Vasco Rossi: se avessi un Cancro andrei ai Caraibi, senza curarmi; molti pareri contro. Ma perchè?

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Leggo che Vasco Rossi, il mitico Vasco, quello che un tempo riempiva solo gli stadi e ora irrompe anche su Internet con tutto il suo carisma ha detto più o meno, che se avesse un Cancro, non si curerebbe, anzi andrebbe ai Caraibi e farebbe solo antidolorifici.

Ho letto di una levata di scudi di una parte del mondo oncologico medico.

Da questo Blog non voglio commentare ciò che i miei colleghi a giusto credito possono dire ma sollevo solo una personalissima osservazione:

Credo che Vasco, rappresenti un Mito e la sua Storia da Rocker puro parli chiaro: Egli non è certo mai stato un "esempio" in termini letterali; quindi non vedo un grave danno se un Rocker afferma di voler continuare la sua vita "spericolata" e allegra anche innanzi ad una grave malattia.

Da qui, ritengo che ogni uomo libero, anche Vasco Rossi, possa esprimere ciò che vuole riguardo la Libertà di Cura e sarei pronto a difedere le sue scelte: ogni uomo libero sceglie ciò che riterrà opportuno per sé stesso.

Dico però che ci sono molti esempi eccellenti resi pubblici in tal senso, che cambiarono idea durante il cammino della malattia - ne ricordo uno su tutti, quello di Steve Jobs - il quale asserì inizialmente di non volersi curare dopo la diangosi di Cancro, ma di seguire solo una particolare dieta, per poi scegliere le cure tradizionali antitumorali.

Insomma, ognuno è libero di scegliere, ma non sempre ciò che si dice, diventa verità allorquando ci si trova innanzi a quella fatidica Parola.

Auguro ovviamente a Vasco di andare solo in Vacanza ai Caraibi e di tornare con qualche altra bella canzone che allieti anche quei tanti malati che trovano nella sua musica un piccolo sollievo dalla sofferenza.

 

Data pubblicazione: 05 settembre 2011

12 commenti

#1
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Dr. Salvo Catania

Intanto ci vorrebbero un paio di volumi per spiegare ..perchè !

Si può però provare a semplificare
1) Di cancro si guarisce sempre più frequentemente, ma raramente dalla IDEA che si ha del cancro :un incurabile fantasma, che ci perseguita e ci rincorre.
2)Le terapie sono sempre più efficaci nella cura del cancro, le armi per esorcizzarlo ancora spuntate.
3)Abbiamo impiegato 50 anni per educare i media che, per fortuna sempre più di rado, annunciano la fine della vita di qualcuno......
perchè "stroncato da un male incurabile".
4) Non sentivamo la necessità che anche Vasco Rossi ci mettesse del suo.
5)Ciascuno di noi per sè è certamente libero di dire, fare e disfare in piena libertà, ma al di fuori del privato chiunque possida un CARISMA (e quindi un grande seguito) è obbligato a lanciare messaggi che non siano gravemente diseducativi per gli altri. Questa è la ragione della reazione e niente altro.

Lo dice chi, come il sottoscritto è stato da sempre un grande ammiratore di Vasco ,tant'è che da 5 anni nell'Home Page del mio sito
www.senosalvo.com
nel mio testamento biologico, campeggia un suo pezzo "epocale" del suo repertorio "C'E' CHI DICE NO"
http://www.youtube.com/watch?v=b161PFm-bp4
molto vicino alla mia vera anima.

Una cosa è però dire no alle convenzioni e alle sirene del degrado per sè stessi è altra cosa coinvolgere i propri fans.
Queste le ragioni della reazione, che io non mi sarei sognato di fare, perchè Vasco è così : prendere per la sua capacità artistica e lasciare per quella di vivere.

#3
Foto profilo Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Questo è Vasco...cosa gli vorresti dire ?

Non conosco la sua malattia ma non c'è differenza con chi ha avuto il cancro. Per parlare così qualcosa di tremendo dentro di sè deve essere accaduto senz'altro. E cosa importa che sia cancro o altro ?
Il fatto stesso di essersi ammalati e quindi forzatamente confrontati con l'idea della morte comporta una rottura drammatica della continuità del vivere, indipendentemente dalla gravità della malattia. Ma questo forse per la preparazione che abbiamo avuto all'Università in pochi sono in grado di coglierlo.

#4
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Utente 779XXX

Vasco ogni tanto - Dr.Catania forever!
sono una "sua" donna operata di cancro nel 1995.
Salvo mi fatto imparare ad esorcizzare la parola che in quel momento ti terrorizza (bara).
Salvo mi fatto capire che si può piangere, ma che bisogna essere forti anche per chi ti sta vicino, che forse ha più paura di te.
Salvo mi detto di parlare del cancro con serenità, perchè di solito fa notizia solo chi non ce l'ha fatta, ed invece ci siamo anche noi!
quindi non mi sento certo di sponsorizzare chi si atteggia a pseudo-snob. Siamo tutti umani e per fortuna c'è chi ci può curare.
e naturalmente ai Caraibi quando hai finito le cure!!!!

#6
Foto profilo Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Gentile utente,
ovviamente non riesco ad immaginare (dopo 16 anni) chi possa essere,
ma mi sento di doverla ringraziare non solo per le belle parole, ma
per la testimonianza e la capacità di sintesi sulla >>vita dopo la malattia<< e sulla capacità di "riprogettare l'esistenza"
espressa nella bellissima >>e naturalmente ai Caraibi quando hai finito le cure!!!!>>

#8
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Utente 221XXX

io sono una grande fan di Vasco...... ma sono sicura che davanti a una malattia del genere, anche lui, in quanto uomo so aggrapperebbe a ogni minima speranza.

#9
Foto profilo Utente 221XXX
Utente 221XXX

io sono una grande fan di Vasco...... ma sono sicura che davanti a una malattia del genere, anche lui, in quanto uomo so aggrapperebbe a ogni minima speranza.

#10
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Prof. Filippo Alongi

Vasco sbaglia perche' ogni sua parola, sebbene una opinione, e' la parola di un oracolo per i ragazzi.
E dire quello che ha detto significa ammettere che, per la medicina moderna, non c'e' cura efficace al cancro. E' questo oggi non e' vero.

#11
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Dr. Luigi Laino


Sono molto perplesso. Ritengo che noi medici dovremmo sponsorizzare tre cose fondamentale nella lotta contro il cancro: prevenzione prevenzione prevenzione.

Questa e' la vera arma efficace!

Tutti noi sappiamo che le parole di Vasco si riferiscono ad un preciso momento di un paziente che acquista la consapevolezza che il suo male non potrà più essere guarito. E questo e' un pensiero che io rispetto, pensando alle tante persone che si trovano in questa situazione.

E' altresì giusto che un medico sappia infondere sempre la fiducia e la forza di affrontare al meglio il male e questo per me fa la differenza fra la Scienza e l'Arte.

La medicina deve essere Arte perché non può essere solo scienza.

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