L'attenzione alla salute nasce da piccoli

luigigrosso
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo

Riporto per intero questo bellissimo articolo della scrittrice per l'infanzia Chiara Patarino che cita anche il portale Medicitalia.

Qual'è l'aspetto della nostra vita a cui teniamo di più?Amore, amicizia, libertà, denaro? Certo sono importanti,  ma al primo posto non possiamo che mettere la salute. Basta un mal di testa a cambiarci la giornata figuriamoci malanni ben più rilevanti. La qualità di vita è strettamente collegata a come ci sentiamo fisicamente e psicologicamente con quel filo corpo - mente che ci avvolge più o meno consapevolmente.
Ormai si legge molto sull'argomento e anche la rete contribuisce a una informazione a largo spettro. Ma un'informazione  "autogestita" può anche essere fuorviante. E' meglio rivolgersi ai siti istituzionali o a portali medici come ad esempio www.medicitalia.it in cui vi è una comunicazione ampia e diffusa sulle varie patologie,  la possibilità di uno scambio interattivo medico paziente e un rigoroso controllo scientifico.
Questo per quanto riguarda gli adulti, ma possiamo fare di più per i bambini e farli crescere con maggiore consapevolezza sull'importanza della salute e sensibilizzarli sin da piccoli su come prendersene cura.
Come? Attraverso il gioco e il racconto, modalità a misura del loro mondo emotivo con cui sintonizzarsi per farsi ascoltare. In quarta e quinta elementare ad esempio, si incomincia a studiare il corpo umano ,  questa è una opportunità per estendere la informazione anche alle "regole" per star bene, con una corretta alimentazione, la postura adeguata al computer e con lo zainetto, lo sport.
Le scuole possono essere il traino più adeguato per la diffusione della cultura scientifica con la lettura e il gioco.
Il nostro Omero, l'osso del mistero è nato in questa ottica, quella di educare divertendo, e stiamo iniziando proprio ora gli incontri nelle scuole, attivando un feed back con maestre e studenti.

Ma non solo: la fiaba può essere un efficace strumento narrativo capace di stimolare la partecipazione anche nel caso di  bambini ospedalizzati per affrontare la malattia attraverso la sua conoscenza, la vicinanza e l'accettazione trasformando gli elementi di sofferenza in gioco, alleggerendo così il carico di dolore...
Concludiamo con un vecchio proverbio sempre attuale:" Chi è sano...non sa quanto sia ricco!"
e, visti i tempi difficili, incominciamo a prenderci cura delle nostra salute,il resto forse arriverà

Data pubblicazione: 14 marzo 2015

Autore

luigigrosso
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1980 presso Università Federico II - Napoli.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Napoli tesserino n° 16279.

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