Laurea in medicina? No, grazie ! C'è google

Mi viene riferito (guardo poco la TV e qualche, pur rara, interessante trasmissione mi può sfuggire) che giorni fa un medico, invitato in uno studio TV, denunciava la ormai dirompente abitudine di molti pazienti a consultare il Web per informarsi su malattie e relative terapie e che poi, presentatisi personalmente in visita, quasi tengono testa al professionista discutendo la diagnosi, la scelta terapeutica, esattamente come si fa nei consulti clinici tra medici.

E’ un fenomeno che osserviamo quasi in ogni richiesta nei “consulti” via web e anche in quelli richiesti al sito Medicitalia.it

La rete è, diciamo, sotto osservazione da sociologi, psicologi, studiosi di statistica ecc. che, studiando il fenomeno, cercano di mettere in guardia dalle pericolose conseguenze di tali presunzioni.

Ma sembra senza esito!

Vi sono persone che scambiano il PC per una specie di “juke box” della medicina con cui, schiacciando un tasto, si ottengono diagnosi e terapie.

Spesso a nulla valgono le raccomandazioni a non pretendere tanto, spiegando che la diagnosi si fa visitando il malato e non prescrivendo per telefono esami a casaccio, ma spesso ciò ingenera il sospetto che sia un pretesto per costringere il paziente a farsi visitare e quindi a pagare la parcella e a nulla vale precisare che le diagnosi a distanza sono vietate dalla Legge, oltre che dalla deontologia.

Di questo stato di cose sono responsabili le innumerevoli trasmissioni (più o meno serie), le innumerevoli riviste che dispensano consigli su terapie alternative, spesso coadiuvati da medici il cui parere e le cui spiegazioni vengono considerate ottimali lezioni per acquisire cultura e competenza medica.

E così vediamo che i pazienti, per fortuna al momento, una minoranza, giungono nello studio del medico e pretendono di discutere alla pari i propri sintomi, le possibili cause, le terapie, convinti che il Web possa ben sostituire le facoltà di Medicina e gli anni di studio e di esperienza che ogni medico dedica nella sua vita.

E’ un fenomeno che è precipuo dei pazienti. Non si osserva infatti con clienti né degli avvocati, né degli ingegneri o architetti o di altre professioni.

Non credo infatti che il cliente dell’avvocato si metta a discutere della strategia legale da seguire, o con l’ingegnere interferire se i calcoli per la costruzione di una casa siano esatti o no.

La spiegazione (che andrebbe psicologicamente approfondita) è complessa, ma nell’immaginario collettivo il medico è la figura più amata, ma anche la più invidiata. Perché? Perché il medico è conoscitore del nostro organismo, è colui che può intuire segreti, pensieri, passioni penetrando la nostra intimità, il nostro inconscio. Può essere visto come un invasore di un involucro che noi ci costruiamo per proteggerci, ma al contempo si vorrebbe che il medico lo sollevasse per individuare ogni cosa che può essere malata in noi.

Questa non del tutto irrazionale idea può spiegare perché quando il medico fallisce, viene buttato nella polvere (che abbia o non abbia colpe) e perché quasi lo si venera quando ottiene la guarigione.

E questa invidia (che non si risparmia fra colleghi), più o meno consapevole, porta uno o più medici a ”inventare” teorie patogenetiche cervellotiche illudendosi di riuscire nell’impresa più straordinaria, quella di aver trovato il segreto della vita, esattamente come gli alchimisti del Medio Evo che cercavano la pietra filosofale, una sostanza in grado di tramutare il ferro in oro o produrre l’elisir di lunga vita.

E a questo molta gente tende a credere e a illudersi. E si hanno i tragici fatti di genitori che non vaccinano i figli o rifiutano una chemioterapia perché il bicarbonato guarisce il tumore.

La ciliegina sulla torta poi è messa da qualche sentenza che non dimostra di tutelare la vita, come, una per tutte, ci fa riflettere la storia del piccolo Charlie a cui un Tribunale inglese ha impedito di sperimentare una terapia che lo avrebbe forse salvato.

E non si comprendono, infine, i due pesi e due misure spesso adottate in alcune sentenze.

Un medico che crede in terapie alternative e cura una patologia sbagliando o suggerisce di non vaccinare i bambini, in qualche caso conducendoli a morte, viene giustamente condannato, ma un genitore che lascia morire la propria figlia perché non è colpa ritenere la chemioterapia inutile e viene assolto, lascia davvero esterefatti e…spaventati!

Data pubblicazione: 06 dicembre 2017

49 commenti

#1
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Dr. Mauro Colangelo

Caro Giovanni,
hai magistralmente descritto un disagio che tutti proviamo quando ci rendiamo conto di essere consultati per "una seconda opinione" rispetto a quella che il paziente si è già costruito scandagliando google. Alla base di questo trend purtroppo c'è il pressappochismo che caratterizza il nozionismo spicciolo che infarcisce l'odierna cultura popolare, che si può palesemente desumere da sondaggi effettuati anche fra studenti in procinto di sostenere esami di maturità, che rispondono in modo sconcertante a domande elementari. O tempora o mores!

#2
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Dr. Giovanni Migliaccio

Caro Mauro,
grazie del tuo intervento e dell'apprezzamento lusinghiero.
Davvero Che tempi, Che costumi ! Ma che dobbiamo sperare se politici che aspirano a incarichi istituzionali, a poltrone occupate da Crispi, Cavour, Einaudi, Togliatti, La Pira, Moro e altri del medesimo calibro, confondono il Cile con l'Argentina, credono che la Campania confina con la Calabria, che il Monte Bianco si trova in Sardegna, che Mao fu il presidente del Giappone e che, sbagliando congiuntivi e costruzioni sintattiche, dimostrano di non conoscere la lingua della Nazione che vorrebbero guidare...
E l'angoscia ti assale vedendo che saranno votati in massa, non tanto perché si sceglie un partito o l'altro, ma perché, confidando in loro, appare più drammatico il livello culturale degli italiani, soprattutto dei giovani.
Rassegnarsi? Non vorrei, ma il mio ottimismo lo sento virare verso un angosciante pessimismo sul futuro del nostro Paese che non meriterebbe una fine indignitosa.

