La catastrofizzazione del dolore è ereditabile?

s.totaro
Dr. Stefano Totaro Psicologo, Psicoterapeuta

Si direbbe di si! E' quanto emerge da uno studio pubblicato sulla celebre rivista Pain lo scorso marzo.

Gli autori concludono che "questo è stato il primo studio ad esaminare l'ereditabilità della catastrofizzazione del dolore, meccanismo che regola quindi la risposta al dolore stesso".

Lo studio, pubblicato su Pain, 156 (2015):514-520, "Heritability of pain catastrophizing and associations with experimental pain outcomes: a twin study" di Trost, Strachan, Sullivan, Vervoort, Avery and Afari, fa luce su quello che è in realtà il modello biopsicosociale dove variabili biologiche, psicologiche e sociali interagiscono per dare corpo all'espressione del sintomo/malattia. Gli studi sul dolore infatti sono concordi nell'affermare che la variabile genetica gioca il suo ruolo tra il 25% e il 50% nell'espressione del dolore.

In realtà non dovrebbe sorprendere più di tanto che la catastrofizzazione sia in parte determinata geneticamente in quanto molte variabili psicologiche in essa associate, come la personalità, la depressione e le funzioni cognitive già di fatto lo sono (Bouchard et al., 2003; Sprangers et al., 2010). Infatti la cosa che sorprende di più dello studio non è tanto la genetica riguardo la catastrofizzazione, nè il contributo genetico della risposta al dolore, già in maniera indipendente dimostrati in passato, quanto invece la diretta correlazione tra la catastrofizzazione del dolore e la tolleranza al dolore stesso. Ricordiamo che la catastrofizzazione del dolore non è altro che la tendenza a concentrarsi negativamente su di esso amplificandone la sua percezione.

Per dimostrare ciò sono venuti in aiuto i gemelli, si sa infatti che è una popolazione molto usata negli studi genetici, partendo dal presupposto che i gemelli identici condividono gli stessi geni, i gemelli eterozigoti solo una percentuale pari al 50%: quindi se ciò che si vuole dimostrare fosse influenzato geneticamente ci aspetteremmo di trovare una concordanza di gran lunga superiore nelle coppie di gemelli monozigoti rispetto ai dizigoti.

Nello studio sono state prese in esame 400 coppie di gemelli dello stesso sesso, maschi o femmine (206 monozigoti e 194 eterozigoti) risultanti dal registro dei gemelli dell'Università di Washington. A questi è stato chiesto di completare un questionario (Pain Catastrophizing Scale) di 13 item che descriveva differenti pensieri e sentimenti di fronte all'esperienza del dolore. Inoltre è stato loro evocato lo stimolo dolore attraverso un CPT (cold-pressor task)*** della durata massima di 5 minuti.

I risultati confermano la catastrofizzazione del dolore durante il CPT con una concordanza significativa tra gemelli monozigoti rispetto che ai dizigoti, tale che l'ipotesi di ereditabilità risulta statisticamente significativa.

Certamente nonostante i risultati positivi dello studio sull'ereditabilità della catastrofizzazione, un'importanza primaria la rivestono i fattori ambientali. Questo potrebbe gettare basi per future ricerche relative alla neurobiologia della catastrofizzazione, per una comprensione maggiore di cosa influenza maggiormente il dolore, e poter mettere in atto trattamenti psicologici sempre più efficaci che possano ridurre la catastrofizzazione del dolore.

 

*** Il CPT (cold-pressor task) è un compito utilizzato in ambito di ricerca che permette di evocare un dolore fisico e consiste nel chiedere al partecipante di mantenere la mano non dominante in acqua gelida.

 

BIBLIOGRAFIA:

  • Trost, Z., Strachan, E., Sullivan, M., Vervoort, T., Avery, A.R., Afari, N (2015). Heritability of pain catastrophizing and associations with experimental pain outcomes: a twin study. Pain, 156(3):514-520.
  • Fillingim, R. (2015). Heritability of catastrophizing: the biopsychosocial model in action. Pain, 156(3).
  • Bouchard TJ, McGue, M (2003). Genetic and environmental influences on human psychological differences. Journal of neurobiology 54:4-45.
  • Sprangers, M.A.G, Bartels, M, Veenhoven, R, Baas, F, Martin, N.G, Mosing, M, Swaab, D. (2010). Which patient will feel down, which will be happy? the need to study the genetic disposition of emotional states. Quality of Life Research, 19(10), 1429–1437.
Data pubblicazione: 27 aprile 2015

1 commenti

#1
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

Articolo davvero interessante che ha correlazione con il dolore da disordine temporomandibolare.

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