Un maggiore consumo di frutta e verdura può ridurre il rischio di cancro della vescica nelle donne

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Dr. Ivano Morra Urologo, Andrologo

Il dottor Song-Yi Park,  insieme ai suoi colleghi dell'Università dell'Hawaii Cancer Center ha recentemente dimostrato che un maggiore consumo di frutta e verdura può ridurre il rischio di cancro invasivo della vescica nelle donne.

L'indagine è stata condotta nell'ambito del Multiethnic Cohort (MEC) Study, iniziato nel 1993 per valutare le relazioni tra fattori dietetici, stili di vita, fattori genetici e rischio di cancro.

Il dottor Park e i suoi colleghi hanno analizzato i dati raccolti di 185.885 anziani durante un periodo di osservazione di 12,5 anni; in tale periodo su questa popolazione sono stati diagnosticati 581 casi di cancro invasivo della vescica (152 donne e 429 uomini).

Sono state analizzate le variabili relative al rischio di cancro (età, sesso, fumo, ecc.) riscontrando che un maggior consumo di frutta e verdure nelle donne si associava a un minor rischio di sviluppare un cancro vescicale infiltrante.

I dati raccolti inoltre hanno suggerito che le donne con un più alto apporto di vitamine A, C ed E avevano un rischio più basso di cancro della vescica. Purtroppo non sono state riscontrate analoghe associazioni tra l'assunzione di frutta e verdura e il cancro infiltrante della vescica nella popolazione maschile.

Ulteriori indagini sono necessarie per capire e spiegare come mai il maggior consumo di frutta e verdura abbia un effetto positivo solo nella popolazione femminile.

 

Fonte: Fruit and Vegetable Intakes Are Associated with Lower Risk of Bladder Cancer among Women in the Multi-ethnic Cohort Study”, The Journal of Nutrition. August 1, 2013 vol. 143 no.

Data pubblicazione: 16 settembre 2013

Autore

ivanomorra
Dr. Ivano Morra Urologo, Andrologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1992 presso università di Torino.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Torino tesserino n° 15458.

Dirigente medico esperto con oltre 20 anni in urologia, direttore della struttura complessa di urologia di un ospedale piemontese. Specializzato in chirurgia laparoscopica, uroginecologia e trattamento dell’incontinenza urinaria. Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche. Membro attivo di importanti società urologiche italiane ed europee, docente universitario con consolidata esperienza clinica e didattica.

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