Dal Dietologo: Dottore non riesco a perdere peso...

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Dr. Alberto Calvieri Dietologo, Medico di medicina generale, Specialista in malattie del fegato e del ricambio, Medico estetico, Diabetologo

Per chi fa questo mestiere del Dietologo, la frase "...Dottore non riesco a perdere peso"  la si sente frequentemente nel corso della visita medica, e devo dire che questi sono i casi in cui maggiore dovrebbe essere l'attenzione del professionista esaminando tutti gli aspetti che si celano dietro questo che spesso costiutisce un grido di aiudo o disperazione. In verità le motivazioni che stanno spesso dietro a tanti insuccessi sono tante e sicuramente ben distribuite tra l'operato del medico e l'impegno e richiesta del paziente. Si è assistito frequentemente negli ultimi tempi ad un proliferare di esperti, medici e non, che vogliono dire la propria in una materia che merita , senza falsa modestia, non solo di una preparazione professionale ma anche di esperienza come si dice ..sul campo. Onestamente, dall'idea che mi sono fatto ascoltando per tanti anni, le storie di molti pazienti, devo dire che spesso tra i medici (non verrei parlare di coloro che non lo sono) che si occupano di dietologia c'è poca attenzione al rispetto degli obblighi squisitamente professionali che in questa branca della medicina, ricalcano in tutto e per tutto quelli più in generale di ogni altra specialita. Un accurata ed esaustiva anamnesi familiare e personale, una accurata anamnesi nutrizionale, una attenta valutazione delle informazioni (accuratamente ricercate) di laboratorio, una visita medica completa ed infine una diagnosi la più possibile precisa. Appunto: la diagnosi!! La Scienza dell'Alimentazione è una specialità medica a tutti gli effeti eguale a tutte le altre che non può e sopratutto non deve prescindere da una accurata dagnosi che come sappiamo è il punto di partenza per una terapia. Spesso la diagnosi è frettolosa, incompleta, o peggio anoira supeficiale; più spesso ancora purtroppo viene condizionata (questo è il mo pensiero ovviamente) dalla compiacenza di accontentare comunque il paziente e pertanto viene così ad essere fuorviante. Mi spiego: se una persona deve perdere solo "tre" Kg, che tipo di diagnosi si può esprimere? ovviamente nessuna in quanto tale condizione non dovrebbe configurarasi come patologia, in pratica è come chiedere ad un cardiologo cosa fare se nel corso della giornata si sono avvertite due extrasistoli!! Ma se il sovrappeso diventa imponente allora le cose cambiano!! Negli ultimi tempi è frequentissimo imbattersi in problematiche che riguardano proprio il primo caso per il quale ritengo che consultare un dietologo sia veramente una esagerazione: Lo sappiamo tutti che seguire in tal caso una dieta ipocalorica ed eseguire attività fisica regolare, non può che comportare un risultato positivo fatte salve ovviamente le condizioni di patologia extra dietologica che stanno alla base di tale minimo incremento ponderale.

Il comportamento dei pazienti invece è spesso, per usare un eufemismo, bizzarro e mi riferisco ovviamente proprio a quella tipologia di persone che appunto devono perdere proprio poco; sono infatti per lo più queste che lamentano la "difficolta" a perdere peso senza ovvamente dare la minima responsabilità nella genesi dell'insuccesso, al fatto che ritrovarsi nella assoluta prossimità del proprio peso ideale (inteso come valore del BMI) costiutisce già di per se il motivo di tale insuccesso. E' notorio infatti che in tale situazione, lo sforzo per perdere peso viene a centuplicarsi ed allora si tende a ricorrere ale famose quanto deprecate pillole del miracolo che tanto danno creano. Mi sentirei di dire a tali persone, che ovviamente rispetto in tutto e per tutto per le loro richieste, di seguire attentamente una dieta scritta, ben formulata giustamente ipocalorica e sopratutto dove sia ben chiaro il totale dele calorie da ssumere categoricamente e quotidianamente e non andare "ad occhio" sulle quantità dele singole porzioni" perchè spesso e volentieri e' proprio li, insieme ad una scarsa attività fisica, l'origine del problema. Per tali persone che ovviamente non possono essere inquadrate in una specifica patologia dietologica, vorrei consigliare di scegliersi un bravo dietologo (ce ne sono sicuramente tanti) che sappia ascoltare la loro storia, sappia fare il proprio mestiere di medico e sappia formulare un giusta e calibrata dieta per quella specifica persona e non consegnare come spesso, purtroppo, avviene un foglio ciclostilato anonimo accompagnato da una ricetta con le famose pillole.

Mi sbaglierò, ma la penso proprio così

Data pubblicazione: 21 gennaio 2011

Autore

a.calvieri
Dr. Alberto Calvieri Dietologo, Medico di medicina generale, Specialista in malattie del fegato e del ricambio, Medico estetico, Diabetologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1979 presso La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 27394.

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