Tutto su come affrontare gli esami di maturità

Revisione Scientifica:

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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista

Tutto su come arrivare in piena forma agli esami di maturità. In questo articolo troverai informazioni su come alimentarti, su come migliorare la memoria e lo studio e su cosa è l'ansia da esame e come vincerla per affrontare al meglio la tua prova...

Esami di maturità: scopriamo come arrivare in forma agli esami!

Gli esami non finiscono mai...

Nel periodo di "esami" di qualunque genere e specialmente per quelli di maturità, tutta la famiglia è "sotto stress" dovendo affrontare preoccupazioni, nervosismo, irritabilità dell'esaminando, e relativi cambiamenti, anche drastici, dei ritmi quotidiani. Inevitabilmente anche il momento dedicato al cibo subisce scossoni: un figlio sotto stress in genere non si alimenta correttamente e nel tentativo di assecondare "il suo momento particolare" l'intera famiglia rischia di seguirlo in cattive abitudini. Non c'è tempo per una colazione tranquilla, i pasti principali non vengono completati e fatti in orario, oppure vengono saltati, il frigorifero e la credenza vengono presi d'assalto per divorare voracemente ciò che è subito disponibile e gli alimenti peggiori: tortine, merendine, avanzi, bibite gasate. Senza considerare che c'è il concreto rischio del consumo di alcool, caffè e droghe.

Sotto stress, è compromessa tanto la qualità quanto la quantità dell'alimentazione e si può quindi assistere al passaggio da un estremo all'altro: iperalimentazione o inappetenza. Lo stress stimola l'ipotalamo a mettere in circolo l'ACTH, che a sua volta stimola la corteccia surrenale a produrre adrenalina e cortisolo; lo stress non ha quindi solo una componente psicologica ma funzionale-organica che impegna risorse energetiche che è necessario rimpiazzare.

L'adrenalina ha un effetto rapido e breve ed aumenta le prestazioni psicofisiche; allo stesso tempo però stimola eccessivamente l'organismo e rischia di esaurirne presto le riserve energetiche, dal momento che aumenta il rilascio degli zuccheri dai depositi (glicogenolisi) con iperglicemia e il rilascio dei grassi (lipolisi) con aumento dei grassi liberi in circolo. Contemporaneamente deprime altre funzioni, come ad esempio quella digestiva rallentandola, immunitaria (insieme al cortisolo) e sessuale, generando così stress ulteriore, col pericolo di innescare squilibri e un circolo vizioso che si cronicizza.

Sono dunque necessarie poche ma ferree regole per alimentarsi in modo adeguato in periodi delicati come quello degli esami di maturità per i ragazzi e in tutte quelle condizioni in cui lo stress fa "capolino" o irrompe prepotentemente nella nostra vita.

Alimentazione completa e varia

L'alimentazione deve comprendere AMIDI, PROTEINE (animali e vegetali) e GRASSI in ordine decrescente; cominciamo con una ricca colazione, continuando con un pranzo leggero e finendo con una cena leggerissima.
La saggezza popolare dice: "una colazione da re, un pranzo da principe, una cena da monaco"!

1) GLI ZUCCHERI COMPLESSI (o AMIDI), pasta, riso, cereali in genere devono coprire circa il 60% delle calorie quotidiane. E' preferibile usare quelli integrali e possibilmente biologici. Il processo di raffinazione impoverisce il livello di vitamine del gruppo B. La B6 è un importante coenzima per produrre energia dal cibo ed inoltre agisce sul sistema nervoso. Evitare alimenti fatti di zuccheri semplici (zucchero granulare, fruttosio, caramelle, tortine, creme, gelati, dolcetti, biscottini). La quota di zucchero per il palato e per la pronta utilizzazione può essere tratta da succhi di frutta e frullati.

