Calcoli renali uva rossa.

Nell'uva rossa un possibile aiuto per chi forma calcoli renali di ossalato di calcio

Da alcuni decenni sono note le proprietà dei sali dell’acido citrico nell’inibizione della cristallizzazione dell’ossalato di calcio, che è il costituente principale di almeno l’80% dei calcoli renali.

Sono quindi da tempo disponibili in commercio moltissimi prodotti che contengono questa sostanza, sotto forma di citrato di potassio o citrato di potassio e magnesio.

L’efficacia pratica di questi prodotti è sempre molto difficile da dimostrare, poiché la recidiva dei calcoli è sostenuta da molti fattori estremamente variabili. Parimenti, si può fare poco affidamento sulla reale continuità da parte del paziente nell’assumere una terapia che teoricamente non dovrebbe essere mai interrotta. Per questo motivo è proseguita la ricerca di sostanze più maneggevoli che possano svolgere un ruolo simile.

Al recente congresso della Società Americana della Nutrizione (NUTRITION 2025) il ricercatore thailandese Dr. Visith Thongboonkerd ha presentato i più recenti risultati delle sue ricerche su altri integratori alimentari, già oggetto di precedenti pubblicazioni sulla letteratura scientifica internazionale.

Thongboonkerd e colleghi hanno rilevato che le proteine normalmente presenti nell’urina (proteoma) inibiscono la cristallizzazione, crescita ed aggregazione dell’ossalato di calcio. Nei soggetti predisposti alla formazione di calcoli si manifesta la condizione inversa, ovvero il proteoma promuove questi fenomeni per mezzo di modificazioni ossidative.

5 sostanze che influenzano la formazione dell'ossalato di calcio

Sono state individuate cinque sostanze, alcune contenute in taluni alimenti, valutando in laboratorio la loro influenza sulla formazione di aggregati di ossalato di calcio:

  • caffeina;
  • epigallocatechina-3-gallato (EGCG), contenuta nel tè verde;
  • N-acetilcisteina (NAC), utilizzata da tempo come fluidificante;
  • resveratrolo, contenuto nell’uva rossa e nel vino;
  • trigonellina, un derivato dell’acido nicotinico, contenuta in alcuni vegetali come il “fieno greco”, precursore dell’aroma del caffè.

L’azione di queste sostanze sull’ossalato di calcio è stata valutata “in vitro” alla concentrazione che sarebbe ottenibile nell’urina dopo la loro somministrazione orale. 

È stato rilevato che:

  • la caffeina inibisce la formazione dei cristalli;
  • l’EGCG inibisce la formazione e la crescita dei cristalli;
  • la NAC inibisce l’aggregazione dei cristalli;
  • la trigonellina inibisce la crescita dei cristalli;
  • il resveratrolo manifesta un duplice comportamento, poiché inibisce la crescita dei cristalli ma talora ne favorisce l’aggregazione.

Fra le sostanze testate, l’EGCG si è dimostrato il più potente inibitore della formazione dei cristalli, mentre il resveratrolo il più potente inibitore del loro accrescimento.

I passi successivi della ricerca riguarderanno le possibili applicazioni terapeutiche, con somministrazione di questi integratori, tra l’altro abbastanza facilmente disponibili. I risultati nella pratica medica continueranno ad essere comunque condizionati dai fattori descritti in precedenza.

Per approfondire:Calcoli renali: quale dieta seguire?

Data pubblicazione: 30 giugno 2025

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