Amici di letto... nuove forme d’amore?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Il lessico deputato alla classificazione dell’intimità e soprattutto relativo alla classificazione di nuove forme amorose, sembra seguire le mode del momento, annoverando tra le recenti categorie di amanti, per l’appunto, gli “amici di letto”.

Cosa si intende con questo nuovo termine?


Solitamente gli “amici”, non obbligatoriamente transitano ad una dimensione di intimità corporea o sessuale e non sempre gli “amanti” diventano poi amici tra di loro.
Gli amici di letto, con questa terminologia recente, si intende quel legame tutelato da un “tacito contratto”, dove due persone consumano rapporti sessuali senza alcun coinvolgimento emozionale, scaldati dall’amicizia e scevri da vincoli.

Non è una relazione “mordi e fuggi”, ma un legame con caratteristiche differenti dal solito: non esiste il patto di esclusività e di fedeltà ed ogni protagonista del legame amoroso, può tranquillamente fidanzarsi o avere altre relazioni satellite o parallele.

Da clinico che si occupa di coppie, sentimenti, amore e sessualità, gli “amici di letto” mi portano a riflettere su svariati punti:

1- Quali sono i reali vantaggi che correlano con queste nuove “forme contrattuali” di intimità?
2- L’amore necessità di contratti o quando si tratta di amore, le regole sono universalmente riconosciute?
3- La vita emozionale ed intima, deve essere disgiunta da quella sessuale?
4- Se questo avviene, quali sono le reali motivazioni?
5- L’amore spaventa così tanto?
6- La sessualità, vissuta all’insegna del coinvolgimento, è così tanto destabilizzante?
7- Esistono ancora rapporti amicali, senza per forza essere sessuati?
8- Questo contratto sessuale, è veramente immune da rischi di coinvolgimento?
9- E’ l’assenza di sentimento, che “tutela” sessualmente?
10- Se fosse l’ansia da prestazione e la fretta dell’intimità a far immaginare questa soluzione, come “salva/ansia”
?


Gli inglesi li chiamano "friends with benefits" e possiamo ben immaginare quale sia il benefit in questo caso.

Affinché la relazione tra gli "amici di letto" funzioni, occorre che la coppia sia composta da persone capaci di scindere in modo efficace il sesso dall’affettività e non avere alcuna esclusività nei rapporti.
Queste relazioni, così ambivalenti e confusive sul piano emozionale e sessuale, si fondano sulla “scissione”, elemento destabilizzante e fortemente attenzionato da noi clinici.

La “scissione” nella sessualità
, è quel meccanismo che consente di scindere il sesso dall’amore, il coinvolgimento dalla fisicità e che diventa inevitabilmente fautore di disguidi sessuali.

Quali sono gli elementi che, secondo i promotori di questa “moda amorosa”, non devono essere assolutamente presenti tra i due attori protagoinisti?

Controllo, gelosia e possesso.

Come tutte le relazioni, perchè di questo si tratta, anche gli amici di letto, non sono immuni da effetti collaterali.

Concludo suggerendo, come sempre, un’adeguata formazione ed informazione ai giovani, perché soltanto un progetto di educazione emozionale e sessuale potrà contribuire ad arginare MST, gravidanze non desiderate, disfunzioni sessuali e fenomeni modaioli come questo.

 

per approfondimenti:

www.valeriarandone.it

 

 

Data pubblicazione: 12 dicembre 2013 Ultimo aggiornamento: 09 gennaio 2014

10 commenti

#1
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Dr. Fernando Bellizzi

Credo che le aspettative abbiano un ruolo fondamentale.

Molti dei rapporti sono convenzionali, cioè dettati da regole che vengono create per risolvere un qualche problema sociale. O il problema di uno, che ha potere decisionale sugli altri.

Ma il fatto che la regola sia imposta, non vuol dire che le altre forme di socializzazione non esistano più.

Leggendo la storia si scopre che molti comportamenti accompagnano l'umanità da tanto.
E basta anche esplorare culture diverse, per scoprire regole diverse, o soluzioni diverse.

Il fatto di essere simili, non vol dire che siamo uguali: le esigenze di uno possono una costrizione per un altro.
Un comportamento che suscita sollievo e benessere per qualcuno, per altri è fonte di stress.

Dipende da come veniamo educati: solo che alcuni l'educazione diventa l'esempio da seguire, per altri il contro esempio.

#2
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Ex utente

Io ho il seguente pensiero, e, fornendole questo mio pensiero, spero di aiutarla nel dare risposta a molte delle domande che si pone in questa news: penso che quando l'essere umano separa o elimina il coivolgimento sentimentale-emotivo dall'atto sessuale, non fa altro che decadere in un comportamento animalesco. In tale caso, cosa gli resta, di umano, all'essere umano, che lo possa distinguere da un animale che sente il bisogno/istinto di copulare? Se una parte dei giovani si comportano come descritti nella news, direi che nelle nuove generazioni è in corso un regresso comportamentale della specie umana.

#3
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Dr. Fernando Bellizzi

...ma il bisogno di copulare è l'energia che trasmette la vita!
Anche il bisogno di copulare è parte dell'essere umano!
Tanto posso, forse, essre sicuro del mio sentimento, ma non di quello che ci mette l'altro\a.
Forse saremo poco animaleschi, ma sicuramente tanto orgogliosi e superbi da ritenerci superiori.

