Tumore della prostata e fumo di sigaretta

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

Sappiamo che ogni anno in Italia vengono registrati 43.000 nuovi casi di carcinoma prostatico che fanno di questa patologia il tumore maschile più frequente e la seconda causa di morte, dopo il tumore polmonare.

Da uno studio svolto da ricercatori della Harvard School of Public Health e pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA) vengono evidenziati i dati di 5.366 uomini a cui era stato diagnosticato il cancro alla prostata tra il 1986 e il 2006 nell'ambito del Health Professionals Follow-up Study e da questa ricerca emerge che agli uomini fumatori, a cui viene diagnosticato un cancro della prostata, è associato un maggior rischio di morte.

I ricercatori ritengono che le sostanze cancerogene, presenti nel fumo del tabacco, favoriscano la crescita o la ricrescita del tumore prostatico; di contro viene rilevato che gli ex-fumatori, che hanno smesso di fumare da almeno 10 anni, hanno un rischio di mortalità inferiori o vicini a quelli di chi non ha mai fumato.

Su questi dati è bene meditare e... smettere di fumare!

 

Fonte: http://jama.ama-assn.org/content/305/24/2548.short

Per approfondimenti: https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

 

Data pubblicazione: 01 luglio 2011

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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