#3
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Utente 407XXX

Caro Dottore ho letto il suo articolo, come sempre spunto di riflessioni.
Ho trovato tuttavia che abbia virato verso temi poco attinenti al focus dell'articolo. Voleva parlare del dottor google e poi termina facendo una disamina delle reazioni dei giudici verso la malasanita' (o giustamente come dice lei presunta tale), passando poi per fatti di cronaca e terapie alternative.... direi un po' fuori tema ma nel complesso, come direi ai miei studenti, gradevolmente argomentato.

#4
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Dr. Giovanni Migliaccio

Egr. professore,
non mi pare poi di esser andato tanto fuori tema.
Molti utenti, girovagando per Google, sono convinti di farsi una cultura e una competenza in medicina, come anche quelli che divorano enciclopedie mediche, riviste in cui si parla un po' di medicina, ma mai leggeranno una rivista scientifica o un Trattato di medicina (4000 pagine in media) perché non potrebbero comprenderli.
Molti rimangono affascinati (e purtroppo anche medici) di teorie assurde, ma proprio perché il terreno culturale su cui queste attecchiscono è del tutto arido, l'illusione di esserne cultori porta alle convinzione errate e pericolose che conosciamo.
Ora, ad ogni seguace di tali inconsistenti (perché basate sul nulla) terapie dovrebbe essere impedito di metterle in pratica, ma non è così e alcune sentenze non fanno altro che rafforzare il convincimento che "studiare" su Google o sui libercoli di Hammer, mettendo in pratica la terapia del tumore con il bicarbonato, in qualche modo è una libertà di pensiero.
Quindi: a lezione dal dr. Google, poi convincersi di sapere, quindi affascinarsi di terapie non ufficiali o peggio pericolose, infine un sostegno di qualche sentenza. Mi pare abbastanza lineare.

La ringrazio comunque dell'apprezzamento che, in termini di votazione scolastica, immagino sia un 7 ^____^

#7
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Ex utente

Buongiorno Dottor Giovanni Migliaccio, pensando di essere utile per la Comunità, dopo aver saputo che le cause di gravi malattie cronico-degenerative, per i ricercatori di Medicina risultano un mistero, studiando autonomamente ho deciso di svolgere una ricerca per capire la natura del mistero che ha impedito fino ad ora di conoscere le reali cause delle malattie degenerative.
Consenta un breve elenco:
Tumori
Sclerosi Laterale Amiotrofica
Sclerosi Multipla
Malattia di Alzheimer
Morbo di Parkinson
E altre malattie degenerative delle quali i ricercatori e i Medici ancora non conoscono le cause.
Soprattutto ho svolto la ricerca pensando alla seguente realtà: per la cura delle malattie sopra citate si fabbricano e si prescrivono farmaci senza conoscere le cause che provocano la insorgenza delle suddette patologie, con questi farmaci si è osservata talvolta la guarigione, ma esistono alcune realtà a mio parere incomprensibili, per esempio, l'esatto meccanismo di azione di molti farmaci NON è ancora chiaro, dunque si assumono farmaci senza conoscerne il preciso meccanismo di azione.

Allora, perché talvolta si sono osservate le guarigioni, per esempio, assumendo farmaci chemioterapici per la cura dei tumori, i quali però sono frequentemente dannosi?

Dottor Migliaccio è importante un Suo Sincero parere: in TUTTI i farmaci è presente una sostanza antinfiammatoria, pochi milligrammi, ma è sempre presente in qualunque farmaco, quindi mi sono chiesto: quale è il meccanismo di azione della sostanza antinfiammatoria?
Penso sia abbastanza semplice verificare che, la sostanza antinfiammatoria (se non sbaglio di solito è un'acido) agisce nella vasodilatazione, quindi i vasi sanguigni si dilatano un pò, consentendo in questo modo un maggiore afflusso di sangue e ossigeno negli organi del corpo, aumenta minimamente la vascolarizzazione, attuando in questo modo un minimo rafforzamento delle Difese Immunitarie, consentendo anche così l'automatismo fisiologico il quale produce una più o meno consistente Rigenerazione Cellulare.
Dottor Migliaccio, credo Lei possa controllare che, l'unica sostanza utile nei farmaci è la componente antinfiammatoria, invece alcune altre sostanze causano frequentemente effetti organici avversi.

Mi scusi Dottor Migliaccio, vorrei solo indicare un'altra realtà della quale sono più che certo: in tutte e in altre malattie del Cervello che ho indicato sopra e in tutti i Tumori è presente la proteina Endotelina, la quale i ricercatori di Medicina suppongono provochi vasocostrizioni, in realtà sono certissimo che la Endotelina (cellula dell'endotelio dei vasi sanguigni) sia un Biomarcatore delle Vasocostrizioni, le quali causano l'insorgenza delle malattie cronico-degenerative.

Allora cè da chiedersi: perché si verificano le vasocostrizioni?

Dottor Migliaccio, apprezzando la Sua Sincerità che ho avuto modo di leggere nei suoi scritti, consenta di descrivere quanto segue: le cellule dei muscoli lisci delle vene generano gli impulsi elettrochimici che si chiamano Potenziali d'Azione, i quali sappiamo bene sono necessari per le attività del Cervello, del Cuore, e dei Muscoli, questi impulsi, fra le altre attività, consentono una protettiva dilatazione delle vene dovuta alla attività dei Muscoli Lisci, ma, per la generazione dei potenziali d'azione è INDISPENSABILE una certa quantità di Ossigeno Disciolto Paramagnetico nel sangue la cui pressione parziale e i livelli sono indicati dalla pO2 arteriosa.
Però, la eventuale e abbastanza frequente carenza di Ossigeno Disciolto la cui diminuzione è verificabile con la Emogasanalisi, provoca la disattivazione delle membrane cellulari delle cellule dei muscoli lisci venosi, causando il Restringimento Localizzato (inizialmente anche pochi millimetri) delle Vene e conseguentemente delle Arterie, impedendo così l'afflusso di sangue e ossigeno nelle cellule, provocando in questo modo l'insorgenza delle malattie del Cervello e dei Tumori.
Dottor Giovanni, anche quì è importante un Suo parere, alla Dotoressa Anna Bagnato, la quale con il suo team, sta studiando una molecola che agisca contro la proteina endotelina trovata nei tumori ginecologici ho posto la seguente domanda: Dottoressa, la proteina endotelina si trova anche nel tumore del Seno?
La Dottoressa ha risposto si, anche nel tumore del Seno si riscontra la Endotelina.
Allora ho continuato: se la Endotelina si trova in tutti i tumori e anche nelle malattie del Cervello (già riscontrata nel Morbo di Alzheimer) può voler dire che la Endotelina è un Biomarcatore delle vasocostrizioni le quali causano l'insorgenza delle varie malattie degenerative.
La Dottoressa Anna Bagnato ha risposto no, la Endotelina non è un Biomarker.