2) non ABUSARE di PROTEINE (CARNE, LEGUMI), basta mangiarli due volte alla settimana. Se assunte in eccesso sovraccaricano fegato e reni. La carne, che bisogna ricordarlo ha un eccesso di colesterolo, va abbinata ad insalate e verdure; i legumi meglio assumerli da soli in forma di zuppe o insalate (conditi con olio e/o limone dopo averli lessati). In adolescenza se ne dovrebbero assumere 1-1,2 grammi per chilogrammo di peso, al giorno. Una quantità eccessiva di proteine animali aumenta la perdita di calcio con le urine rispetto alle proteine vegetali. Si può sostituire la carne con le bistecche di soia, che vanno prima ammorbidite in acqua e poi cotte come se si cuocesse la carne, con le stesse modalità e condimenti.

3) DARE LA PRIORITA' AL PESCE e mangiarlo almeno tre volte la settimana. Ottimo il pesce "povero" come alici, sarde, sardine, sgombro perché ricchi di acidi grassi polinsaturi (omega 2-3), come anche salmone e tonno. Gli acidi grassi polinsaturi sono anche contenuti nelle mandorle, noci, nocciole, anacardi, noccioline.

4) ASSUMERE VERDURE COTTE e CRUDE per mantenere pulito l'intestino (lo stress può portare tanto stitichezza quanto diarrea) e fare la riserva di importanti minerali.

5) LATTE E LATTICINI sono ricchi di calcio ma hanno un alto contenuto di grassi; per ottenere calcio da fonti diverse possiamo rivolgerci ai vegetali (mandorle, sesamo, carciofi, bietole, rape, broccoli). Preferibile lo yogurt che, se aggiunto ad un frullato può tranquillamente sostituire un pasto; specialmente quando ci si sente stanchi è bene non sovraccaricare il sistema digestivo.

6) LO STRESS consuma:

- MOLTA VITAMINA C; bisogna integrare la dieta o attraverso cibi che la contengono (frutta e ortaggi acidi, agrumi, kiwi, pomodori) oppure per mezzo di preparazioni farmaceutiche

- VITAMINA A, che bisogna integrare con vegetali gialli e rossi (ricchi di carotene e carotenoidi), uova, carne di pollo-tacchino,formaggi, fagioli. Si possono anche assumere preparati farmaceutici polivitaminici, ma è meglio assumere le vitamine dalle loro fonti naturali.

- MINERALI, che bisogna integrare mangiando verdure cotte e crude, passate, grigliate, a vapore, in minestrone. Se non si gradiscono troppo le verdure si possono usare le alghe polverizzate (Wakame e Kombu) oppure,come estrema ratio, preparati farmaceutici in pasticche o bustine, a base di minerali. Le mandorle contengono più rame, le noci più zinco, semi di zucca e girasole contengono più magnesio.

7) PROVATE I GERMOGLI che sono una miniera di energia; si trovano nelle erboristerie e nei negozi specializzati in macrobiotica. I semini germogliano dopo qualche giorno; si possono aggiungere alle normali insalate, nei minestroni o per arricchire panini veloci.

8) IN CASO DI INSONNIA, bere un bicchiere di latte parzialmente scremato la sera prima di andare a letto, invece che a colazione: è ricco di triptofano (che è un precursore della serotonina che ha un effetto calmante).

9) LA MATTINA DEGLI ESAMI:
- colazione con succo di arancia, fette biscottate con miele, un uovo in camicia;
- spuntino delle 10 a base di barrette multicereali e frutta ricoperte di cioccolato fondente;
oppure e un succo di ananas non zuccherato e un panino integrale con formaggio
oppure un panino integrale con tonno e pomodoro
oppure un tramezzino con prosciutto cotto e una banana.
- ASSOLUTAMENTE VIETATI GLI ALCOLICI, raccomandata la moderazione nell'assunzione di bevande eccitanti come il te e il caffè. Bene l'orzo e il te verde.

10) FINITO L'ESAME... tirate un sospiro di sollievo comunque sia andata, e festeggiate la "liberazione" per tutta la famiglia!

Dr.ssa Agnesina Pozzi Testo elaborato dalla dr.ssa Agnesina Pozzi, pediatra.

 


 

 

7 semplici modi per migliorare la memoria senza allenamento

Conoscerete di certo il tradizionale metodo per ricordarsi le cose, che consiste nell’uso d’immagini e nello spezzettare e ricostruire associazioni fra ricordi diversi. Se non lo conoscete, andate su Google e troverete milioni di siti che lo descrivono.

