Incontinenza urinaria maschile: non solo sfintere artificiale

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo

Negli uomini operati di prostatectomia radicale per neoplasia della prostata, l'incontinenza urinaria è un frequente "self-complaint", che in misura più o meno grave riguarda il 48% di essi. In questi pazienti il trattamento standard della Incontinenza di entità maggiore consiste nell'impianto di uno sfintere artificiale. Negli ultimi anni si è affiancato allo sfintere un nuovo tipo di trattamento basato sull'impianto di un semplice sling uretrale, che permette di mantenere inalterata la dinamica della minzione fisiologica, e che è adatto alla incontinenza da sforzo di media entità.

Le indicazioni all'impianto dello sling uretrale differiscono sostanzialmente da quelle per lo sfintere artificiale, infatti i pazienti candidati allo sling debbono necessariamente possedere un meccanismo sfinteriale ancora valido, cui l'intervento chirurgico si propone di offrire il "sostegno" anatomico che è stato perso a causa della prostatectomia radicale. In breve: se lo sfintere è ancora integro e mobile, lo sling è in grado di correggere incontinenze anche di entità invalidante, ma il paziente deve essere selezionato con criteri molto rigorosi, altrimenti il rischio di insuccesso della procedura è elevato.

Ad oggi i entri Urologici con sufficiente esperienza nell'impianto degli slings per l'incontinenza maschile sono ancora pochi ma, in funzione dell'interessante percentuale di successi, in rapida espansione. Nel 2011 gli interventi di sling uretrale sono contemplati dalle linee guida europee con livello di evidenza e grado di raccomandazione rispettivamente 3 e C : traducendo, significa che mancano (ovviamente) ancora studi basati su grandi numeri ma il metodo è considerato promettente e quindi degno di menzione.

Data pubblicazione: 06 aprile 2011

Autore

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1985 presso Roma - La Sapienza.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Cuneo tesserino n° 3669.

Specialista con oltre 30 anni di esperienza in urologia, andrologia e chirurgia generale, con competenze avanzate in chirurgia urologica open, laparoscopica 3D e endourologia. Direttore di struttura complessa, ha eseguito centinaia di interventi tra cui prostatectomie radicali, nefrectomie e impianti protesici penieni. Autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche e vincitore di premi nazionali, coordina corsi e percorsi diagnostico-terapeutici innovativi nel campo urologico.

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