Mi scusi Dottor Giovanni Migliaccio, posso chiederLe cosa ne pensa Lei in proposito?
Grazie per l'eventuale ma Stimato Parere.

Pino Fronzi


#8
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Dr. Giovanni Migliaccio

Caro signor Fronzi,
il Suo lunghissimo intervento è una prova molto seria e concreta di ciò che io ho scritto in questo blog.
Lei dice di aver studiato per conto suo le patologie tumorali e degenerative, ma per renderle credibili e stimolare ulteriori ricerche dovrebbe darci prova di aver seguito il metodo scientifico della ricerca.
Ci fornisca pubblicazioni su riviste scientifiche di chiara serietà, Sue o di altri, ci comunichi le Sue ricerche con i risultati relativi effettuati su un congruo numero di casi e sul metodo scientifico adottato e poi, forse, ne potremo parlare.
Senza tutto questo quanto Lei sostiene ha la stessa valenza di chi asserisce che i tumori si guariscono con il bicarbonato o con il Brufen.

Cordiali saluti

#9
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Ex utente

Anche se non favorevole ringrazio comunque per l'apprezzata risposta Dottor Giovanni Migliaccio, Lei giustamente, per stimolare gli approfondimenti Medici verso quello che penso di aver capito svolgendo la ricerca sulle cause delle malattie degenerative, mi indica di provare con metodo scientifico ciò che scrivo.
Io però non essendo Medico, ma autodidatta, ho svolto la ricerca basandomi su certissime realtà non ancora studiate dai Ricercatori di Medicina e dai Medici.
La prima e incontestabile realtà è la seguente: l'Ossigeno Disciolto (pO2) nel sangue è Paramagnetico, ma il paramagnetismo dell'Ossigeno non è ancora studiato dalla Scienza Medica.
Vede Dottor Migliaccio? In questo caso non si può contestare ciò che scrivo, gli Istituti Scientifici di Ricerca Medica non conoscono la vera funzionalità dell'O2 paramagnetico, il quale è indispensabile, insieme ad altri componenti del sangue già indicati, per consentire la generazione dei Potenziali d'Azione necessari per le Attività Cerebrali Cardiache e Muscolari, compresa l'attivazione dei muscoli lisci delle vene.
In questo modo possiamo capire Dottor Migliaccio, che, se avessi studiato Medicina neanche io avrei potuto capire queste realtà, le quali, casualmente, potevano essere capite solo studiando in autonomia.
Certo è che, mi auguravo gli approfondimenti di Voi Medici, anche perché molte cose le ho capite Grazie ai Vostri Studi.
La mia Stima è comunque con Lei Dottor Giovanni Migliaccio e con gli altri Medici di questo apprezzato Forum.
Cordiali Saluti
Pino Fronzi

#10
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Utente 455XXX

Gentile dottore, la sua disamina è ineccepibile. Anni di studio, di tempo, di passione da voi impiegati a studiare, approfondire, curare, operare nel campo della medicina, non può fare di noi, semplici umani, semplici pazienti, "coloro i quali debbono avere pazienza", dei medici. Ma ora le pongo la cosa da un altro punto di vista; se suo figlio si ammalasse, ed avesse 100 calcoli renali, 12 biliari, scariche diarroiche ed i professori/dottori/illustri consultati nella Grande Capitale d'Italia, nessuno e ripeto NESSUNO, diagnosticasse a suo figlio una MALATTIA AUTOIMMUNE, ma le ripetesse che "suo figlio soffre di calcoli renali a causa genetica, la cistifellea, beh quella si toglie se vengono calcoli, la diarrea viene se si è nervosi.." Eppure suo figlio continuasse a stare male. Perderebbe per quel male il suo lavoro. Io caro dottore, mi sono dovuto auto-diagnosticare il morbo di Crohn, che lei conoscerà sicuramente, tramite wiki-how, poi sono stato sottoposto a colon scopia, gastro scopia, tac etc... che lo hanno CONFERMATO, così come lo Stato italiano mi sta riconoscendo l'INVALIDITA' CIVILE. Io mi sono auto diagnosticato una malattia autoimmune e recentemente una alveolite, nonostante i 5 dentisti visti prima mi avessero detto "è tutto normale, applichi del gel ed un colluttorio". Invece su google diceva chiaramente alveolite secca. Un giorno chissà, in un altro mondo, mi piacerebbe tornare all'epoca di mia nonna, quando la parola del medico era quasi sacra, la frase "ME LO HA DETTO IL DOTTORE EH" tornerà ad essere quella del Messia. Ma oggi caro dottore non è più così, almeno parlo di me, non posso parlare per gli altri. E sa perchè? Perché siete frettolosi, siete poco umani, siete arrivisti e spesso è il soldo che vi spinge, non più la passione. Ho conosciuto un gastro enterogolo, dr Pironti, sicuramente non simpatico ma che fino alle 21 e 30 fa diagnosi e colon scopie ai pazienti nella sanità pubblica, anche se io preferisco farmi visitare in forma privata. A medici come lui mi inchino e porto rispetto, a medici come lui seguo la terapia che mi da. Ma sono una eccezione. Oggi l'ultima parola, l'ultima diagnosi, è la mia, i farmaci da prendere li discuto Io col dottore, cosa devo fare lo decido io. Anche perché tutto ciò che faccio è con la sanità PRIVATA, fosse stata per quella pubblica sarei sotto da terra già da un pezzo. La saluto cordialmente. Dr Alex (semplice laureato, non medico).