Il problema è che questo metodo richiede un notevole sforzo mentale.

Ecco invece 7 semplici modi per migliorare la memoria con poco sforzo e, cosa importante, supportati dalla ricerca in psicologia. Nessun allenamento richiesto, né dispendio economico, né droghe illegali.

1. Scrivete
Uno dei meccanismi di memoria fondamentali è la cosiddetta memoria di lavoro. In breve, essa consiste nella capacità d’immagazzinare e manipolare temporaneamente le informazioni ed è l’anello di congiunzione fra la percezione e l’azione controllata. Una memoria di lavoro efficiente contribuisce ad apprendimento, pianificazione e ragionamento migliori.

Un modo per aumentare indirettamente la capacità della memoria di lavoro è attraverso la scrittura creativa.

Mettetevi a sedere per 20 minuti due o tre volte la settimana e scrivete di un’esperienza traumatica che vi è capitata. Esperimenti hanno verificato che quest’esercizio è in grado di aumentare la memoria di lavoro dopo 5 settimane (Yogo e Fujihara, 2008).

2. Osservate una scena della natura
La natura può avere effetti magici su di noi. Tutti lo sappiamo, ma gli psicologi si sono messi a misurarlo e hanno verificato che uno di questi effetti è il miglioramento della memoria. In un esperimento, i ricercatori hanno verificato che dei soggetti a cui era stata fatta fare una passeggiata in un orto botanico hanno ottenuto risultati migliori del 20% in un test di memoria, rispetto ad altri soggetti che avevano fatto una passeggiata in una strada trafficata (Berman, Jonides & Kaplan, 2008).

Non è neanche necessario lasciare la vostra stanza: anche se gli effetti non sono così potenti, è stato verificato che anche osservare immagini della natura produce effetti benefici.

3. Parlare ad alta voce
Di sicuro questo è il metodo più semplice: se volete ricordarvi di qualcosa in particolare in mezzo a una quantità di informazioni, pronunciatelo ad alta voce. Uno studio ha riportato miglioramenti di memoria del 10% sulle parole pronunciate ad alta voce o anche mimate silenziosamente con la bocca. Un piccolo miglioramento, ma a un costo irrisorio (MacLeod et al, 2010).

4. Meditate (anche poco)
La ricerca ha rilevato in maniera attendibile che la meditazione migliora le funzioni cognitive, inclusa la memoria. Ma per quanto tempo bisogna meditare? Lunghe ore di sforzo e pratica? Non necessariamente.

In uno studio recente, soggetti che hanno meditato per 4 sessioni di 20 minuti l’una, una volta al giorno, hanno ottenuto miglioramenti della memoria, di altre funzioni cognitive e dell’umore (Zeidan et al, 2010).
Che tipo di meditazione? Oggi va di moda la cosiddetta mindfulness, ma altre forme di meditazione come il training autogeno sono altrettanto efficaci.

5. Fate previsioni sulla vostra performance
Semplicemente chiedere a se stessi se ci ricorderemo o no di qualcosa, ha effetti benefici sulla memoria. E funziona sia per ricordare le cose che abbiamo imparato in passato che per ricordare quelle nuove che dovremo fare in futuro (Meier et al, 2011).

Meier e colleghi hanno testato la memoria prospettica dei soggetti, ovvero la capacità di ricordarsi di fare qualcosa in futuro, trovando che predire la propria performance era vantaggioso. In alcune persone ha prodotto aumenti di performance addirittura del 50%.

6. Usate il vostro corpo per codificare i ricordi
Non pensiamo solo con la mente, ma anche con il corpo. Ad esempio, i ricercatori hanno provato che comprendiamo meglio la lingua parlata quando è accompagnata da gesti. E possiamo usare i gesti anche per codificare i ricordi.

In un esperimento dove si cercava d’insegnare parole giapponesi a parlanti di lingua inglese, si è visto che fare gesti durante l’apprendimento aiutava a memorizzare. I soggetti che hanno usato gesti con le mani per rappresentare delle parole sono stati capaci di ricordare il doppio delle parole, una settimana più tardi. Un miglioramento del 100% (Kelly et al, 2009).

