Omeprazolo: attenzione alla carenza di vitamina B 12

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

La carenza di vitamina B12 è una condizione relativamente frequente, soprattutto nella popolazione anziana e se non riconosciuta e trattata puo' condurre a demenza, danni neurologici, anemia ed altre condizioni spesso irreversibili.

Negli Stati Uniti il problema riguarda il 3-15% degli ultracinquantenni, percentuale non trascurabile.

Per contro, gli inibitori di pompa protonica (omeprazolo e derivati) sono tra i farmaci più prescritti negli Stati Uniti ed anche nel nostro paese.

Un ambiente acido nello stomaco è necessario per permettere l'assorbimento di questa vitamina e quindi questi farmaci, gli inibitori di pompa ma anche gli H2 antagonisti, possono essere causa di malassorbimento.

 

Il dato è già noto da tempo grazie a studi su piccoli numeri di pazienti, ma ora un nuovo lavoro statunitense ha studiato tra il 2007 ed il 2011 ben 25000 pazienti affetti da carenza di vitamina b12 confrontandoli con 185000 sani e valutando la assunzione di farmaci inibenti la secrezione acida dello stomaco.

Sono state considerate le dosi assunte e la durata dei trattamenti.

E' emerso chiaramente che nei pazienti in terapia di due o più anni, soprattutto ad alte dosi, la carenza di vitamina B12 è più comune, soprattutto nelle donne ed nei soggetti giovani in terapia con alti dosaggi.

Il dato suggerisce quindi di utilizzare questi farmaci sono se necessari ed indicati, e sempre al minor dosaggio efficace e per il minor tempo possibile.

E'utile ricordare infine nelle categorie a rischio di misurare periodicamente i livelli di vitamina B12 cosi' da porre eventualmente una diagnosi precoce.

 

Fonte: JAMA December 11, 2013 Volume 310, Number 22

Data pubblicazione: 09 maggio 2014 Ultimo aggiornamento: 22 maggio 2014

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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10 commenti

#1
Utente 156XXX
Utente 156XXX

Salve Dottore, io da anni uso l'esomeprazolo (lucen) da 40, senza il quale avrei problemi di gastrite ed esofagite, in alternativa considerato il problema che porterebbero gli inibitori di pompa,cosa ci sarebbe da fare?

#2
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Se la diagnosi è confermata e l' indicazione posta dal collega che la segue è questa credo corretto proseguire dosando eventualmente i livello di vitamina B12.Prego.

#4
Utente 202XXX
Utente 202XXX

Buongiorno Dottore, sia io che mio marito da anni (io da almeno 15, lui da 5/6) assumiamo io Omeprazen 20, lui Lucen 20, 1 pastiglia al giorno. Ad oggi né il mio medico né il suo ci ha fatto fare alcun controllo sulla vitamina B12, casualmente ho letto il suo articolo e mi sono preoccupata, anche perchè allo stato attuale non possiamo permetterci di sospendere l'inibitore della pompa gastrica. Conviene farsi controllare una volta l'anno? Io ho già aggiunto , tra gli esami del sangue da verificare, quello sul livello della vitamina B12. Grazie cordiali saluti.

#6
Utente 144XXX
Utente 144XXX

Questo articolo mi ha aperto gli occhi!!! Ogni cambio stagionale, il mio medico mi faceva prendere Lansoprazolo mg15 per un certo periodo. Ora prendo il mg30, ma ho delle costanti fitte allo stomaco, dolore, cattiva digestione e stitichezza lo stesso. Dalla gastroscopia è risultata una semplice gastrite ed il mio medico mi ha detto che devo prendere inibitori della pompa protonica PER SEMPRE............ma se ho letto che avrei una carenza della vitamina B12, forse è meglio di no: che dice Dott. Favara ??

#7
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Se l' indicazione è corretta è giusto assumere la terapia, magari misurando i livelli di vitamina B12 nel sangue e compensando eventuali carenze. Prego.

