Epididimite post intervento di varicocele

Gentilissimi dottori, mi chiamo Fabrizio, ho 35 anni e il 17 di settembre ho effettuato un intervento di varicocele di 2/3 grado sin, con legatura dalle vena spermatica. Sono stato 30 giorni a riposo prendendo gli antinfiammatori e gli antibiotici e sono tornato a lavoro (sono un’infermiere); sentivo comunque dolore e fastidio, cosi son tornato nel reparto di urologia e mi hanno fatto una visita in cui mi hanno diagnosticata un’epididimite, all’ecografia è visibile idrocele e alla palpazione è diagnosticata l’infiammazione dell’epididimo. Dopo la diagnosi, fatta il 30 ottobre ho iniziato la terapia ho preso rocefin i.m. 1gr per 6 giorni, insieme a nimedex e topster supposte. Dopo il rocefin ho fatto bacrim forte x 2 x 6 giorni, a cui mi hanno aggiunto del ciproxin perché ho iniziato ad avere anche disturbi della minzione. Stamane ritorno a visita e parlo con il primario che mi ha operato. Ha constatato l’epididimite, ma mi ha detto che non è conseguenza dell’intervento. Mah…… Cmq mi ha dato altri 10 giorni di malattia, riposo, e mi ha rimesso in terapia il rocefin 1gr x7 + mobic 15mg 1 die e flantadin 30mg ½ cp x 2.
Mi stanno imbottendo di farmaci ma il dolore non cessa, e sono molto preoccupato perche non sto vivendo piu’. Che prospettive future ho. Vivo solo e questa situazione mi sta deprimendo. Passera? E se non passasse che posso fare? Vi giuro mi farei togliere il testicolo adesso per il dolore. Vi prego rispondetemi.
Grazie e buon lavoro.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

da quello che ci scrive sembra di essere in presenza di un problema infiammatorio che in effetti è difficile da collegare in modo diretto all'intervento subito.

Detto questo poi è difficile anche capire la sua reale situazione clinica da questa postazione e senza una valutazione clinica diretta.

Comunque a questo punto segua in modo dettagliato le indicazioni ricevute dal suo urologo e ci aggiorni sugli sviluppi del suo problema, senza drammatizzare.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
dottor Beretta spero che mi rispondera subito perche sono preoccupato e triste.
maercoledi sono tornato perche la terapia antibiotica fatta a casa non ha dato risultati ed il primario che mi ha operato, mi ha ricoverato subito perche voleva vederci chiaro.
dal 25 sono in ospedale iniziata terapia antibiotica e,v, con tienam targosid e cortisone, poi hanno lasciato da venerdi solo il targosid, perche dal tampone uratrale che ho fatto in autonomia e senza indicazioni dei dottori che mi hanno diciamo assistito è risultato questo staffilococco hominis. sensibile al targosig. i dolori comunque sono sempre presenti e li sento anche nel gluteo sx che nell'arto a volte anche alla punta del piede sempre di sx.
Stamattina (sabato) ho avuto un aumento del dolore di quelli da piegarsi e il primario è venuto, mi ha toccato e li ho sentito le stelle!!! alla fine mi ha detto che lunedi vuole aprirmi il testicolo per una esplorazione, vuole capire e vedere l'epididimo.
cio che mi preoccupa, e che non so cosa intendesse lui per esplorativo. nel pomeriggio ho parlato con una dottoressa, che mi ha detto che faranno un taglio centrale tra i due testicoli e poi osserveranno per vedere se vi fosse qualche vena torsa o gonfia, dicendomi che potrebbero causticare anche. io, mi creda non so che pesci prendere e sto piangendo continuamente, anche perche sono un'infermiere e vivo a macerata da solo, perche sono abruzzese.
non mi sento molto seguito da questa urologia e ho seriamente paura. dopo l'intervento del 17 settembre ho sempre avuto fastidi, mi son fatto vedere spesso in reparto ma a parte 2 ecografie di cui mi hanno lasciato solo le immagini senza un referto, non mi hanno palpato il testicolo per vedere meglio, e io sentivo dei noduli, ovvero l'epididimo molto duro, gonfio e noduloso. poi dopo un mese mi ha rivisto un'altro chirurgo e mi ha diagnosticato questa epididimite. via subito antibiotici, 3 tipi e riposo, 20 giorni di estremo allettamento e antibiotici per nulla, oltre ai 2 nimedex al giorno, toradol sublinguali e tachidol. poi ho pensato io di farmi questi esami batteriologici che hanno rilevato lo staffilococco sul tampone e nulla sulla spermiocoltura, questo il 24. il 25 mi hanno ricoverato. ho paura perche mi sembra che questi brancolano nel buio. un conto è che ti operi per un determinato problema che sai, un conto è esplorare alla cieca. ho lavorato in sala operatoria per 2 anni e so che significa e i comportamenti dei chirurghi.
ho pensato anche di non far nulla e andare in un'altra parte dove si ha piu esperienza. la prego cerchi di rispondere prima di lunedi, la prego mi aiuti!!!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

