Allergia albume
Buongiorno: scrivo perchè mio figlio (13 mesi) dopo aver mangiato un uovo INTERO nella pappa ha avuto una reazione allergica (rossore, vomito diarrea sonnolenza e macchie sotto labro inf e mento; siamo in attesa dei referti per verificare eventuale allergia albume; infatti già da un mese aveva assunto in tre volte il tuorlo (I volta 1 cucchiaino, II volta due cucchiaini terza volta solo tuorlo intero) senza alcuna conseguenza. Mi chiedo se l'episodio non sia magari conducibile alla quantità piuttosto che causato da allergia albume (avrei forse dovuto dosare anche albume?)
Preciso che il pediatra consigliava l'introduzione dell'uovo partendo da tuorlo (1 cucchiano) e passando il mese succ all'uovo intero senza ulteriori specifiche ; consigliava altresì l'introduzione al nono/decimo ma abbiamo preferito aspettare l'anno..forse anche questa scelta ritardata può aver contribuito?ringrazio e saluto cordialmente
Preciso che il pediatra consigliava l'introduzione dell'uovo partendo da tuorlo (1 cucchiano) e passando il mese succ all'uovo intero senza ulteriori specifiche ; consigliava altresì l'introduzione al nono/decimo ma abbiamo preferito aspettare l'anno..forse anche questa scelta ritardata può aver contribuito?ringrazio e saluto cordialmente
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Allergologo
Gentile utente,
anche le reazioni allergiche avvengono per esposizione all'allergene oltre una certa soglia.
In un caso come quello del Suo bambino sarebbe in teoria necessario testare tutti gli alimenti che componevano quella pappa; a distanza di tempo si potrebbe anche ragionare con ulteriori elementi (come ad esempio nuove reazioni; o anche l'assenza di nuove reazioni in relazione all'esposizione a...). Ma è chiaro che si tratta di valutazioni da fare con lo specialista di riferimento.
Ritengo di scarsa importanza il dettaglio sul ritardo di due-tre mesi nell'introduzione dell'alimento.
Saluti,
anche le reazioni allergiche avvengono per esposizione all'allergene oltre una certa soglia.
In un caso come quello del Suo bambino sarebbe in teoria necessario testare tutti gli alimenti che componevano quella pappa; a distanza di tempo si potrebbe anche ragionare con ulteriori elementi (come ad esempio nuove reazioni; o anche l'assenza di nuove reazioni in relazione all'esposizione a...). Ma è chiaro che si tratta di valutazioni da fare con lo specialista di riferimento.
Ritengo di scarsa importanza il dettaglio sul ritardo di due-tre mesi nell'introduzione dell'alimento.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 07/11/2013.
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