7. Usate il vostro corpo per ricordare
Dal momento che il corpo è importante per codificare i ricordi, lo è anche per richiamarli. Gli psicologi hanno verificato che ricordiamo meglio gli eventi passati quando siamo nello stesso umore o nella stessa posizione fisica (Dijkstra et al, 2007).

Questo può portare a sorprese inaspettate. In un altro studio è stato visto che i soggetti ricordavano meglio eventi passati piacevoli quando spostavano delle tessere verso l’alto, e ricordi spiacevoli quando le spostavano verso il basso.

Ancora troppo poco?

Se tutti i 7 metodi elencati vi sembrano roba da pigri, potete sempre sforzarvi di più.
Ad esempio un ottimo modo per migliorare globalmente le funzioni cognitive è l’esercizio fisico. L’esercizio aerobico regolare migliora in modo tangibile la memoria di lavoro e le funzioni esecutive della mente. All’opposto, stare a letto tutto il giorno fa peggiorare la memoria di lavoro.

Se invece prendiamo la cosa davvero sul serio, guardate cosa è umanamente possibile ottenere. La capacità tipica della memoria di lavoro è stimata in 7 item, ovvero riusciamo a tenere a mente fino a 7 cose allo stesso tempo. Tale stima si basa su un vecchio studio (Miller, 1956) che però è stato rivisto, ridimensionando il numero a 3 o 4. In ogni caso si tratta di una capacità molto limitata.

In un incredibile studio di Ericsson (et al, 1980) i ricercatori sono stati capaci di aumentare la capacità di ricordare sequenze composte anche da 79 cifre, dopo 230 ore di allenamento con tecniche mnemoniche. La sequenza più lunga che il soggetto riusciva a ricordare prima dell’esperimento era di 7 cifre.
La conclusione dei ricercatori è: “Servendosi di un sistema adeguato e della pratica, non ci sono apparentemente limiti alla performance di memoria che è possibile ottenere”.

Tanto è possibile sforzandosi per davvero. Detto questo, io preferirei sempre una bella passeggiata nel parco.

 

Fonte: Tratto dal blog di Jeremy Dean: 7 Simple Ways to Improve Your Memory Without Any Training.

Dr. Giuseppe Santonocito Testo elaborato dal dr. Giuseppe Santonocito, psicologo psicoterapeuta.

 


 

Ansia da esami

L’ansia da esame è una forma caratteristica di ansia che si manifesta in condizioni legate ad una prova od una serie di prove cui sottoporsi obbligatoriamente al fine di raggiungere un traguardo prefissato.

Il soggetto con ansia da esame lascia prendere il sopravvento ai pensieri negativi che si manifestano fisiologicamente a ridosso della prova da dover superare, immaginando situazioni catastrofiche che lo portano a sviluppare dei veri e propri sintomi d’ansia.

Spesso il valore attribuito all’esame, dall’ambiente circostante, è regolato da aspetti sociali che pongono l’esaminando in uno stato di tensione elevato e lo portano ad equiparare l’esito della prova con una valutazione generale del proprio valore personale nei confronti della società.

Per questo motivo, oltre ai pensieri negativi sull’esito dell’esame, compaiono pensieri negativi sul proprio futuro sociale e lavorativo che alimentano la condizione ansiosa ancor più che la sola preoccupazione verso l’esame da superare.

I sintomi iniziano a manifestarsi, generalmente, durante la preparazione dell’esame.
Infatti, spesso il soggetto presenta nervosismo, insonnia, facile irritabilità. Possono comparire sintomi neurovegetativi come mal di testa, mal di stomaco, vomito, diarrea, vertigini, alterazioni dell’appetito, tachicardia.

La manifestazione più temuta dell’ansia da esame è quella che può comportare un errore nello svolgimento della prova, come ad esempio lasciare lo scritto in bianco o svolgerlo in modo non sufficiente, od anche non proferire parola durante la prova orale, nonostante la preparazione sia ineccepibile e sufficiente a superare la prova.

Solitamente, le prime manifestazioni di ansia da esame creano forte preoccupazione nei familiari e nel soggetto.

