Bromidrosi ascellare.

Ascelle maleodoranti (bromidrosi): una cura efficace

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

La Bromidrosi (a differenza dell'iperidrosi che è l'eccessiva emissione di sudore inodore) è la presenza di odore corporeo spiacevole od insolito, relazionato ad una anomala o eccessiva secrezione sudoripara apocrina o eccrina, ed associato ad una decomposizione di tipo batterico del sudore stesso, legata all'emissione di sudore maleodorante e (anche in questo caso) spesso in eccesso.

Perché le ascelle producono cattivo odore?

Il sudore, tipicamente nelle regioni ascellari, ma anche in altre grandi pieghe corporee (radici delle cosce, solco intergluteo), in questa condizione viene prodotto in maggior quantità.

Tale aumento della produzione però non è relazionato da solo al cattivo odore. Il cattivo odore difatti è operato da alcune speci batteriche (Corynebacteria in primis) i quali hanno il potere di convertire gli androgeni presenti nel sudore in composti odorosi.

Ulteriori composti maleodoranti possono essere anche trasmessi da alcune sostanze presenti tipicamente in particolari cibi (es. aglio) o in alcuni farmaci (es. dimetilsulfossido) le quali vengono eliminate con la sudorazione eccrina.

👉🏻L'esperto risponde: Bromidrosi ascellare: cosa fare?

Come curare la bromidrosi?

Il problema sociale è assai evidente e il paziente, autonomamente o con l'aiuto di amici e parenti viene sollecitato a visita specialistica dermatologica.

Ad oggi, una terapia che si è rivelata assolutamente efficace sia nell'iperidrosi che nella bromidrosi è l'utilizzo della tossina botulinica per microinfiltrazione: una tecnica standardizzata, autorizzata dal Ministero della Salute, ed in uso da diversi anni, che ha sicuramente cambiato il decorso clinico di questa diffusa e logorante malattia sociale.

La terapia è di facile esecuzione, in mani esperte, quasi indolore medainte l'apposizione di creme anestetiche e ad oggi a costi più accessibili; per ogni approfondimento è fondamentale rivolgersi sempre al proprio dermatologo di fiducia.

La terapia con tossina botulinica non è definitiva (a differenza di interventi chirurgici di simpaticectomia) ma permette di ricorrervi in sedute successive (dopo 6-8 mesi); sovente si assiste nel tempo una riduzione autonoma della secrezione anche dopo diversi mesi dalla fine dell'effetto della medesima terapia infiltrativa.

Spesso la terapia può essere combinata con antibatterici locali ad alta tollerabilità e specificità per queste zone

Per approfondire:La chirurgia mini invasiva per curare l'iperidrosi

 

Data pubblicazione: 21 dicembre 2013

Autore

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2000 presso UNIVERSITA' LA SAPIENZA di ROMA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 50938.

Esperto in Dermatologia e Venereologia con oltre 20 anni di esperienza clinica e accademica, ha ricoperto ruoli di rilievo in istituti di eccellenza come l’Istituto Dermatologico San Gallicano e il Tribunale di Roma. Professore universitario e autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è membro di società internazionali e revisore per riviste dermatologiche di prestigio. Specializzato in dermochirurgia genitale, dermatologia oncologica, pediatrica ed estetica, è anche pioniere nell’uso della termografia clinica

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