Test intolleranze alimentari
Buonasera.
Da anni soffrivo di disturbi quali colite, gonfiore, sonnolenza che piano piano ho capito essere associati all'assunzione di alcuni cibi. Il mio curante però in prima istanza non ha voluto prescrivermi alcun esame perchè riteneva non fosse il caso. Convinta di avere intolleranze alimentari, mi sono rivolta a una naturopata che esegue una scansione dell'iride dell'occhio per determinare eventuali intolleranze alimentari. Premetto che non credo a queste cose, ma nella disperazione ho deciso di tentare. Da questo "test" è risultato che sono intollerante a:
- lattosio
- mela, pera
- insalata iceberg e lattuga, funghi, pomodori, melanzane, peperoni, peperoncino
- vongole e cozze
- caffè, te, cacao, alcool
eliminando questi alimenti (alcuni, come pomodoro e pera, non li assumevo già da un po' perchè avevo colite ogni volta che li mangiavo) sto benissimo, sono davvero un'altra persona: intestino regolare, digestione ottima, livelli di "energia" altissimi.
Nemmeno questa evidenza ha convinto il mio curante a prescrivermi degli esami per capire a cosa sono effettivamente intollerante: si è limitato a dire che essendo io fortemente allergica a graminacee, pollini, e tutte le classi di piante può trattarsi solo di allergie crociate.
A questo punto mi sono informata e ho scoperto che posso fare i test senza ricetta, privatamente, ma ho anche scoperto l'esistenza di due tipologie di indagini: i prick test e le analisi del sangue.
Essendo FORTEMENTE intenzionata ad avere dati certi sulle mie (eventuali?) intolleranze, mi chiedevo quale dei due fosse il più adatto, considerando che volevo evitare di farli entrambi se possibile visti i costi.
Ripeto, se può essere utile, i miei sintomi: acidità di stomaco (soprattutto con la lattuga),cattiva digestione, gonfiore, colite (crampi e diarrea), spossatezza, sonnolenza. Se assumo latte di vacca o suoi derivati, il giorno dopo immancabilmente ho le palpebre inferiori molto gonfie (non succede con ricotta e mozzarella di bufala).
Vi ringrazio dell'attenzione prestatami.
Da anni soffrivo di disturbi quali colite, gonfiore, sonnolenza che piano piano ho capito essere associati all'assunzione di alcuni cibi. Il mio curante però in prima istanza non ha voluto prescrivermi alcun esame perchè riteneva non fosse il caso. Convinta di avere intolleranze alimentari, mi sono rivolta a una naturopata che esegue una scansione dell'iride dell'occhio per determinare eventuali intolleranze alimentari. Premetto che non credo a queste cose, ma nella disperazione ho deciso di tentare. Da questo "test" è risultato che sono intollerante a:
- lattosio
- mela, pera
- insalata iceberg e lattuga, funghi, pomodori, melanzane, peperoni, peperoncino
- vongole e cozze
- caffè, te, cacao, alcool
eliminando questi alimenti (alcuni, come pomodoro e pera, non li assumevo già da un po' perchè avevo colite ogni volta che li mangiavo) sto benissimo, sono davvero un'altra persona: intestino regolare, digestione ottima, livelli di "energia" altissimi.
Nemmeno questa evidenza ha convinto il mio curante a prescrivermi degli esami per capire a cosa sono effettivamente intollerante: si è limitato a dire che essendo io fortemente allergica a graminacee, pollini, e tutte le classi di piante può trattarsi solo di allergie crociate.
A questo punto mi sono informata e ho scoperto che posso fare i test senza ricetta, privatamente, ma ho anche scoperto l'esistenza di due tipologie di indagini: i prick test e le analisi del sangue.
Essendo FORTEMENTE intenzionata ad avere dati certi sulle mie (eventuali?) intolleranze, mi chiedevo quale dei due fosse il più adatto, considerando che volevo evitare di farli entrambi se possibile visti i costi.
Ripeto, se può essere utile, i miei sintomi: acidità di stomaco (soprattutto con la lattuga),cattiva digestione, gonfiore, colite (crampi e diarrea), spossatezza, sonnolenza. Se assumo latte di vacca o suoi derivati, il giorno dopo immancabilmente ho le palpebre inferiori molto gonfie (non succede con ricotta e mozzarella di bufala).
Vi ringrazio dell'attenzione prestatami.
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Allergologo
Buongiorno.
Il consiglio è quello di fare una visita specialistica, nell'ambito della quale generalmente si effettuano i test cutanei (in questo caso per alimenti). Può capitare di voler approfondire la valutazione con gli esami del sangue (indipendentemente dal fatto di non avere alora a disposizione tutti gli estratti allergenici degli alimenti "incriminati") ma non è possibile prevederlo prima di avere effettuato un'accurata anamnesi.
È poi molto probabile che sia opportuno eseguire un breath test al lattosio.
Saluti,
Il consiglio è quello di fare una visita specialistica, nell'ambito della quale generalmente si effettuano i test cutanei (in questo caso per alimenti). Può capitare di voler approfondire la valutazione con gli esami del sangue (indipendentemente dal fatto di non avere alora a disposizione tutti gli estratti allergenici degli alimenti "incriminati") ma non è possibile prevederlo prima di avere effettuato un'accurata anamnesi.
È poi molto probabile che sia opportuno eseguire un breath test al lattosio.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 15.5k visite dal 21/06/2010.
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