#4
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Ex utente

La pulsione sessuale deve sì esserci nell'essere umano, ma insieme al sentimento e alla razionalità, che sono le caratteristiche che distinguono l'essere umano dagli animali. Se così non fosse, sarebbe inutile ad esempio proporre l'educazione sessuale, emozionale e affettiva ai bambini nelle scuole, perché potremmo comportarci tutti come animali a livello sessuale. Probabilmente, quindi, le nuove generazioni hanno bisogno di ancor più educazione di quella che ricevono oggi.

#5
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
grazie per le Sue riflessioni.

Razionalità e sentimento non sono il contro altare della passionalità, ma un valore aggiunto all' esperienza dell' amore consapevole e della sessualità intesa e letta nella sua reale dimensione di " relazionalità e scambio".

Le nuove generazioni, proprio perchè analfabete sul piano emozionale/sessuale ed abitanti dell' etere.....hanno ancor più bisogno di essere seguiti, formati ed informati, ambito che a noi clinici sta molto a cuore.
Valeria Randone

#6
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Dr. Fernando Bellizzi

Ma educare spesso non è sinonimo di naturale, anzi l'educazione è una forma di controllo dell'istinto.
Un conto è l'autoregolamentazione ed un conto è l'imposizione di schemi comportamentali.
Ed educare vuol dire incanalare secondo canoni stabiliti un qualcosa.
Se devo educare, c'è il rischio di snaturare.
O meglio chi sono i maestri a cui inspirarsi?
Se da una parte noi psicologi veniamo contattati per contenere comportamenti esuberanti, la maggior parte delle richieste nascono proprio da chi è stato educato talmente tanto da sentirsi represso ed aver bisogno di liberarsi e lasciarsi andare, proprio perchè l'educazione è andata contro l'istinto della persona.

Chi stabilisce e sulla base di cosa, il comportamento educato da quello maleducato?

#7
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Ex utente

Grazie a lei dottoressa Randone. Condivido pienamente le sue opinioni. Dottor Belizzi, sono d'accordo con lei quando sostiene che la pulsione sessuale sia importante, ma non quando lei non riconosce l'importanza anzi la preminenza del sentimento nell'atto sessuale. Secondo me, qualsiasi riduzionismo dell'essere umano a una sfera animalesca è sempre un modo sbagliato di interpretare la sua vera essenza. Molti documentari naturalistici proposti sin dagli anni '70-'80 (per esempio programmi come Quark e Superquark) tendono a far pensare al grande pubblico (attraverso toni molto sentimentalistici) che gli animali e gli uomini si comportino allo stesso modo. Non vorrei quindi che lei, dottor Belizzi, abbia guardato troppi documentari naturalistici di questo tipo e che si sia lasciato influenzare da essi sin dalla sua infanzia. Visto che sembra essere così convinto che gli animali non siano inferiori agli uomini...... Un saluto. :-)

#8
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Dr. Fernando Bellizzi

Ma il punto è proprio questo: i modelli assolutistici, o miticizzati, ideologicizzati! Così come Quark manda un messaggio ad un solo senso, anche l'altro messaggio che sentimento e sesso siano legati ed indissolubile è limitante.
Vorrebbe dire che siamo tutti uguali e che tutti dobbiamo adeguarci ad uno standard. Non siamo cloni.
Anche queste idee di sesso e sentimento legati indissolubilmente creano pericoli: se sono innamorato\a allora posso fare sesso...

Ci sono differenze individuali in tutto, e non siamo tutti uguali.

Ognuno ha le proprie esigenze e le proprie necessità. Abbiamo un margine di scelta, ma non siamo del tutto liberi di scegliere.
Alcune cose dobbiamo solo accettarle. Si tratta di conoscere la parte animale, instintuale, che c'è, non di negarla. Va integrata.

E si, sinceramente non credo che gli animali siano inferiori; che siano diversi non lo metto indubbio, ma che siano inferiori, proprio no... daltronde se si fanno sperimentazioni sugli animali che poi si rivelano valide sull'uomo, vuol dire che geneticamente non sono poi così lontani.

Ora Lei sa cosa io ho visto nella mia infanzia... ma io non so cosa Lei ha visto nella Sua infanzia! Perchè non lo esplicita così è più chiara anche l'origine delle sue parole...

#9
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Utente 452XXX

Buongiorno.
Io credo che il confine che definisce il rapporto tra ''amici di letto'' sia molto sottile.
Quali sono le regole?
Se ci si frequenta anche ''fuori'' da quel contesto, si esce, si cena, ci si sente praticamente sempre, si trascorrono dei giorni fuori insieme, forse questo rapporto non è esattamente scevro di coinvolgimento emotivo...
Quanto di una situazione come questa può essere considerata amicizia e quanto invece una classica frequentazione tra due persone che si stanno conoscendo - anche magari senza impegno-?
Basta realmente prendere le distanze ''a parole'', dire <<siamo amici>>? Anche se poi si è, nei fatti, un po' incoerenti?
Non si rischia di nascondersi dietro la definizione di ''friends with benefits'' per non ammettere che in realtà ci si sta frequentando, nè più nè meno?

#10
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Dr.ssa Valeria Randone

Buona sera,
grazie per essere intervenuto.
Ci sono svariati meccanismi di difesa che ruotano attorno all'amore.
Forme lessicali rassicuranti.
Paure.
Compromessi, ecc
evitamenti..
Ma, solitamente, hanno vita breve.

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