#11
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Dr. Giovanni Migliaccio

Egr. dr Alex,
Lei dice di essere un autodidatta, ma questo termine sta ad indicare che si apprendono nozioni in un determinato campo della scienza, ma anche della Letteratura senza frequentare ufficialmente scuole e corsi.
Benedetto Croce fu un autodidatta e fu candidato una decina di volte al premio Nobel che non vinse per un soffio.
Fu un filosofo e le sue opere furono apprezzate, studiate (e ancora oggi) e, seppur ovviamente non condivise da molti, davano spazio alla discussione e al confronto.
Ma sempre entro i limiti della seria speculazione dialettica.
Però a Croce non venne mai in mente di scrivere, per esempio, che la Divina Commedia non fu scritta da Dante, ma nel caso lo avesse pensato, avrebbe dovuto dimostrarlo. ( con documenti, scritti inediti ritrovati in qualche buia biblioteca di un medievale castello o certosa di monaci ecc.)
La Medicina e le Scienze quindi hanno bisogno del metodo scientifico di studio.
Se Lei si è fatto una cultura medica avrà studiato su Testi e Trattati scritti da medici e ricercatori e se Lei ritiene che le nozioni così apprese possono contestare ciò che comunque ha studiato, deve avere la capacità di dimostrarlo.

Il morbo di Crohn è semplice da sospettare e diagnosticare e, seppur non è il mio campo di interesse professionale, lo conosco non certo per averlo "studiato" su wikihow (che a quanto pare è la Sua fonte di studio).
Lei può dire che la leucemia è causata dal tradimento di un coniuge, che l' Alzheimer da una scarsa assunzione di banane nane, che l'O2 le cura entrambe, ma se non lo dimostra documentandone gli studi e documentando, quanto meno il 90% di guarigioni, le Sue rimangono fantasie buone, forse, per un film di fantascienza.
Una buona serata

P.S.: Oggi a Milano il giorno è festivo (Sant Ambrogio) e io sto visitando dalle ore16.00 e ne avrò per qualche ora ancora.

#12
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Dr. Mauro Colangelo

Gentile Dr Alex,
mi inserisco nella discussione innanzitutto per smorzare i toni e per invitarla, con sincero spirito di solidarietà per la sua vicenda, a riconsiderare le sue espressioni che, mi creda, non tratteggiano la classe medica del nostro Paese. Steinbeck fa dire al protagonista del romanzo La Cittadella "il medico più bravo è quello che sbaglia di meno" ed è quello che in 40 anni di professione pubblica ho tenuto sempre presente, così come non ho mai dimenticato gli errori commessi. Lo spirito del blog dello stimato Collega Migliaccio mira unicamente a sottolineare una crescente difficoltà ad istituire un corretto rapporto medico-paziente, che è fondamentale per la riuscita di qualunque terapia, se questo è minato da atteggiamenti preconcetti che si fondano spesso su erronei convincimenti. Nel corso degli anni ho maturato il convincimento che la lamentela del paziente è sempre giusta e che debba essere sempre attentamente valutata, anche quando quando chiede al medico l'impossibile. Ma ciò che è essenziale è che si stabilisca una vera "alleanza terapeutica", dove il Medico si assume sotto ogni aspetto la responsabilità di ogni sua azione ed il paziente sia disponibile a seguirlo. Con questo assioma mi sono sempre onorato, come tantissimi valorosi Colleghi, di servire la Medicina e di sentirmene degno rappresentante.
Cordialmente

#13
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Utente 455XXX

"Il morbo di Crohn è semplice da sospettare e diagnosticare ", infatti a me dopo 13 anni me lo ha diagnosticato wiki how e nessun suo illustre collega. Non ho fatto nomi (tranne l'unico che ritengo vero medico), ma anche il suo pressappochismo è incredibile. Tipico del resto della vostra categoria. Io non mi vanto di niente, semmai è proprio il non avere una diagnosi ad aver fatto sì che mi sia dovuto rivolgere ad internet, laddove fior fiori di professori non avevano indovinato questa "semplice" diagnosi. Sapeva che fino a pochi anni (a me in realtà fino a Maggio 2017), il Crohn veniva scambiato per malattia mentale neuropischiatrica? Ancora oggi quando dico di averla, i dottori mi scambiano per matto. Emblema che i testi dove hanno studiato erano quelli del periodo Dantesco. Le cito Umberto Eco, sul quale mi sono ispirato per scrivere la mia tesi di laurea nel 2012: "Il web ha dato voce agli stolti (..) che prima non venivano ascoltati nemmeno al bar (...)" Io aggiungo che ha dato voce anche alla povera gente, che paga profumatamente e spesso rimane vittima di ingiustizie gravi, legate anche alla malasanità. Buone visite.

#14
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Utente 455XXX

Dottor Colangelo, non voglio offendere nessuno, però il post era chiaramente una arringa a noi pazienti che ci curiamo su internet. Secondo lei la colpa è sempre dal basso? Perché il dottore non ha scritto una parola sulle vostre mancanze? Se la gente cerca sintomi su google è perché le risposte dei dottori sono state insufficienti e/o carenti. Le assicuro che fino a 3 o 4 anni non avevo mai cercato nulla di simile su internet. Ho iniziato a cercare quando mi sono seriamente aggravato e non avevo le risposte a me necessarie per sopravvivere e da allora porto avanti una mia battaglia che metterò per iscritto un domani, affinché non capiti più a nessun altro (almeno per quanto riguarda la mia patologia).

#15
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Dr. Mauro Colangelo

Egregio Dr Alex,
mi permetto ancora di invitarla a considerare che una persona di cultura, quale Lei sembra essere, non può generalizzare, seppur provato da un'esperienza personale, e infangare un'intera categoria professionale cui si deve rispetto per le condizioni assai spesso difficili con cui esplica il proprio lavoro. Intendo ribadire che lo spirito del blog del Dott. Migliaccio era costruttivo ed inteso a ricreare quell'atmosfera di cui Lei stesso ha nostalgia, quando la parola del Medico (che ovviamente faccia con competenza e dedizione il suo mestiere) era sacra.

