Tumori e olio d’oliva
Un’ulteriore ed importante conferma di questa relazione, ormai nota da tempo, ci viene da una importante metanalisi condotta da un gruppo di ricercatori greci.
Ricordo che una metanalisi è una tecnica clinico-statistica che permette di combinare i dati di più studi generando così un unico dato più importante per rispondere a uno specifico e particolare quesito.
Diverse evidenze maturate in questi anni ci indicano come l’olio d’oliva possa essere un alimento importante nella prevenzione di specifiche e numerose neoplasie.
Ora per la prima volta è stata fatta una metanalisi sistematica su tutti gli studi scientifici importanti e pubblicati in questi ultimi vent'anni che hanno valutato la relazione tra assunzione di olio di oliva e sviluppo di un cancro.
Dei 38 studi pubblicati su questo argomento ne sono stati selezionati 19 (caso-controllo) che avevano esaminato ed analizzato i dati di 13.800 pazienti.
L’analisi di questi lavori scientifici ha confermato ancora una volta che i pazienti che consumavano in quantità significativa olio d’oliva presentavano un rischio minore di sviluppare qualsiasi tipo di tumore e questo indipendentemente dal loro paese di origine.
Altro dato importante emerso è che la maggiore assunzione di olio di oliva si correla in modo molto eloquente con una ridotta incidenza di tumore al seno e all’apparato digerente.
Insomma questa metanalisi dimostra ancora una volta la fondatezza della correlazione: maggior uso dell’olio d’oliva, minor rischio d’insorgenza di un tumore e conferma ulteriormente l’ipotesi di un reale effetto protettivo di questo importante cibo, fondamentale ingrediente dell’ormai ultra nota Dieta Mediterranea.
Fonte:
http://www.lipidworld.com/content/10/1/127