#8
Utente 351XXX
Utente 351XXX

Anch'io soffro di reflusso,e prendo il lansoprazolo 30 mg.alla necessità. Ma corrisponde al vero quanto ho letto su interenet che, un bicchiere di acqua tiepida con l'aggiunta del succo di un limone bevuto al digiuno contribuisce a ridurre i livelli di acidità nel sangue. Perchè diceva l'articolo che, l'acido citrico una volta metabilizzato crea un'ambiente alcalino e non acido. La ringrazio per l'eventuale risposta

#10
Utente 292XXX
Utente 292XXX

Buongiorno dottore,
Mi dilungo un po', raccontando degli antefatti della mia situazione, in modo che possa farsi un quadro e semmai trovare una correlazione dovuta alla prolungata assunzione di questo farmaco...e un aiuto, magari..

Nell'estate del 2012, sono finita in prontosoccorso per forti fitte al fianco dx, sotto l'estremità della costola.
Diagnosi: "gastrite" ( non lamentavo problemi di stomaco..) cura: tachipirina 1000, riopan e esomeprazolo al mattino.

Purtroppo le fitte sono continuate nonostante la cura, il mio medico mi ha prescritto: dieta bianca e esomeprazolo/omeprazolo/lanzoprazolo per mesi (forse 10/12 o più.. non ricordo nemmeno, tanto era prassi) Tranne un breve periodo per l'esame UBT (positivo, poi eradicato) .
Effettuato successivamente gastroscopia per questa fitta lancinante e costante, nulla di anomalo tranne incontinenza cardiale. Duodeno regolare sino alla seconda porzione.
Ecografia nulla.
Visita gastroenterologia dopo un anno dai sintomi, la dottoressa ha concluso "lievi interazioni alvo nnd".
( Premetto, dopo che le dissi delle fitte, perdita capelli, stanchezza invalidante, di aver preso 10kg senza variazioni alimentari, un'intolleranza al lattosio e uno shock anafilattico all'ananas con orticaria e sangue dalle mucose della bocca con gonfiore e punti sulla lingua e gonfiore al viso, mi rispose che: "Le intolleranze non esistono. Nessuna. Sono solo fantasie di medici alternativi". So già cosa pensa la medicina al riguardo, però...!)
Liquidata con tubescolon target.

Sono stata MALE ancora per MESI, mi sento stanchissima, ancora oggi lamento episodi saltuari di queste fitte..vale la stessa cura del pronto, con più precauzioni per la tachipirina, alla quale ebbi uno shock allergico.

Recentemente, ho fatto caso alla concomitanza delle fitte con dei flush spaventosi al viso (non a farfalla) con rigonfiamento caldo del volto, anche con grossi ponfi tipo eczema (purtroppo non posso allegare foto qui) effettivamente già da quel 2012..
Non avevo subito correlato i flush alle fitte (ma è proprio così!), in quanto la via intrapresa dal medico era più dermatologica (Visita e somministrazione di mirvaso, inefficace, anzi).
Mandata in allergologia, Prick test allergeni di base, risultato nullo, evitare alimenti e situazioni che alzano l'istamina.
(Esami prescritti da allergologa: triptasi, ves, emocromo+c3/c4/c1 inibitore,also,pcr,fan,antiDNA,THS,anticorpi antitireglobulina antiperossidasi tiroidea, creatinina, parassitologico, urine+sedimento. Nulli, tranne proteina C reattiva e C4, che mi pare non abbiano destato preoccupazioni nel mio medico...non mi ha detto nulla.
Addirittura visti i sintomi, effettuati esami per sindrome da carcinoide (sospettata da direttore di ematologia). Fortunatamente con esito nullo.
E le indagini e cure, finiscono qui!
Mi sono arresa, mi sono tenuta il male. Ho risolto (con effetti saltuari) col digiuno alimentare di qualche giorno.
All'oggi, assumo solo rupafin. All'occorrenza tachipirina 500 negli episodi molto acuti di fitte (e qui, appaiono i flush, smesse le fitte, finiti i flush).
Ma le fitte, seppur saltuariamente, continuano. E anche i flush in concomitanza.
Io, non so più a chi rivolgermi!!
E nel frattempo, da quel giorno del 2012, ho preso 20kg! Sforando 39BMI. Nessuna dieta ha effetto, anzi.
Le chiedo gentilmente un parere. Correlazioni flush/fitte, aumento di peso e assunzione Omeprazolo e simili..
Grazie.

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