Sono vergine ed inesperto, vado con una escort?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Molti utenti scrivono a noi clinici palesando disagio, sconforto e preoccupazione se la loro famigerata "prima volta sessuale" latita nel tempo e se appare loro ancora troppo lontana.

Mentre le donne, per cultura ed educazione ricevuta, sembrano poter procastinare nel tempo la sessualità ed aspettare l'uomo giusto, nell'immaginario collettivo, l'uomo, proprio perchè tale, sembra avere una data di scadenza e la possibile latitanza temporale, viene subito associata ad impaccio sessuale ed a quote di possibile scarsa mascolinità.

Molti ragazzi, credono che più si allontani nel tempo il primo rapporto sessuale e, più questo possa diventare ansiogeno, ben corredato di quote d'ansia e di aspettative di " apprendimento sessuale".

Sembra infatti che non ci sia spazio per un'intimità impacciata, timida, riservata e con il piacere di scoprirsi e scoprire l'altro nel tempo.
Le escort, professioniste del sesso mercenario, nell'immaginario maschile ricoprono un ruolo quasi salvazionistico, vengono percepite come esperte del "saper fare" di tipo sessuale ed i possibili rapporti consumati con loro, vengono percepiti come scevri da ansia, da ansia da prestazione, da dimensione, dall'obbligatorietà a fare bella figura e, come un'esauribile fonte di "apprendimento orizzontale".

Un messaggio che faticosamente tento di far passare durante i corsi di educazione emozionale e sessuale è quello relativo alla " qualità" della vita sessuale, emozionale, esperenziale e di relazione.

La sessualità cambia e non poco, se viene vissuta con trasporto, coinvolgimento, consapevolezza e desiderio dell'altro, altrimenti sarebbe soltanto ginnastica coitale.

Molti giovani sono fermamente convinti, che ci siano regole, strategie che possano amplificare la loro bravura sessuale ed un possibile ritardo nell'approccio all'intimità, li fa sentire inadeguati, goffi, forse omosessuali, con genitali piccoli e non capaci di soddisfare una donna, ecc.... quindi diventa per loro "indispensabile" una sorta di possibile apprendimento tramite l'incontro con una escort.

 

Da clinico che si occupa di sessualità, mi pongo tutta una serie di domande:

  • Se dopo le " prove generali" a pagamento, la ragazza successiva fosse timida, impacciata, troppo audace, poco coinvolta, il ragazzo, come vivrà l'esperienza sessuale?
  • Se la tanto immaginata e desiderata escort, non fesse all'altezza dell'immaginario e non incarnasse la donne perfetta sotto le lenzuola, come vivrà il ragazzo, questa tanto acclamata prima volta?
  • Se invece il ragazzo in questione, si trovasse bene con un tipo di sessualità mercenaria, scevra dal coinvolgimento emozionale e totalmente scissa dalla relazione, come vivrà poi una possibile relazione fatta di "tantissimo altro", oltre l'aspetto sessuale?

Una frase che adopero spesso quando parlo di disturbi del desiderio maschile é la seguente:

"Gli uomini amano donne che non desiderano e desiderano donne che non amano" (S.Freud).

Questa frase, a mio avviso, sembra racchiudere in sé le aspettative e desideri che abitano l'immaginario di un ragazzo che si approccia alle prime esperienze sessuali, passando dal "pagamento per l'intimità".

Data pubblicazione: 16 novembre 2012 Ultimo aggiornamento: 20 novembre 2012

7 commenti

#2
Dr.ssa Paola Scalco
Dr.ssa Paola Scalco

Ciao Valeria,
sono ormai lontani i tempi in cui i padri o gli amici portavano il giovane adolescente nelle case chiuse perché una prostituta lo traghettasse (emblematico l'appellativo di "nave scuola") nel mondo degli adulti, attraverso il suo primo rapporto sessuale, un vero e proprio rito di iniziazione.
Nonostante le abitudini sessuali siano notevolmente mutate, questa "opzione" viene di fatto talvolta presa in considerazione da ragazzi che pensano, quasi sempre erroneamente, di poter risolvere in questo modo le loro ansie.
A mio avviso, invece, il rischio può essere paradossalmente quello di aumentarle, incrementando tra l'altro una certa disistima verso se stessi, incapaci di sedurre ed avere un rapporto con una ragazza "normale", come accade ai propri coetanei.
Inoltre, non solo rispetto a questa problematica, ma parlando più in generale di prevenzione dei disturbi sessuali sia tra i giovani sia in età adulta, credo che un ruolo importante sia da attribuire all'errata convinzione che certe donne hanno che il maschio debba sempre essere sessualmente ESPERTO, ADEGUATO e PRONTO.
Non si immaginano quanti guai questo falso mito possa provocare!
Tornando alla tua news, come sostieni anche tu, non è così automatico il passaggio da un debutto sessuale con un rapporto di tipo mercenario ad una sessualità diversa, fosse anche un rapporto occasionale: è più facile sentire come non minacciosa o non esigente una prostituta, proprio perché si tratta di una prestazione a pagamento.
Ma quando non si parla di soldi e per di più entrano in gioco altre emozioni e sentimenti, il discorso è completamente diverso.

Ti ringrazio per lo spazio concessomi e ti auguro buon lavoro.

Paola.

#3
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Cara Paola,
Lieta di averti ospitata nel mio blog.
Sacrosante parole, il debutto sessuale mercenario, non assicura un futuro curriculum erotico adeguato ...
Da noi, nella mia Sicilia, ancora persiste la tradizione per la quale il padre, regala al figlio maschio , se ancora inesperiente, la sua prima volta a pagamento.
Saro' ridondante e pedante, ma l' educazione emozionale e sessuale, sarebbe l' unica strada verso la consapevolezza e verso l ' eliminazione dei falsi miti che ruotano attorno alla delicata e caleidoscopica sfera della sessualita' .
Un caromsaluto.
Valeria

#5
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Si tratta di quelli che un tempo, agli albori della sessuologia, si chiamavano "surrogates", cioè dei o delle terapeute, formate a risolvere sul "campo" le problematiche sessuologiche dei pazienti.
Poi, fortunatamente questa pratica è stata abolita, sia perchè simil-prostituzione, che perchè la "sessualità non è un fare, ma un essere" e, quindi le famose generali fatte nell'ambiente non giuducante dello studio, non sempre transitavano poi alla vita di coppia...
Per fortuna poi, qualcuno termina l'articolo con questa frase:
«E’ importante capire - conclude Volker - che nella sessualità c’è molto di più rispetto a quello che si ha tra le gambe».

#7
Ex utente
Ex utente

Gentile dottoressa Randone,
sono un uomo di 41 anni che ha avuto la sua prima volta un po tardino a 25 anni con una prostituta..dell' universo emozionale che ho perso sono ben cosciente..una galassia di parole sguardi..carezze, tenerezze, baci, complicità..dell' immenso squallore che ho vissuto pure ho piena coscienza..l' ho fatto per mia scelta?..ovviamente no..le case chiuse non ci sono più..gli adolescenti lo fanno con le coetanee..ebbene è tutto oro quel che luccica? No dottoressa perchè c'e' una consistente parte di maschietti che è rimasta indietro: proviamo a digitare su un motore di ricerca: "30 anni vergine" o "40 anni vergine"..nell' 80% di casi appariranno tristissime storie di uomini, uomini con problemi di relazione, dall' autostima distrutta, senza una forte identità sessuale (che nel maschio si acquisisce con l' esperienza)..tutto questo una volta non era concepibile..ai tempi di mio padre maschi "vergini" a 30 o 40 anni non esistevano.

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