#16
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Dr. Giovanni Migliaccio

Egr. dr. Alex,
i medici non hanno mancanze quando in scienza e coscienza fanno il loro lavoro.
Poi, siccome siamo esseri umani anche noi, possiamo sbagliare e quando sbagliamo paghiamo di persona.
La Medicina non si studia sul Manuale delle Giovani Marmotte o sul web e nemmeno solo nelle aule universitarie, ma tutti i giorni e tutte le notti, lavorando, facendo tesoro delle esperienze e anche degli errori, confrontandosi, valutando successi ed insuccessi.

Nonostante ciò che pensano avvocati e giudici, la Medicina dai tempi di Ippocrate ad oggi ha fatto i progressi nel corso dei secoli, anche e soprattutto sugli errori o su ciò che si credeva giusto fare e che poi si è dimostrato fallace o non percorribile.
Le faccio un esempio per tutti: Oggi gli aneurismi cerebrali che hanno sanguinato si operano entro le 72 ore, fino a 40-45 anni fa si operavano, per la maggior parte, a distanza di 20-30 giorni, ritenendo che le condizioni di sofferenza cerebrale al momento del sanguinamento complicavano le manovre chirurgiche. Con l'avvento della microchirurgia la chirurgia dilazionata è stata abbandonata, ma per capirlo si sono avuti, seppur non solo, insuccessi che non potevano essere tollerati.

Quindi le nuove tecniche di chirurgia degli aneurismi (oggi quasi non più praticate per l'evoluzione di tecniche non invasive) per affermarsi son dovute passare attraverso errori ed insuccessi.

E la Medicina è questa, non altra.

#20
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Utente 316XXX

Caro dottore, ho letto il Suo articolo e molto spesso mi ritrovo in quel paziente che lei ben descrive! Basta che abbia un mal di pancia da stress, una gastroenterite che subito penso al peggio e, allarmato, mi reco dal mio amico curante pieno di strambe diagnosi... È l'ipocondria e purtoppo internet non aiuta gli ipocondriaci!

#21
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Utente 472XXX

Un piccolo appunto sulla replica #11 del Dr Migliaccio.
Tutto ciò che si legge in internet riguardo la medicina, sono realtà che lei ed altri medici avete studiato sui testi scientifici.
Internet prende fonte da quei testi, non è che vi si trovano le filastrocche.
Certo, ci sono siti e siti, altri più attendibili altri meno, ma le informazioni sono sempre vere.
A me internet aiuta, sono ipocondriaco e spesso mi faccio auto diagnosi. Però queso mi porta a consultare il medico specializzato in quello che penso di avere e mi tolgo ogni dubbio.
Ultima cosa riguardo il suo primo messaggio dove parla di medici che non consigliano il vaccino o gli opportunisti che vogliono curare il cancro con terapie imbarazzanti.. perché i pazienti o genitori di pazienti ci credono? Forse perché non c’è una minima conoscenza medica di quello che è la propria patologia.
Un attimo, una piccola ricerca e questi pazienti che fidandosi ciecamente di chi ha studiato su testi scientifici probabilmente oggi sarebbero ancora vivi.
Questa cosa basta e avanza a dirle perché un paziente debba informarsi sulla propria patologia e discuterne con il medico.
Prenda il campo dell’odontoiatria, li è tutto un magna magna, giochi a ribasso e terapie scarse.
E qui a forza di cose o sei informato su quello che hai o come spesso capita trovi dentisti che ti fanno i danni in bocca.
Poi ci sono gli onesti che lavorano in altro modo.

#22
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Ex utente




Buonasera dottore
Ineccepibili parole ,poi mi son persa quando afferma"

E la Medicina è questa, non altra" "passando attraverso errori ed insuccessi"
Nn essendo medico posso pur crederci , però questa equazione potrebbe valer sia per la politica ,la religione ,l'etica,i diritti etc etc ? Buona giornata x i diritti umani a tutti.
Buona domenica.

#23
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Dr. Giovanni Migliaccio

Utente del #21: Lei è libero di curarsi , con la birra, il bicarbonato, l'ossigeno ecc, da solo o in compagnia, dai medici che Lei sceglie o da Vanna Marchi: è un Suo diritto. Ma non parli di Medicina...na sa da dove incominciare.

Utente #22: Gentile signora, negli altri campi da Lei citati si possono fare sperimentazioni, prove e riprove. Se devo costruire un motore prima di ottenerlo perfetto, avrò distrutto cento e più motori e così per un aereo una nave, ma per l'uomo non può essere così.
Se si sbaglia a considerare valido un accordo politico, se si ritiene etico un comportamento che poi non può esserlo più, non muore nessuno.
Se si sbaglia a operare, a utilizzare un farmaco la cosa è diversa, Le pare?

#24
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Utente 472XXX

Io per non essere un addetto ai lavori come lei e i suoi colleghi ne so fin troppo di medicina non si preoccupi della mia cultura, vedo piuttosto che è restio a rispondere alle mie affermazioni :)
Qui non si parla di affidarsi a medici abusivi senza laurea e che prescrivono terapie prive di fondamento, la sua citazione riguardo i bambini morti per colpa del medico che non ha voluto far fare il vaccino.. quello era un vero medico con Laurea ed iscrizione all’albo, eppure per non attenersi a ciò che ad oggi conosce la scienza con le relative terapie ha preferito fare di testa sua.
Non generalizzo tutta la categoria che lei difende a spada tratta, come ogni campo ci sono competenti e persone orripilanti.

#25
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Ex utente

Concordo tranne su un punto: la morte ,almeno per me, nn é solo fisica ,quella che spaventa più ora è quella visibile , una natura contagiosa e parassitaria,perché non si nutre di ciò che di buono produce, ma di quanto sottrae e rapina.
“banalizzare il male”, si osserva che la corruzione trova sempre il modo di giustificare se stessa, presentandosi come la condizione normale, la soluzione di chi è furbo, la via percorribile per conseguire i propri obiettivi.

Di questo forse si muore di più.!

#27
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Utente 362XXX

Buongiorni a tutti.
Trovo lo scambio di opinioni d cui sopra tutto sommato interessante. Un po' triste, per vari aspetti. (e mi sa che a breve la verrò a trovare in studio, Dr. Colangelo. Devo cambiare Neurologo e le sue affermazioni restituiscono di lei una figura molto umana)

Non sono qui a difendere una o l'altra fazione, per quanto debba riconoscere di far parte della categoria degli "autodiagnosticanti", consapevole dell'errore
forse.

