Sterilità maschile: ci sono fattori confondenti?

francolisi
Dr. Franco Lisi Ginecologo, Patologo della riproduzione

Ci sono maschi che dopo ripetuti esami del liquido seminale sono apparentemente normospermici e che non riescono a concepire. Nella valutazione del liquido seminale siamo abituati a considerare le tre variabili classiche:

1) Numero degli spermatozoi

2) Motilità degli spermatozoi

3) Morfologia degli spermatozoi

 

Esistono però dei maschi con i parametri su esposti apparenetmente normali che non riescono a concepire spontaneamente. Questo gruppo di maschi normalmente viene fatto rientrare nella sterilità sine causa. Purtroppo non esistono esami in grado di verificare se un determinato sperma é in grado di fertilizzare l'ovocita o no.

Ma perché lo spermatozoo non fertilizza l'ovocita?
Le cause sono alcune e come abbiamo detto difficilmente indagabili:

a) lo spermatozoo non riescea legarsi alla zona pellucida 

b) lo spermatozoo non riesce a digerire ed attraversare la zona pellucida

c) lo spermatozoo, una volta attraversata la zona pellucida, non riesce a legarsi alla membrana citoplasmatica dell'ovocita e a portare il proprio patrimonio genetico all'interno dell'uovo.

Come abbiamo già detto queste variabili non sono indagabili e a volte non vengono neanche sospettate. I maschi con queste caratteristiche del liquido seminale non vengono riconosciuti e queste coppie sono inserite nel gruppo delle infertilità sine causa. E' dubbio inoltre che la terapia farmacologica possa migliorare queste caratteristiche dello spermatozoo perché spesso alla base di queste esiete una mutazione genetica. 

Il comportamento da tenere in questi casi é identico a quello di tutte le forme di sterilità sine causa, ossia la gradualità dell'approccio:

1) attesa, di durata variabile a seconda dell'età della coppia poi

2) inseminazione artificiale intrauterina e se nonostante questo la gravidanza non si ottiene

3) fertilizzazione in vitro.

Questo gruppo di uomini normospermici che non concepiscono può essere sospettato anche nella fertilizzazione in vitro. Ci sono uomini normospermici che alla fertilizzazione in vitro convenzionale (FIV/ET) non fertilizzano nonostante l'apparente normospermia, quindi devono essere sottoposti alla ICSI per ottenere gli embrioni.

Data pubblicazione: 06 gennaio 2014

Autore

francolisi
Dr. Franco Lisi Ginecologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1979 presso Università La Sapienza Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 28045.

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