La morte misteriosa di un piccolo grande uomo
Aveva 35 anni, era un musicista e compositore e morì improvvisamente alla fine di un esistenza vissuta a stretto contatto con le malattie. Era alto solo 154 centimetri e aveva il volto deturpato dai segni indelebili del vaiolo.
Il padre era morto a 67 anni per un attacco cardiaco e la madre a 58 per una presunta gastroenterite. Solo lui e sua sorella raggiunsero l’ età adulta, ben 5 fratelli morirono in età infantile. Nessuna sorpresa: alla fine del 1700, in Europa centrale, dove era nato la vita media era ben più breve di oggi e un terzo dei bambini morivano entro 6 anni, solo la metà della popolazione raggiungeva i 20 anni!
Nei primi anni di vita era stato colpito da ripetuti attacchi di febbre, mal di gola e dolori articolari e a 11 anni si ammalò di vaiolo. A 16 anni fu colpito da ittero e negli anni successivi si ripresentarono gli attacchi di dolore articolare associati a dolori addominali. Era un grande bevitore e occasionalmente fumava la pipa.
Depressione, cefalea e calo di peso lo accompagnarono nelle ultime settimane di vita, oltre ad allucinazioni e al timore di essere stato avvelenato. Si indebolì, e ricomparvero febbre, dolore addominale, vomito e diarrea. Nonostante tutto continuò a lavorare alla sua ultima composizione, un Requiem.
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Fu vigile fino a poche ore dalla sua morte quando cadde in coma per non risvergliarsi più. Un sommario esame medico legale eseguito poco dopo la sua morte non rilevò segni evidenti di morte violenta e una autopsia parziale venne eseguita solo molto anni dopo.
Era Ii 5 dicembre 1791 e a Vienna era morto un genio: Wolfgang Amadeus Mozart.
http://www.youtube.com/watch?v=qIwSFlTC6NE&feature=fvsr
Perché mori’ Mozart?
La diagnosi iniziale dell’ epoca fu febbre miliare, descritta successivamente da William Osler come malattia infettiva di dubbia natura, caratterizzata da febbre, sudorazione intensa e comparsa di vescicole associati a delirio, astenia e crisi emorragiche: probabilmente una febbre reumatica che deriva da un'infezione da streptococco beta emolitico.
Malgrado ricerche approfondite tuttavia la causa della morte di Mozart resta un enigma anche perchè una vera e propria autopsia completa non fu mai eseguita
Tra le ipotesi più verosimili, sicuramente al primo posto la febbre reumatica: in età infantile era stato colpito da ripetuti attacchi di probabile infezione da streptococco e la febbre reumatica avrebbe potuto causare nefrite ed insufficenza renale. Questa ipotesi tuttavia non spiegherebbe del tutto alcuni sintomi che hanno preceduto il decesso.
L’ avvelenamento, come sospettato dalla moglie Constanz, fu considerato tra le ipotesi: è noto che Salieri, compositore italiano dell’ epoca venne sospettato anche se restano forti dubbi sulla sua presunta confessione in punto di morte essendo allora colpito da demenza. Resta l’ ipotesi di un misterioso avvelenatore in qualche modo legato alla logga massonica di cui Mozart faceva parte. Secondo questa ipotesi, potrebbe essere stato usato il mercurio, allora comunemente utilizzato per trattare la sifilide. Contrasta pero’ con questa idea l’ assenza di tremori, tipici dell’ avvelenamento da mercurio.
Una malattia virale epidemica, diffusa in Vienna ai tempi è stata considerata tra le cause, così come la trichinosi, malattia parassitaria contratta mangiando carne che ai tempi era diffusa e compatibile con quanto aveva scritto il compositore in una lettera alla moglie nella quale raccontava di aver mangiato carne di maiale 6 settimane prima della morte, un periodo compatibile tra l’ incubazione ed il manifestarsi della malattia. Contrasta però con questa ipotesi l’ assenza di mialgia, tipicamente presente e non descritta invece in Mozart.
Si ‘ considerato addirittura un ematoma subdurale da trauma cranico con frattura, ipotizzata dopo aver esaminato il cranio evidenziando i segni della frattura; non è del tutto sicuro tuttavia il cranio esaminato appartenga veramente a lui e non erano stati descritti traumi significativi che lo potessero giustificare.
Infine si sono considerate la sifilide, l’ emorragia cerebrale, ed il tifo.
Resta quindi un mistero la causa della sua morte.
Se si fosse ammalato oggi, probabilmente non sarebbe morto a 35 anni e sicuramente non sarebbe stato curato, come allora, con i salassi (anche se ancora eseguiti in alcune patologie particolari quali ad esempio la policitemia).Un’ eventuale infezione batterica sarebbe trattata con antibiotici e la trichinosi con anitelmintici. La dialisi e magari un trapianto di rene lo avrebbero salvato da un’ insufficienza renale. Una tac avrebbe definito un eventuale ematoma subdurale ed un intervento chirurgico lo avrebbe salvato.
Il genio di Mozart nacque in una famiglia di musicisti come frequentemente succedeva ai tempi e probabilmente fu il risultato di una predisposizione genetica e di una assidua e precoce educazione musicale.
Iniziò a comporre da bambino e più di 600 sono i lavori a lui attribuiti. Fu sfortunato rispetto a Beethoven ad esempio che morì a 57 anni o a Haydn che raggiunse i 77 o Bach i 65.
Cosa avrebbe regalato all’ umanità se avesse vissuto più a lungo? Non lo sapremo mai e forse non importa molto, grati per quanto ci ha lasciato.
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