Disturbi psichici e pet-therapy

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Dr.ssa Monica Cappello Psicologo, Sessuologo

La pratica della PET-THERAPY è conosciuta ormai da molto tempo, ma forse fino ad oggi non c’erano mai giunti risultati così chiari sull’effetto benefico dell’avere un animale in casa.
Per animale domestico non si intendono solo i cani, ma anche gatti, roditori, uccellini e pesci.

La caratteristica fondamentale è che qualsiasi animale decidiamo di adottare, questo vivrà in casa con noi e dipenderà totalmente da noi, con effetti positivi sulla nostra salute psico-fisica.

Le ultime ricerche parlano degli animali domestici come dell’ultima, formidabile cura contro i sintomi depressivi, utile anche a scopo preventivo!

Secondo una recente ricerca, 9 italiani su 10 non possono fare a meno della compagnia del loro amico a quattro-zampe in ogni momento della giornata: gli intervistati hanno confessato di ritenere l’animale fondamentale per tenere unita la famiglia, per alzare il morale nei momenti difficili e per appianare le tensioni nate all’interno di coppie e famiglie.

Chi trae i maggiori benefici dalla compagnia di un animale domestico sono soprattutto bambini, anziani e coppie, poiché possedere un animale aiuta a sviluppare il sistema emotivo, il senso di responsabilità e il rispetto delle regole. Per gli anziani, inoltre, un cane o un gatto rappresentano una compagnia insostituibile e una fonte di vitalità e un motivo in più per uscire di casa ogni giorno e fare un minimo di attività fisica. Le coppie, infine, grazie a un animale, soprattutto se non si hanno figli, trovano nuovi stimoli e affiatamento in questo “lavoro di squadra”.

 

Avere un animale domestico è un’ottima terapia contro la depressione per quattro motivi:

  • implica la responsabilità a gestire e prendersi cura di un altro essere vivente, e osservare come quotidianamente l’animale ne tragga giovamento, accresce il nostro senso di efficacia e stimola l’autostima. Ci costringe a reagire e a non lasciarci andare, poiché l’animale ha costantemente bisogno di noi, anche solo per nutrirsi.
  • L’animale domestico è una costante amorevole presenza che ci ama incondizionatamente e ci è sempre vicino, eliminando il senso di solitudine.
  • La presenza di un cane o di un altro pet interrompe la routine e i pensieri negativi che possono occupare la nostra mente.
  • Prendersi cura di un animale ci aiuta ad uscire dall’isolamento e interagire con altre persone, spesso facilitando la capacità di relazione.

 

Ecco alcuni cenni storici

La PET-THERAPY è una pratica terapeutica che prevede l’impiego di animali come supporto per migliorare la salute psico-fisica, curare la depressione e altri disturbi psicologici. Questo approccio terapeutico è diviso in due rami: il primo è l’Attività Assistita da Animali, consigliato per migliorare la qualità della vita attraverso attività ludiche e ricreative; il secondo metodo è la Terapia Assistita da Animali, un approccio terapeutico che consiste in programmi che mirano al superamento del disagio psico-fisico.

La Pet Therapy è nata nel 1953 grazie al neuropsichiatra americano Levinson, che osservò l’effetto positivo del proprio cane su un paziente autistico. La presenza di un animale aiuta ad aprire un canale di comunicazione tra i pazienti e il medico.

A partire dagli anni ’80 la Pet Therapy ha cominciato ad essere utilizzata in tutto il mondo, soprattutto per aiutare bambini e anziani. In Italia è stata adottata nel 1987, ma solo nel 2003 è stato firmato “l’accordo Stato-Regioni sul benessere degli animali da compagnia e Pet Therapy”, con lo scopo di diffondere la terapia come un valido metodo per trattare la depressione e altri disturbi psico-fisici. Gli effetti benefici di questo approccio sono stati osservati anche nella riabilitazione delle persone con disabilità, sui bambini autistici, su anziani affetti da Alzheimer, nei tossicodipendenti e nei pazienti usciti dal coma.

In conclusione, è importante sottolineare che, in caso di disturbi psichici come la depressione maggiore o il Disturbo Bipolare, la pet therapy deve necessariamente essere associata alla terapia farmacologica, su prescrizione medica…

Data pubblicazione: 03 dicembre 2014 Ultimo aggiornamento: 17 dicembre 2014

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