Allergia alimentare da ltp
Salve,
sono una ragazza di 26 anni e un pò di tempo fa mi è stata diagnosticata l'allergia alla proteina ltp della pesca con un valore Ige di circa 24.0 e sceso dopo qualche mese a 13.0. La mia storia clinica è questa: un solo episodio di orticaria all'età di un anno dovuta alla pesca con buccia (poi per tutta la vita ho continuato a mangiare pesche senza buccia senza problemi); una orticaria acuta dopo assunzione di un kiwi; prurito in gola all'assunzione di noci (ma non sempre).
Mi è stato riferito dal mio allergologo che la proteina ltp crea solo problemi con pesca, buccia di mela ed eventualmente con frutta secca ma io mi sono documentata tantissimo e ho appreso da molti testi scientifici ed esperienze di varie persone con allergia ad ltp, che questa proteina può creare problemi anche gravi con una lunghissima lista di frutti, vegetali, semi, cereali, al punto che ho smesso di mangiare tutto per paura di reazioni nuove e improvvise (sebbene abbia avuto in tutta la vita solo quelle che ho citato sopra).
Come devo comportarmi? E' vero che eliminando per precauzione pesca, buccia di mela e frutta secca posso stare tranquilla? (peraltro anche la frutta secca l'ho sempre mangiata senza problemi). Com'è possibile che ovunque stia scritto che la ltp può dare problemi con quasi tutti i vegetali ed invece un paio di specialisti mi hanno detto che non è assolutamente così. Io vorrei poter mangiare senza il terrore di una reazione improvvisa e magari anche grave dovuta a ltp.
Un'altra domanda: ho fatto il rast per moltissimi alimenti vegetali ai quali non ho mai reagito e sono risultati tutti positivi (con valori che oscillano da 1 a 3). Questo risultato dipende dall'allergia alla ltp? Sapendo di avere la positività non riesco più a mangiarli, anche se mi è stato detto che i valori positivi non significano nulla se non ci sono reazioni e che posso stare tranquilla e mangiarli come prima. Cosa devo fare? Devo vivere aspettandomi di sviluppare nel tempo reazioni a cibi nuovi?
Per finire: non mangio tutti gli alimenti a cui sono risultata positiva (anche se non mi avevano mai dato problemi)da almeno 10 mesi. Ho chiesto all'allergologo se per caso possa essere pericoloso reintrodurli dopo tutto questo tempo e mi è stato detto di no. Lei che ne pensa?
Mi scuso per essermi dilungata ma ho davvero bisogno di capire come gestire la mia vita alimentare senza correre rischi.
La ringrazio anticipatamente.
sono una ragazza di 26 anni e un pò di tempo fa mi è stata diagnosticata l'allergia alla proteina ltp della pesca con un valore Ige di circa 24.0 e sceso dopo qualche mese a 13.0. La mia storia clinica è questa: un solo episodio di orticaria all'età di un anno dovuta alla pesca con buccia (poi per tutta la vita ho continuato a mangiare pesche senza buccia senza problemi); una orticaria acuta dopo assunzione di un kiwi; prurito in gola all'assunzione di noci (ma non sempre).
Mi è stato riferito dal mio allergologo che la proteina ltp crea solo problemi con pesca, buccia di mela ed eventualmente con frutta secca ma io mi sono documentata tantissimo e ho appreso da molti testi scientifici ed esperienze di varie persone con allergia ad ltp, che questa proteina può creare problemi anche gravi con una lunghissima lista di frutti, vegetali, semi, cereali, al punto che ho smesso di mangiare tutto per paura di reazioni nuove e improvvise (sebbene abbia avuto in tutta la vita solo quelle che ho citato sopra).
Come devo comportarmi? E' vero che eliminando per precauzione pesca, buccia di mela e frutta secca posso stare tranquilla? (peraltro anche la frutta secca l'ho sempre mangiata senza problemi). Com'è possibile che ovunque stia scritto che la ltp può dare problemi con quasi tutti i vegetali ed invece un paio di specialisti mi hanno detto che non è assolutamente così. Io vorrei poter mangiare senza il terrore di una reazione improvvisa e magari anche grave dovuta a ltp.
Un'altra domanda: ho fatto il rast per moltissimi alimenti vegetali ai quali non ho mai reagito e sono risultati tutti positivi (con valori che oscillano da 1 a 3). Questo risultato dipende dall'allergia alla ltp? Sapendo di avere la positività non riesco più a mangiarli, anche se mi è stato detto che i valori positivi non significano nulla se non ci sono reazioni e che posso stare tranquilla e mangiarli come prima. Cosa devo fare? Devo vivere aspettandomi di sviluppare nel tempo reazioni a cibi nuovi?
Per finire: non mangio tutti gli alimenti a cui sono risultata positiva (anche se non mi avevano mai dato problemi)da almeno 10 mesi. Ho chiesto all'allergologo se per caso possa essere pericoloso reintrodurli dopo tutto questo tempo e mi è stato detto di no. Lei che ne pensa?
Mi scuso per essermi dilungata ma ho davvero bisogno di capire come gestire la mia vita alimentare senza correre rischi.
La ringrazio anticipatamente.
[#1]
Allergologo
Gentile utente,
stiamo trattando un argomento relativamente nuovo e sul quale non c'è ancora uniformità di vedute (e tantomeno delle linee guida). Il Suo caso deve essere attentamente valutato e seguito nel tempo, non si può pensare di sviscerarlo in questa sede.
Se quanto esposto dal collega non La convince, può sentire un secondo parere.
Saluti e auguri,
stiamo trattando un argomento relativamente nuovo e sul quale non c'è ancora uniformità di vedute (e tantomeno delle linee guida). Il Suo caso deve essere attentamente valutato e seguito nel tempo, non si può pensare di sviscerarlo in questa sede.
Se quanto esposto dal collega non La convince, può sentire un secondo parere.
Saluti e auguri,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.4k visite dal 23/12/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.