci quando il nuovo dispositivo sarà realmente disponibile.

Ciao, e grazie!

#2
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Tra 1 mese dovrei averlo in studio. Ti farò sapere i primi risultati che riuscirò ad avere documentandoli con il campo visivo.
A presto

#4
Utente 268XXX
Utente 268XXX

dai primi mesi del 2009 esisteva già un elettrostimolatore per la retina, di una ditta svedese, però non ha probabilmente fatto studi presso nessuna università,e non ha fatto il giro del mondo come nuovo ritrovato della scienza,si può consultare questo sito web che lo pubblicizza:www.scyfix.org.La mia domanda come mai nessuno l'ha preso in considerazione, siamo sicuri che queste tecnologie servono ?

#5
Ex utente
Ex utente

Buongiorno. Volevo sapere se questa terapia può essere utilizzata anche per la cura dell'ambliopia.

Vi ringrazio anticipatamente.

#6
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Gent.mo Utente 268088,
l'apparecchio a cui lei si riferisce viene "pubblicizzato da una Ditta" e non è mai stato presentato ad un Congresso medico scientifico.

L'apparecchio SPERIMENTATO dall'Università di Tubingen (Centro Universitario molto serio e rinomato) è stato oggetto di studi, ha fornito risultati scientificamente provati ed è stato presentato a Congressi Medico oculistici per un confronto con specialisti provenienti da tutto il mondo.

Per questo motivo mi sono convinto ad acquistarlo e lo proporrò ai miei pazienti.

Cordiali saluti

#7
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Gent.mo Utente 268168,
per il momento è stato sperimentato solo per la Retinite Pigmentosa, ma potrebbe rivelarsi utile anche per altre patologie.

Sicuramente verrà sperimentato per le maculopatie.

Cordiali saluti

#8
Utente 268XXX
Utente 268XXX

Salve dottore volevo chiederle se e dove e disponibile questo apparecchio per provarlo grazie

#9
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Ho ordinato lo strumento da chi ha preso l'esclusiva per l'importazione italiana.
Mi ha detto che ha fatto l'ordine ed il primo dispositivo che sarà disponibile in Italia me lo venderanno.
Spero entro 1 mese o 2 al massimo.

#10
Utente 205XXX
Utente 205XXX

Gent.mo dott. Orione,
non appena avrà ricevuto l'apparecchio le sarei grata se lo rendesse pubblico, perché sarei disposta a venire da lei per far provare il trattamento ad una persona a me molto cara affetta da retinite. Siamo pugliesi, ma dinanzi a questa notizia, la distanza non ci creerebbe ostacoli. E' una scoperta davvero molto incoraggiante e spero che ci siano altri medici in tutta Italia che decidano, come lei, di sperimentare questo dispositivo. Grazie mille
Stefania C.

#11
Utente 268XXX
Utente 268XXX

salve dottore e possibile che l'apparecchio sia lo stesso uscito qualche anno fa ma che ancora non avevano fatto studi per la sua efficacia perche se e lo stesso io avrei la possibilita di provarlo gia tra qualche giorno mi faccia sapere se e lo stesso apparecchio

#12
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Non appena avrò lo strumento a disposizione lo comunicherò sicuramente.

#13
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

No, è differente, quello che dice lei è solo pubblicizzato da una Ditta, è differente e non ha avuto sperimentazioni scientifiche che ne dimostrino l'efficacia

#14
Utente 118XXX
Utente 118XXX

Buona sera

spero che gli oculisti nel Veneto acquistano lo strumento. sono stato diagnosticato nel 2009 e sto prendendo Vitamina A e Omega 3 per rallentare il processo della malattia. La mia problema piu' grosso e' la cecita' notturna e la luce del sole che influesce tanto sulla vista.

Cosa deve fare una persona per chiedere trattamenti?

Grazie

#15
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Per ora lo strumento non è ancora distribuito in Italia. La ditta mi ha promesso che appena inizieranno a distribuirlo me ne venderanno uno per il mio studio.

#16
Utente 375XXX
Utente 375XXX

Buona sera dottore......mio marito è affetto da retinite pigmentosa autosomica dominante. ....vorrei sapere cosa si deve fare x essere sottoposti al suddetto trattamento.......grazie.
.

#17
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Gent.ma,
dal 3 al 7 ottobre al Congresso ARVO a Denver (USA) verrá presentato un protocollo per l'utilizzo di questo strumento che ho provato 2 mesi fa nel mio Centro a Nizza Monferrato.
Il distributore italiano, peró, ha deciso di iniziare a venderlo in Italia SOLO dopo che sará reso ufficiale questo protocollo di utilizzo in modo da poterne sfruttare appieno le potenzialitá.
In questi giorni é stato installato nel mio Centro il nuovissimo laser 2RT che stanno sperimentando con successo anche nella Retinite Pigmentosa. I trials clinici termineranno nel 2017, ma i primi risultati sono molto incoraggianti. Il 2 marzo ero ad Amsterdam ed i colleghi olandesi mi hanno riferito che dopo un solo trattamento laser molti pazienti affetti da RP hanno fermato la progressiva perdita del campo visivo.

#18
Utente 386XXX
Utente 386XXX

Buona sera. Il mio fidanzato è affetto da retinite pigmentosa che versa oramai in uno stato avanzato. Vorrei delle ulteriori informazioni e sapere dove è possibile effettuare il trattamento in Italia. Grazie

#19
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Gent.ma, questo strumento sta per essere sorpassato dal laser 2RT ed in futuro da un laser a diodi che stanno sperimentando. Con questi laser si effettua un solo trattamento, mentre il suddetto stimolatore necessita di un'applicazione giornaliera per sempre con problemi, nel tempo, di infiammazione alla superficie oculare. Per ulteriori info mi scriva a questo indirizzo mail: info@orioneye.com
Cordiali saluti

#20
Utente 439XXX
Utente 439XXX

Buona sera dottore ho una bambina di 5 che da pochi mesi le hanno diagnosticato la rp conseguenza di una malattia metabolica che ha. L'ospedale che la segue mi ha detto che è in fase iniziale questo strumento può essere eseguito anche a bambini? Grazie

#21
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Non ci sono problemi nei bambini, ma questo strumento non ha dato i risultati sperati perché andrebbe utilizzato per sempre tutti i giorni e, a lungo andare, provoca problemi di secchezza oculare.La sperimentazione con il laser 2rt, invece, sta dando buoni risultati
Cordiali saluti

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