Emorroidi -La chirurgia mini invasiva nel trattamento

rossi.roberto
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza

Una nuova tecnica chirurgica, rivoluzionaria, per il trattamento radicale della Malattia Emorroidaria si affianca alle tecniche tradizionali. Si chiama THD e consiste nelle legatura selettiva dei rami arteriosi che portano sangue ai cuscinetti emorroidari.Queste arterie  (sei in tutto) vengono individuate con una sonda doppler e quindi legate ad una ad una interrompendo l'iperafflusso ematico che è la causa della patologia.Il vantaggio di questa tecnica è la sua sicurezza e l'assenza di dolore post-operatorio  che rende possibile la rapida ripresa delle normali attività del paziente opertato.

Data pubblicazione: 01 settembre 2011

Autore

rossi.roberto
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976 presso Università degli Studi di Torino.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Torino tesserino n° 9395.

Oltre 30 anni di esperienza in chirurgia generale e digestiva, con specializzazioni con lode e abilitazione nazionale a primario. Direttore di struttura complessa e responsabile di moduli chirurgici, con solida formazione in coloproctologia e Advanced Trauma Life Support certificato dall’American College of Surgeons. Docente, autore di pubblicazioni scientifiche e consulente tecnico d’ufficio per la magistratura. Fluent in inglese, aggiornato con corsi e congressi internazionali.

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1 commenti

#1
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Utente 389XXX

Questo nuovo metodo si può fare a chi è già stato operato di emorroidi interne secondo il metodo longo, e ora ha emorroidi esterne di IV grado?
Non si rischia di perdere le feci visto che viene ritoccato l'ano?

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