Vorrei porre alla vostra attenzione la brevissima vicenda che ha scatenato in me questa tendenza:
Ho ereditato una leggerma forma epilettica da mio padre, riconosciutami in solo vertigini e disturbi d'umore, all'età di 8 anni. Diagnosticata con EEG. Curata con Acido valproico. Fine. Happy handing.

Notando totale assenza di segni in più visite EEG, un noto neurologo della città decise di sospendermi la cura, intorno ai 15 anni.
Iniziai, dopo un po', a soffrire di crisi Mioclioniche.
Vi risparmio tutto quell che potrei dire sulla sofferenza e la vergogna che ciò mi causava.
L'esimio mi disse che era ansia, e di provare con..Valium gocce, credo.
Io, trovai cosa fossero le contrazioni miocloniche, online. 2 anni dopo.
DUE ANNI DI ANSIA E ANGOSCIA, DIURNA E NOTTURNA.
Ciò detto al professionista, ripresi Acido Valproico che tutt'ora assumo con enorme soddisfazione.

Io vorrei tanto credere esclusivamente ai capaci professionisti che mi trovo davanti, e non sono ironico...ma come potrei, dopo questo ?

Un caro saluto.

#28
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Dr. Giovanni Migliaccio

#26: Gli studi cui Lei si riferisce riguardano la terapia della SLA con le cellule staminali, ma non con l'O2. E' una strada molto lunga con risultati, al momento, poco incoraggianti. E se tali sono con le staminali, figuriamoci cosa può fare l'ossigeno.

#27: Le notizie che ci dà sono necessariamente scarne e non entro nel merito se sono state prescritte o non prescritte le terapie idonee.
Le posso dire che non esiste una terapia personalizzata e nemmeno una terapia che valga per tutti.
In casi di epilessia, ma su questo il dr. Colangelo saprà dirLe meglio di me, i farmaci vanno "testati" e il fine è anche quello di poterli sospendere.
Su questa strada ci possono essere ostacoli ed errori che si superano e si evitano consultando un medico non Internet. A Lei è andata bene? Siamo tutti contenti, ma poteva andar diversamente.

Buona giornata a tutti

#29
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Ex utente

Buongiorno Dr. Giovanni Migliaccio, nel link che ho inviato cè scritto: Nano-Bolle di Ossigeno per la Cura della SLA, forse Lei ha letto un'altro articolo.

Dottor Migliaccio, la realtà è che il vero meccanismo di azione dell'Ossigeno Disciolto con il suo paramagnetismo irradiato nel sangue non è ancora conosciuto dai Ricercatori di Medicina e dai Medici. Penso che fra breve tempo, dopo aver osservato, tramite la attuale sperimentazione, la neuroprotettività che si ottiene con la giusta quantità delle Infusioni delle Biomolecole di Ossigeno sarà chiaro a tutti che, l'incremento stabile dell'O2 disciolto, determina la Rigenerazione Cellulare consentendo in questo modo la vera Medicina Rigenerativa.

Grazie per la Presenza Dr. Giovanni Migliaccio
Buona giornata

Pino Fronzi

#30
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Utente 362XXX

Gentile Dott. Migliaccio

La ringrazio per la risposta.

Il punto del post, comunque, non è la diagnosi o la terapia in sè, ma il fatto che un affermato e conosciuto Neurologo non riesca a identificare una condizione mioclonica che ha davanti...

#31
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Dr. Mauro Colangelo

Quando all'inizio di questo suo Blog il mio amico ed esimio Collega Giovanni Migliaccio dice "mi viene riferito che un Medico invitato in uno studio TV....." sta citando una conversazione telefonica intercorsa fra di noi, quando l'ho appunto invitato a scrivere un articolo sull'argomento. Perché l'ho chiesto a lui e non l'ho fatto a firma mia? Eppure, chi mi onora della sua attenzione saprà che scrivo anch'io abbastanza (Blog, Speciali Salute, Consulti) e sempre con l'unico obbiettivo di informare i nostri Utenti sulle vedute più aggiornate dalla Scienza Medica. Ma Giovanni Migliaccio, che è ben noto per il suo indiscusso valore professionale, quando scrive su qualche argomento medico che abbia risvolti sociali riesce a metterlo a fuoco in modo irripetibile riscuotendo, come il successo di questo blog testimonia, un interesse trasversale nei settori interessati. Ciò premesso, qual è lo spirito che sottende l'articolo di Migliaccio? La Medicina pone le sue risorse al servizio dell'Umanità e cammina sulle gambe di uomini con i loro limiti e le loro inefficienze, ma tuttavia con le regole che essi hanno appreso in anni di duro sforzo formativo ed anche di doloroso confronto con gli insuccessi. Dopo la maturità, andai a far visita al mio vecchio professore di latino e greco cui comunicai di essermi iscritto alla facoltà di Medicina; mi interrogò con il suo sguardo penetrante, chiedendomi "Lo sai che dovrai studiare per tutta la vita? In Medicina, la verità di oggi è l'errore del domani!". E questo è il viatico per chiunque decida di mettersi al servizio dell'uomo sofferente con l'arma della Medicina.
Molière era ossessionato nei confronti dei medici, che rappresentava costantemente in maniera caricaturale nelle sue farse (L'amore medico, Medico per forza, Il Malato immaginario) e di cui stigmatizzava la scarsa qualità semplicemente per il fatto che, al di fuori del loro atteggiamento pomposo, non erano per niente in grado di curare la sua tubercolosi polmonare. E di fatti, morì a seguito di una violenta emottisi mentre recitava "Il Malato immaginario". Ma ci volevano ancora tre secoli perché Fleming ci consegnasse la penicillina.
Oggi, nuove sfide sono aperte alla Medicina e taluni, ma grazie a Dio non tanti, traguardi che sembrano a portata di mano stentano ad essere raggiunti. In questa carenza di risultati si inserisce la variegata popolazione di fantasiosi ideatori di "panacee", purtroppo non sempre in buona fede e di chi, con senso di ingenua onnipotenza, presume di individuare autonomamente ciò "che fa al caso suo".
L'articolo di Giovanni vuole appunto arginare il danno che inconsapevolmente può arrecare a se stesso chiunque, senza il necessario supporto formativo e un appropriato spirito critico, creda di poter diventare il suo medico personale e di quei medici che, con comportamenti irresponsabili, dimenticano il punto fondamentale del nostro giuramento: primum non nocere.
Grazie dell'attenzione!

