Tumori e olio d’oliva

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Un’ulteriore ed importante conferma di questa relazione, ormai nota da tempo, ci viene da una importante metanalisi condotta da un gruppo di ricercatori greci.

Ricordo che una metanalisi è una tecnica clinico-statistica che permette di combinare i dati di più studi generando così un unico dato più importante per rispondere a uno specifico e particolare quesito.

Diverse evidenze maturate in questi anni ci indicano come l’olio d’oliva possa essere un alimento importante nella prevenzione di specifiche e numerose neoplasie.

Ora per la prima volta è stata fatta una metanalisi sistematica su tutti gli studi scientifici importanti e pubblicati in questi ultimi vent'anni che hanno valutato la relazione tra assunzione di olio di oliva e sviluppo di un cancro.

Dei 38 studi pubblicati su questo argomento ne sono stati selezionati 19 (caso-controllo) che avevano esaminato ed analizzato i dati di 13.800 pazienti.

 

L’analisi di questi lavori scientifici ha confermato ancora una volta che i pazienti che consumavano in quantità significativa olio d’oliva presentavano un rischio minore di sviluppare qualsiasi tipo di tumore e questo indipendentemente dal loro paese di origine.

Altro dato importante emerso è che la maggiore assunzione di olio di oliva si correla in modo molto eloquente con una ridotta incidenza di tumore al seno e all’apparato digerente.

Insomma questa metanalisi dimostra ancora una volta la fondatezza della correlazione: maggior uso dell’olio d’oliva, minor rischio d’insorgenza di un tumore e conferma ulteriormente l’ipotesi di un reale effetto protettivo di questo importante cibo, fondamentale ingrediente dell’ormai ultra nota Dieta Mediterranea.

 

Fonte:

http://www.lipidworld.com/content/10/1/127

 

Data pubblicazione: 16 settembre 2011

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