Alla fine della situazione stressante la condizione precedente viene minimizzata, mentre sarebbe utile affrontarla, anche successivamente, così da avere a disposizione gli strumenti necessari al superamento qualora si presentino sintomi in vista del successivo esame.

E’ possibile gestire l’ansia da esame con alcuni accorgimenti che possono essere applicati qualche tempo prima dello svolgimento della prova:

  1. Cercare di coltivare i propri interessi: palestra, uscite con gli amici, pause dallo studio sono utili a fornire la giusta “ricarica” per la mente impegnata nello studio.

  2. Dare il giusto valore all’esame: l’esame è una prova che valuta la preparazione nella materia studiata e non è un giudizio sul proprio valore sociale e personale.

  3. Ridurre i sintomi cognitivi: cercare di pensare positivo, evitando che i pensieri negativi possano prendere il sopravvento.

  4. Programmare lo studio: è utile organizzare la propria preparazione con un certo anticipo in modo da avere la possibilità di studiare tutto il programma senza tralasciare argomenti

  5. Organizzare gruppi di studio: studiare in compagnia riduce la preoccupazione per l’esame.

Riconoscere il problema è un passo importante per cercare di evitare che possa prendere il sopravvento durante lo svolgimento della prova. Possono essere utili delle tecniche comportamentali che devono portare il soggetto a migliorare il controllo sulle emozioni e la possibilità di sfruttare gli aspetti positivi della situazione stressante.

Trattandosi di una condizione situazionale, qualora non siano presenti alterazioni nel funzionamento sociale generale e non si evidenzino sintomi in condizioni diverse dall’esame, il trattamento farmacologico è da prendersi in considerazione nelle situazioni che non abbiano trovato giovamento dall’applicazione di tecniche comportamentali volte alla riduzione della sintomatologia.

Dr. Francesco Saverio Ruggiero Testo elaborato dal dr. Francesco Saverio Ruggiero, psichiatra psicoterapeuta.

 

Cosa fare se mi ammalo il giorno degli esami?

In caso di malattia che impedisca al candidato di essere presente alle prove, sono riportati di seguito i punti dell'Ordinanza Ministeriale, secondo i quali il candidato può sostenere gli esami in sede diversa (es. luogo di cura) oppure nelle sessioni suppletive, oppure ancora nella sessione straordinaria.

L'ORDINANZA MINISTERIALE di riferimento per il 2015 è la  N°11 Prot. n. 320 del 29 maggio 2015 (Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2014/2015).

 

art.4 - SEDI DEGLI ESAMI

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18. Effettuazione delle prove d’esame fuori della sede scolastica
18.1 I Direttori generali o i Dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali valutano le richieste di effettuazione delle prove d’esame,
fuori dalla sede scolastica, di candidati degenti in luoghi di cura od ospedali, detenuti o comunque impossibilitati a lasciare il proprio domicilio nel periodo degli esami, autorizzando, ove ne ravvisino l’opportunità, le commissioni a spostarsi anche fuori provincia o regione. In tale ipotesi, le prove scritte sono effettuate, di norma, nella sessione suppletiva.

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Art.14 - Calendario delle prove

1. Il calendario delle prove per l'anno scolastico 2014/2015 è il seguente:
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6. La prima prova scritta suppletiva si svolge nel giorno di mercoledì 1 luglio 2015 alle ore 8.30; la seconda prova scritta suppletiva nel giorno successivo 2 luglio 2015 alle ore 8.30,con eventuale prosecuzione, nei giorni successivi per gli esami nei licei artistici e nei licei musicali e coreutici; la terza prova scritta suppletiva si svolge nel secondo giorno successivo all'effettuazione della seconda prova scritta suppletiva. La quarta prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge nel giorno successivo all’effettuazione della terza prova scritta Le prove, nei casi previsti, proseguono nei giorni successivi, ad eccezione del sabato;in tal caso, le stesse continuano il lunedì successivo.
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Art. 22 - Esami dei candidati con disabilità

1. Ai sensi dell'articolo 6 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, la commissione d'esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati e che possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti.
In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell'esame. Per la predisposizione delle prove d'esame, la commissione d'esame può avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito l'alunno durante l'anno scolastico. Il docente di sostegno e le eventuali altre figure a supporto dell’alunno con disabilità vengono nominati dal Presidente della Commissione sulla base delle indicazioni del documento del consiglio di classe, acquisito il parere della Commissione.

