Modafinil e armodafinil: uso per la narcolessia e non solo
Il Modafinil è un farmaco psicostimolante usato da decenni per migliorare la veglia e la concentrazione. Indicato principalmente nella narcolessia, agisce aumentando la disponibilità di dopamina e altre amine stimolanti. Oltre all’uso approvato, trova applicazione off-label nell’ADHD, nella fatigue da Sclerosi Multipla e nei lavoratori turnisti. Pur non essendo un’amfetamina, ha un’azione simil-amfetaminica ma con minore rischio di dipendenza.
Cos'è il Modafinil?
Il Modafinil è una molecola psicostimolante ad azione centrale, in uso ormai da decenni, ma sempre attuale. Il suo meccanismo d'azione, al momento non ancora del tutto conosciuto, riconosce per i più:
- l'inibizione della ricaptazione di amine ad azione stimolante, quali adrenalina, noradrenalina, istamina, orexina,
- ma soprattutto l'inibizione della dopamina, che parrebbe essere la sua proprietà clinicamente più importante.
Per cosa viene usato il Modafinil?
L'indicazione principale del Modafinil (nome commerciale in Italia: Provigil, all'estero: Modvigil, Modalert) e del suo enantiomero R-Armodafinil (non in commercio in Italia), è quella della narcolessia, tuttavia in off-label ha diversi usi e prescrizioni.
Viene infatti usato anche:
- nell'ADHD (il cui farmaco più indicato è il Metilfenidato),
- come antidepressivo (in America) avendo un'azione euforizzante,
- nel trattamento della fatigue in malati di Sclerosi Multipla [1] ed alcuni tumori.
Per ultimo (sempre in off-label) viene usato anche da lavoratori turnisti, al fine di poter sopperire meglio la stanchezza lavorativa [2].
Recentemente in America hanno testato il Modafinil in aggiunta a piccole dosi di Flecainide, normalmente un farmaco indicato nelle aritmie cardiache, indicato come THN102.
Lo studio effettuato su volontari sani deprivati di sonno per 40 ore, ha dimostrato che la veglia era superiore a quella osservata usando i farmaci singolarmente, d'altronde già un precedente studio nei ratti, aveva dimostrato che THN102, aveva migliorato l'uso del glucosio cerebrale nella corteccia, nello striato e nell'amigdala, rispetto all'uso singolare dei componenti [3].
Il dosaggio usato nel THN102, era di 100 mg di Modafinil e 1, 2 e 9mg di Flecainide. L'aggiunta di Flecainide a basso dosaggio, promuove la veglia indotta dal Modafinil.
Guarda il video: Disturbi del sonno: tutto quello che devi sapere
Il Modafinil può dare dipendenza?
Il Modafinil difficilmente dà dipendenza (a adifferenza ad esempio del Metilfenidato), ragion per cui, pur essendo una molecola da maneggiare con cura per il rischio di eventuali complicanze cardiovascolari (ipertensione, tachicardia, ansia), rappresenta certamente un vantaggio per chi deve farne un uso continuo (pazienti narcolettici).
👉🏻L'esperto risponde: Il Modafinil serve anche per la narcolessia lieve?
Il Modafinil è un'amfetamina?
Questa è la domanda che molti si fanno (spesso nei forum).
La risposta del sottoscritto è no, perlomeno da un punto di vista chimico, non essendone un derivato, e lo dimostrerebbe anche la sua scarsa propensione alla dipendenza rispetto all'amfetamina medesima.
Tuttavia sarebbe corretto asserire che il farmaco è una molecola ad azione simil-amfetaminica (questo sì, ma fa comunque differenza), essendo il suo meccanismo d'azione molto simile a quello dell'amfetamine: ovvero la ricaptazione della dopamina, che ne aumenterebbe la disponibilità in alcune aree cerebrali.
Fonti
- K W Rammohan Efficacy and safety of Modafinil (Provigil) for treatment of fatigue in multiple sclerosis
- Hart Cl,Haney M, Vosburg SK, Comer SD, Gunderson E, Foltin RW Modafinil attenuates disruption in cognitive performance during simulated night-shift work
- Vodovar D. et al.:Attivazione cortico-amigdala-striatale mediante combinazione Modafinil/Flecainide