#32
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Dr. Giovanni Migliaccio

Caro Mauro,
ti ringrazio della splendida lezione che spero possa essere compresa da chi è convinto di essere un genio incompreso, aumentandosi l' autostima che, però, è solo una ulteriore proprio convincimento senza valore alcuno.
"La Medicina di oggi è l'errore del domani". Come fa a capire questa grande verità chi di medicina non conosce nulla ?

Un caro saluto

#33
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ELETTROLITI
MEMBRANE CELLULARI POLARIZZATE =
POTENZIALI D'AZIONE o Potenziali Elettrici di Membrana (Impulsi Nervosi)
Questo è l'errore della Medicina di oggi.

ELETTROLITI
MEMBRANE CELLULARI POLARIZZATE
OSSIGENO DISCIOLTO PARAMAGNETICO
IDROGENO =
POTENZIALI D'AZIONE.
Questa è la correzione la quale Migliorerà la Medicina di domani.

Mi scusi Dr. Giovanni Migliaccio, ma continuo ad avere il Dovere di indicare una realtà della quale i Ricercatori di Medicina e i Medici non sono ancora consapevoli.
I Potenziali d'Azione delle Cellule Cerebrali, Cardiache, e Muscolari, NON POSSONO GENERARSI in carenza di Ossigeno Disciolto Paramagnetico nel sangue (pressione parziale di ossigeno) i cui livelli sono indicati dalla pO2 arteriosa.

Conoscendo questa realtà le cause delle malattie degenerative saranno molto più chiare.

Un Cordiale Saluto Dr. Giovanni Migliaccio
Pino Fronzi

#37
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Utente 384XXX

Salve, sono uno studente di medicina, e mi permetto di inserirmi nel discorso prima di tutto perchè è un argomento che mi stà molto a cuore, infatti spesso se ne discute in università con i colleghi, secondo perchè spero possa fare piacere ai professionisti qui, un parere da chi magari nel mondo medico entrerà a far parte tra qualche tempo.
Intanto credo che il problema vada inquadrato essenzialmente partendo da due punti, due snodi fondamentali: da un lato una medicina "che non ha mai tempo per niente e per nessuno", dall'altro le debolezze di alcuni pazienti che si sentono lasciati soli e che pertanto entrano in balia di ciarlatani e biechi approfittatori, su cui manca per altro una seria legislazione. Per il primo punto in particolare si vive un'epoca in cui la medicina è sempre più meccanica e strumentale, l'uomo viene ridotto a macchina e viene meno quindi la concezione dell'insieme e poi siamo nell'epoca delle guidelines, dalle quali guai seri se ce ne si discosta, e il medico di guai ne vuole sempre meno (considerate le legislazioni del nostro paese). Ne consegue che il paziente non viene più ascoltato adeguatamente, i tempi delle visite sono ridotti all'osso (tranne nel privato naturalmente), la semeiotica fisica ormai non si usa quasi più e quindi di conseguenza vengono meno quegli aspetti conoscitivi e relazionali medico-paziente, tanto ricercati fin dagli anni '60 dall'antropologia medica... Ecco allora che entrano in scena i naturopati, internet, gli intergratori alimentari "miracolosi" e sopratutto le cure fai da te reperite nei gruppi di mutuo aiuto all'interno di facebook, dove ho visto a volte scambiarsi tra casalinghe i valori di esami del sangue, e fare prescrizioni dietetiche o su integratori, addiriuttura dosaggi di farmaci. Quindi credo che dobbiamo tutti domandarci perchè siamo arrivati a questo punto, cioè perchè la medicina, che è l'arte e la scienza tra le più antiche e importanti, sta piano piano volgendo ad un decadimento della sua credibilità? C'è la necessità, a mio avviso, di un confronto e di studi di natura sociologica e scientifica, in merito, in maniera tale da individuarne uno ad uno i problemi e cercare di risolverli in un'ottica problem-solving. Anche perchè l'eredità che ci ritroviamo di dover affrontare noi giovani in campo medico è alquanto preoccupante...
Buon lavoro a tutti!!!
Cordialità
A.Maniscalco

#38
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Chi ha affermato che "la medicina di oggi è l'errore di domani " ha tra le altre cose affermato anche questo.



Le regole della medicina sono ancora più esposte all'errore e la loro data di scadenza è del tutto congetturale. Le leggi di oggi sono l'errore di domani. Personalmente, non ho quasi mai nutrito sufficiente fiducia per indirizzare i pazienti verso la medicina accademica. Una buona parte dei medicinali che ho dovuto imparare a memoria per superare il mio esame di farmacologia, oggi, a trent'anni di distanza, è già vietata dalla legge. Gli scandali farmaceutici rivelano con quali metodi brutali e sprezzanti dell'essere umano vengano immessi sul mercato medicinali dannosi per i pazienti ma utili al loro scopo principale: riempire le casse dei grandi gruppi industriali. In ambito medico, il denaro e gli interessi politici a esso connessi impediscono sovente lo sguardo aperto sulla verità, quindi sulla salute, e non da ultimo sulle leggi realmente efficaci. (Ruediger Dahlke)

Io, preferirei vederla scritta in altro modo "la medicina di oggi è la speranza del domani".

Buona serata.

#39
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Dr. Giovanni Migliaccio

#38 Mi sembra di capire che Lei è medico (ha sostenuto l'esame di Farmacologia), ma con scarsa fiducia e stima della scienza cui pur ha dedicato anni di studi e, suppongo, di impegno professionale.
Egregio collega, dovrebbe quindi sapere che non esiste farmaco efficace se esso non è "dannoso", ovvero se non dovesse avere effetti collaterali indesiderati spesso anche gravi.
Ed è per questo che una terapia medica deve essere prescritta da un medico e, spesso, somministrata sotto il suo controllo.
Stesso discorso per la chirurgia: Secondo Lei esiste una atto chirurgico incruento e senza rischi? E' vero che ci sono metodiche non invasive, ma anch'esse non sono prive di complicanze.