2. I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in linguaggio braille, ove vi siano candidati non vedenti. Per i candidati che non conoscono il linguaggio braille la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo ministeriale su supporto informatico, mediante scanner fornito dalla scuola, autorizzando anche la utilizzazione di altri ausili idonei, abitualmente in uso nel corso dell’attività scolastica ordinaria. Per i candidati ipovedenti i testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi in formato ingrandito, su richiesta dell’istituto scolastico interessato, che in ogni caso comunica alla Struttura tecnica esami di stato del Ministero la percentuale di ingrandimento.

3. I tempi più lunghi nell'effettuazione delle prove scritte, anche in modalità grafica o scrittografica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, e del colloquio, previsti dal comma 3, dell'articolo 16, della legge 3 febbraio 1992, n. 104, non possono di norma comportare un maggior numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali, la commissione, tenuto conto della gravità della disabilità, della relazione del consiglio di classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l'anno scolastico, può deliberare lo svolgimento di prove equipollenti in un numero maggiore di giorni.

4. I candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato (P.E.I.) e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998. Essi sostengono l’esame con le prove differenziate di cui all’art. 15, comma 4, dell’O.M. n. 90 del 2001. I testi delle prove scritte sono elaborati dalle commissioni sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe.

5. I suddetti alunni, qualora non svolgano una o più prove scritte, sono ammessi alla prova orale, con l’indicazione sul tabellone esclusivamente dei risultati delle prove scritte effettivamente sostenute. La registrazione dei risultati di tali prove parziali sostenute deve essere riportata nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto nello stesso modo in cui è indicato il mancato svolgimento delle prove scritte da parte di eventuali candidati assenti. Per detti candidati, inoltre, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato, pertanto, solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.

6. Il punteggio complessivo delle prove scritte risulterà a verbale e potrà essere calcolato in automatico con l’utilizzo dell’applicativo “Commissione web” o, in alternativa, determinato proporzionalmente. La valutazione finale verrà indicata sul tabellone dei risultati all’albo della scuola, senza alcuna indicazione del fatto che la stessa si riferisce al percorso didattico differenziato, e sull’attestato di cui all’articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323.

7. Agli alunni, ammessi dal consiglio di classe a svolgere nell’ultimo anno un percorso di studio conforme alle Linee guida e alle Indicazioni nazionali e a sostenere l’esame di Stato, a seguito di valutazione positiva in sede di scrutinio finale, è attribuito per il terzultimo e penultimo anno un credito scolastico sulla base della votazione riferita al P.E.I.. Relativamente allo scrutinio finale dell’ultimo anno di corso si applicano le disposizioni di cui al precedente articolo 2, commi 6 e 7.


Art.23 - Esame dei candidati con DSA e BES

1. La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.122 e dal relativo decreto ministeriale n.5669 del 12 luglio 2011 di attuazione della legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico – nonché dalle Linee Guida allegate al citato decreto ministeriale n. 5669 del 2011, - considerati gli elementi forniti dal consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale 12 luglio 2011. Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formati “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico.
In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di curare con particolare attenzione la predisposizione della terza prova scritta, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove.

2. I candidati con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’articolo 6, comma 6, del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto. Per la pubblicazione delle prove scritte e la valutazione complessiva delle prove, si rinvia a quanto previsto nel precedente articolo al comma 4 e seguenti.

3. Per quanto riguarda i candidati con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’articolo 6, comma 5, del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, dovrà sottoporre i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta. La Commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, di cui al precedente articolo 6, stabilisce modalità e contenuti della prova orale, che avrà luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti articoli. Il punteggio, in quindicesimi, viene attribuito dall'intera commissione a maggioranza, compreso il presidente, secondo i criteri di conduzione e valutazione previamente stabiliti in apposita o apposite riunioni e con l'osservanza della procedura di cui al precedente articolo 20. Qualora la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti relativi a tali discipline sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova orale sostitutiva nel giorno destinato allo svolgimento della terza prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti articoli. I risultati della prova orale relativa alla lingua o alle lingue straniere coinvolte nella terza prova scritta sono utilizzati per la definizione del punteggio da attribuire alla terza prova scritta.

