Immaginario erotico e possibili disfunzioni sessuali

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Questo articolo nasce con l'obiettivo di approfondire alcune tematiche riguardanti l’immaginario erotico ed i suoi possibili utilizzi .
Molti utenti ci scrivono impauriti e sconfortati, perché a seguito della visione di materiale pornografico, focalizzano la loro attenzione su “qualche particolare” della visone , sviluppando talvolta ansie e preoccupazioni conseguenti.
Immaginano di essere omosessuali, bisessuali, di non provare abbastanza eccitazione, rispetto a quanto, secondo loro, ne avrebbero dovuto provare, di durare troppo o troppo poco, ecc….
Spesso, in situazioni d’ansia, l’utilizzo dell’immaginario erotico e dell’autoerotismo, viene fatto con lo scopo di “verificare”, di osservare, di monitorare la risposta sessuale, il normale sviluppo psico-sessuale  ed il contenuto dell’immaginario erotico.
Molti pazienti mi raccontano di praticare l’autoerotismo e di verificare, immaginando una scena o un’altra, se la loro erezione è valida, sufficientemente valida, parziale, non adeguata al coito, ecc…
Lo stesso processo mentale diventa il denominatore comune  sia per l’anorgasmia coitale femminile che per l’eiaculazione precoce , oltre che per il caleidoscopico capitolo sul  desiderio sessuale.
Affrontare il tema dell’immaginario, è complesso e difficoltoso, perché spesso viene ammantato, sia  da pazienti che clinici, da un velo di vergogna ed omertà .
Il “fantasma erotico”, non si lascia conoscere facilmente.
Molti pazienti infatti, interpretando l’immaginario come se fosse un test per comprendere se sono omosessuali o con possibili disfunzioni sessuali, difendono  il loro “teatro privato”e spostano l’attenzione sulle loro condotte sessuali, piuttosto che sul loro mondo fantasmatico interiore .
L’ “ anamnesi dell’immaginario erotico”, è una tappa molto delicata, va effettuata con garbo, professionalità e, soprattutto  in punta di piedi .
Vanno raccolte informazioni sulle  prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare e, soprattutto su come il fantasma erotico, venga poi vissuto e\o accettato dal paziente stesso.
Una seconda tappa anamnestica, investiga la natura del fantasma preferito, i fantasmi eccitatori  pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano ( rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, aggressività, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.
E’ opportuno poi conoscere i “ contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno.
La forza dell’immaginario erotico è dato dall’impossibilità della sua realizzazione, le fantasie non dovrebbero conoscere regole, censure, morale, etica, ma dovrebbero fluire liberamente sia nella mente del singolo, che caratterizzare  l’empatia sessuale della coppia .
Le fantasie hanno un grande potere eccitatorio, monitorarle, estrapolarle dal sentire sessuale, adoperarle a verifica dell’orientamento sessuale, è vano, falso e soprattutto nocivo .
Concludo citando una frase del notissimo psico-sessuologo americano, John Money:
 " Il più potente organo sessuale, non è tra le gambe, ma tra le orecchie, cioè la nostra mente!”

Data pubblicazione: 20 dicembre 2012

10 commenti

#3
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Certo Monica,
Fai pure!
Ne approfitto per farti tanti auguri di buone feste .
Valeria

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!