Una forte allergia al gatto,
egregio dottore,
scrivo per esporle un problema piuttosto grave,che sta rovinando l'esistenza di mia madre, sessantenne, sia dal punto di vista fisico, che da quello psichico.sotto natale, in seguito ad una violenta dispnea e ad una tosse assai stizzosa, mia madre si è sottoposta ad una serie di prove allergiche e visite pneumologiche, dalle quali è emersa una forte allergia al gatto, di 73 sulla scala di riferimento.
mia madre possiede una gattina da circa 3 anni, e il suo allontanamento l'ha fatta cadere in uno stato tale di prostrazione, tanto grave che alla fine ha preferito usare pressochè quotidianamente il ventoli, piuttosto che separarsi dall'animale.
evita certo di farlo entrare in camera e di toccarlo, ma di fatto la gatta è in casa, con tutti i rischi che per mia madre conseguono.
quello che le chiedo è:
1)se i prodotti desensibilizzanti da applicare sul mantello dell'animale abbiano o meno qualche efficacia
2)se il vaccino nel caso di mia madre, che è come ripeto una sessantenne, sia comunque possibile e in quale misura efficace.
ora, avendo anche io una gattina in casa e sospettando un'allergia anche per me, mi domando infine se alla mia età, 33 anni, il vaccini risulti efficace ed eventualmente fattibile.
un'ultima domanda:ho una bimba di 8 mesi che ha già avuto 2 bronchioliti e un broncospsmo.sono secondo lei da ascriversi alla presenza in casa dell'animale, o bensì da considerarsi mali di stagione?io sapevo infatti che per i bambini crescere con un animale in casa, è non soltanto tollerato, ma anzi nel caso delle allergie anche indicato, poichèli renderebbe meno sensibili in futuro.
la ringrazio di cuore per l'attenzione, spero mi risponderà.
cordialmente
scrivo per esporle un problema piuttosto grave,che sta rovinando l'esistenza di mia madre, sessantenne, sia dal punto di vista fisico, che da quello psichico.sotto natale, in seguito ad una violenta dispnea e ad una tosse assai stizzosa, mia madre si è sottoposta ad una serie di prove allergiche e visite pneumologiche, dalle quali è emersa una forte allergia al gatto, di 73 sulla scala di riferimento.
mia madre possiede una gattina da circa 3 anni, e il suo allontanamento l'ha fatta cadere in uno stato tale di prostrazione, tanto grave che alla fine ha preferito usare pressochè quotidianamente il ventoli, piuttosto che separarsi dall'animale.
evita certo di farlo entrare in camera e di toccarlo, ma di fatto la gatta è in casa, con tutti i rischi che per mia madre conseguono.
quello che le chiedo è:
1)se i prodotti desensibilizzanti da applicare sul mantello dell'animale abbiano o meno qualche efficacia
2)se il vaccino nel caso di mia madre, che è come ripeto una sessantenne, sia comunque possibile e in quale misura efficace.
ora, avendo anche io una gattina in casa e sospettando un'allergia anche per me, mi domando infine se alla mia età, 33 anni, il vaccini risulti efficace ed eventualmente fattibile.
un'ultima domanda:ho una bimba di 8 mesi che ha già avuto 2 bronchioliti e un broncospsmo.sono secondo lei da ascriversi alla presenza in casa dell'animale, o bensì da considerarsi mali di stagione?io sapevo infatti che per i bambini crescere con un animale in casa, è non soltanto tollerato, ma anzi nel caso delle allergie anche indicato, poichèli renderebbe meno sensibili in futuro.
la ringrazio di cuore per l'attenzione, spero mi risponderà.
cordialmente
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L'allergia al forfora e pelo del gatto in realtà può essere un' allergia seria in quanto la sua proteina responsabile della malattia allergica specifica è la Fel d1(uteroglobina) capace di stimolare il sistema immunitario ed indurre asma.
La terapia iposensibilizzante specifica (ITS), quando non si può alllontanare il gatto, è indicata.
I risultati dopo alcuni anni di terapia vaccinica a volte sono veramenre sorprendenti.
Si affida ad un Allergologo anche per la terapia antiallergica perchè se la paziente usa al bisogno solo Ventolin, fa un grosso errore in quanto non cura l'infiammazione allergica ma solo il sintomo - la sostanza attiva del ventolin, salbutamolo - è solo un broncodilatatore (i bronchi si dilatano e la paziente respira meglio ma ripeto non cura la infiammazione).
La terapia iposensibilizzante specifica (ITS), quando non si può alllontanare il gatto, è indicata.
I risultati dopo alcuni anni di terapia vaccinica a volte sono veramenre sorprendenti.
Si affida ad un Allergologo anche per la terapia antiallergica perchè se la paziente usa al bisogno solo Ventolin, fa un grosso errore in quanto non cura l'infiammazione allergica ma solo il sintomo - la sostanza attiva del ventolin, salbutamolo - è solo un broncodilatatore (i bronchi si dilatano e la paziente respira meglio ma ripeto non cura la infiammazione).
Dr. salvatore pugliese
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.1k visite dal 02/07/2009.
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Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.