4. Per altre situazioni di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), formalmente individuati dal consiglio di classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato. La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dalla Direttiva 27.12.2012 recante Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali ed organizzazione scolastica per l’inclusione, dalla circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e dalle successive note, di pari oggetto, del 27 giugno 2013 e del 22 novembre 2013 - esaminati gli elementi forniti dal consiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi Speciali (BES). A tal fine il consiglio di classe trasmette alla Commissione d’esame il Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso, per tali alunni, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA.

 

Art. 24 - Assenze dei candidati. Sessione suppletiva e straordinaria

1. Ai candidati che, a seguito di malattia da accertare con visita fiscale o per grave documentato motivo, riconosciuto tale dalla commissione, si trovino nell'assoluta impossibilità di partecipare alle prove scritte, è data facoltà di sostenere le prove stesse nella sessione suppletiva secondo il diario previsto dal precedente articolo 14, comma 6; per l'invio e la predisposizione dei testi della prima e seconda prova scritta si seguono le modalità di cui al precedente articolo 16.

2. Ai fini di cui sopra i candidati che siano stati assenti entro i tempi di svolgimento della seconda prova scritta hanno facoltà di chiedere di essere ammessi a sostenere le prove scritte suppletive, presentando probante documentazione entro il giorno successivo a quello di effettuazione della prova medesima. Per i licei artistici il termine è fissato, per la seconda prova, al giorno successivo a quello d'inizio della prova stessa.

3. I candidati assenti alla terza prova devono presentare probante documentazione entro il giorno successivo a quello stabilito per la prova stessa. Per la predisposizione dei testi della terza prova si osservano le modalità di cui al decreto ministeriale 20 novembre 2000, n. 429.

4. In casi eccezionali, qualora non sia assolutamente possibile sostenere le prove scritte nella sessione suppletiva secondo il diario previsto dall'articolo 14, comma 6, i candidati che si trovino nelle condizioni di cui al comma 1 possono chiedere di sostenere l'esame di Stato in un'apposita sessione straordinaria.

5. La commissione, una volta deciso in merito alle istanze, ne dà comunicazione agli interessati e al Direttore generale o al Dirigente preposto all’Ufficio scolastico regionale competente.

6. Relativamente ai casi di cui al comma 4, il Ministero, sulla base dei dati forniti dai competenti Direttori generali o dai Dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali fissa, con apposito provvedimento, i tempi e le modalità di effettuazione degli esami in sessione straordinaria.

7. La commissione può disporre che, in caso di assenza dei candidati determinata dagli stessi motivi di cui al comma 1, il colloquio si svolga in giorni diversi da quelli nei quali i candidati stessi sono stati convocati, purché non oltre il termine di chiusura dei lavori della commissione fissato nel calendario.

8. In casi eccezionali, ove nel corso dello svolgimento delle prove d'esame un candidato sia impedito in tutto o in parte di proseguire o di completare le prove stesse secondo il calendario prestabilito, il presidente, con propria deliberazione, stabilisce in qual modo l'esame stesso debba proseguire o essere completato, ovvero se il candidato debba essere rinviato alle prove suppletive per la prosecuzione o per il completamento.

9. Qualora nello stesso istituto operino più commissioni, i candidati alle prove scritte suppletive appartenenti a dette commissioni possono essere assegnati dal Direttore generale o dal Dirigente preposto all’Ufficio scolastico regionale ad un'unica commissione. Quest'ultima provvede alle operazioni consequenziali e trasmette, a conclusione delle prove, gli elaborati alle commissioni di provenienza dei candidati, competenti a valutare gli elaborati stessi. Le commissioni di provenienza dei candidati sono, altresì, competenti nella formulazione e scelta della terza prova.

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Dr. Nicola Mascotti Testo elaborato dal dr. Nicola Mascotti, Medico legale, Cardiologo.

 

Data pubblicazione: 23 luglio 2012

Autore

mascotti.nicola
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso Università di Sassari.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Sassari tesserino n° 2404.

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