Per quanto riguarda le case farmaceutiche che immettono sul mercato farmaci dannosi non mi pare ce ne sia riscontro, anche perché sarebbero ritirati dal commercio 2 giorni dopo.
Anche l'assunto che esse Case continuano a produrre farmaci anti-tumorali nonostante sia stata già trovata la cura definitiva del cancro può solo far breccia negli ingenui e in chi non ha una solida preparazione scientifica.
Ma non è solo questo. Lei crede che se io avessi trovato la cura del cancro con il bicarbonato, le case farmaceutiche non avrebbero fatto a gara per acquisire il brevetto e quindi fare profitti miliardari?
Lei non indirizza i pazienti verso la medicina accademica? E a chi li affida? Agli omeopatici e a tanti che costellano tale mondo della cosiddetta medicina alternativa?
E ai profitti che ci sono in questo campo, senza un reale riscontro di guarigione non ci pensa?
Crede che ciò sia etico e morale, mentre i profitti derivanti dai chemioterapici sono immorali?
Infine non posso che rilevare una evidente contraddizione in ciò che ha scritto: <La medicina di oggi è la speranza del domani>. Questa Sua frase starebbe a significare che la medicina che si pratica oggi è valida e lo sarà in futuro.
Mi permetto di aggiungere che lo sarà in futuro osservando il metodo scientifico, oppure Lei si riferisce a "quella" medicina che oggi cura con i fiori di bach?

Una buona serata anche a Lei

#40
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Dr. Giovanni Migliaccio

Al futuro collega Maniscalco, cui auguro una fulgida vita professionale , dico che la sua analisi tocca molti punti che andrebbero maggiormente sviluppati.
I problemi del mondo medico sono di tipo politico e sociale.
I medici, tra i quali sicuramente ci sono quelli che non hanno un rapporto empatico con il paziente, nella maggioranza seguono il proprio paziente con dedizione e disponibilità, spesso eccessive.

Non è poi vero che < i tempi delle visite sono ridotti all'osso (tranne nel privato naturalmente)>. Non è sempre così. Ci sono casi clinici che risultano abbastanza chiari e non ha senso prolungare il tempo solo per giustificare la parcella. Semmai è vero il contrario:
Negli ambulatori ospedalieri si eseguono in media una ventina se non di più, di visite al giorno (dalle ore 9.00 alle 13.00). Puoi comprendere che ad ogni paziente, in teoria, si dedica circa 10 minuti.

Quel che è auspicabile è che giovani come te siano sempre di più.
E la Medicina sarà migliore!

#41
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Credo che abbia letto male ,forse dovuto dalla rabbia che le ha fatto venir la "sindaca" :)
Mai affermato nulla di simile, ho solo riportato alla luce la matrice di questa massima.."la medicina...."

Ci si augura solo che la medicina di oggi sia più efficiente di quella di ieri ,la piu efficace oggi ma supererà un altro step in futuro
Se così non fosse saremmo ancora incastrati tra due metà,come l'Italia prima dell'unificazione

#42
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Dr. Giovanni Migliaccio

E' molto difficile che io legga male qualcosa ed è altrettanto difficile che io scriva in preda a rabbia. Posso farlo dimostrando tutta la rabbia verso chi scrive assurdità, ma non mi faccio condizionare da essa.
Quindi Lei ora dice è d'accordo che la medicina di oggi è l'errore di domani ? Bene!

#43
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No, questa massima scritta in questo modo fa trapelare altre sfaccettature che nn mi piacciano: superficialità e trascuratezza .mi dispiace!

In Europa ( allarghiamo i confini)gli uomini differiscono molto per la statura e per le forme, a cause delle grandi e frequenti mutazioni di tempo che hanno luogo nel corso dell'anno. Calori forti, inverni rigidi, piogge abbondanti, siccità ostinate, venti impetuosi, in una parola tutte le temperature vi regnano alternativamente e vi si rimpiazzano senza interruzione ... Ecco perché tutte le apparenze esteriori degli Europei differiscono da una città all'altra ... Gli effetti del clima si fanno osservare egualmente nei costumi. Queste circostanze producono caratteri più energici, più disciplinati. Le perpetue commozioni menano una durezza meno socievole; esse permettono difficilmente alla dulcezza ed all'urbanità di passare nelle abitudini. Per la medesima ragione, gli Europei devono essere più coraggiosi degli Asiatici. Lo ripeto, uno stato di cose sempre lo stesso, genera l'inerzia: la varietà al contrario eccita il corpo e lo spirito alla fatica. (Ippocrate)
:)

#44
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Dr. Giovanni Migliaccio

La medicina di oggi è l'errore di domani significa questo:
Ho già fatto lo stesso esempio altre volte
Fino a 40-50 anni fa si operavano gli aneurismi cerebrali senza microscopio e la morbilità e la mortalità erano alte. Oggi queste sono pressoché azzerate. OGGI la chirurgia degli aneurismi ha fatto tesoro degli errori di IERI
Ieri (fino al 1950) si moriva per banali infezioni. Queste si curavano con farmaci e cataplasmi empirici. OGGI la penicillina (e sempre nuove molecole) curano infezioni anche gravi.
Ovviamente le terapie di IERI non erano errori perché non si conoscevano altri farmaci e altre tecniche chirurgiche.
Perciò la frase vuol significare che il progresso scientifico si avvale delle esperienze, necessariamente, negative del passato.

#45
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Stiamo dicendo la stessa cosa ,in modi diversi ,ma stiamo dicendo la stessa cosa.
Le situazioni cambiano quando riusciamo ad abbracciare altre voci diverse dalle solite che siamo abituati ad ascoltare, It

#46
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Utente 384XXX

Quindi in definitiva chiedo, in vista di un futuro non particolarmente roseo per noi giovani che probabilmente ci ritroveremo pazienti sempre più "difficili" e diffidenti, quali sono le criticità ed eventualmente le opzioni "terapeutiche" per risolverle, a vostro avviso, per un futuro migliore su questi aspetti??
Cordialità
AM

#47
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Means step by step.
Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi ,ma mai nessuno di esse potrà porne uno.

Auspicabile un risveglio da parte di tutti .

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