come già risposto, così a distanza mi è difficile darle un consiglio preciso e corretto.

Certo se il suo rapporto con l'urologo che la segue non è di estrema fiducia come sembra, visto che il problema non è più "acuto", potrebbe essere utile anche prendere una pausa di "riposo", riconsultare il suo medico di medicina generale e poi consultare eventualmente, soprattutto se il suo medico di fiducia non sa darle una indicazione precisa, il nostro sito ed pure il sito ufficiale della SIA: www.andrologiaitaliana.it.

Ci aggiorni comunque!

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
ho riflettuto, e capito che forse dovrei fermarmi qui dove sono, e rivolgermi presso altre strutture per avere piu indicazioni e consigli. ero intenzionato a farmi vedere presso torrette o la clinica univeristaria ospedaliera di chieti, che è la mia città!
visto che il pericolo di vita non c'è prima di sottoporsi ad interventi esplorativi (che non è una semplice gastroscopia) voglio sentire altre campane!
quale delle due strutture risulterebbe per me piu affidabile e che mi possa seguire con criterio?
grazie tante dottore e buona domenica!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

purtroppo non ho informazioni precise da darle sulle due strutture da lei indicate ma credo che sia importante per lei che queste siano dotate anche di una Unità di Andrologia coordinata da esperti colleghi.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Salva dottore, la tengo aggiornato sulla mia situazione, che non ha grossi giovamenti.
Martedi sono andato via dall'ospedale di Macerata e sono tornato a chieti, dove sono andato dal primario della divisione urlologica che mi ha fatto una bella visita e mi ha prescritto una ecografia testicolare approfondita per vedere la vascolarizzazione, questo è il referto:

Esame e cografico eseguito in regime d'urgenza.
Didimi in sede, di dimensioni ed ecostruttura nella norma; consarvata appare la vascolarizzazione bilateralmente.
Presenza di idrocele sx, con fini echi nel contesto compatibile con presenza di materiale corposcolato e minuta formazione iperecogena di pochi mm con cono d'ombra posteriore in sede declive, compatibile con scrotolita.
Nella sede della sintomatologia dolorosa del paziente, a livello della coda dell'epididimo sx che appare di dimensioni aumentate con struttura disomogenea, con accentuazione della vascolarizzazione arteriosa: il quadro clinico-ecograficodescritto è compatibile con alterazioni di natura flogistica.
Si associa aspetto tumefatto del funicolo spermatico omolaterale, nel cui contesto si apprezzano alcune ectasie venose, con reflusso emodinamicamente non significativo dopo manovra di Valsalva.
Piccole cisti di diametro di 0,3cm circa in corrispondenza della testa dell'epididimo bilateralmente.
In prossimità della testa dell'epididimo sx si apprezza piccola formazione ipoecogena di diametro inferiore al cm, con piccole immagini iperecogene nel contesto verosimile espressione di calcificazioni nell'appendice del Morgagni.

quindi il prof. che mi ha visitato mi ha tolto la terapia antibiotica che mi hanno fatto fare a Macerata(le ricordo che in un mese mi fecero fare rocefin 1gr x7, poi bactrim 1sc +ciproxin 2 sc poi altre 7 rocefin 1gr i.m.) e mi ha messo in terapia solo il danzen 2cp die. x 30 giorni.

il problema è che a distanza di 4 giorni ancora non trovo miglioramenti, anche se palpando il testicolo sento l'epididimo un po piu morbido. il dolore poi adesso e piu avvolgente, nel senso che sento l'intero testicolo congesto e sopratutto è forte a livello inguinale, all'attaccatura testicolo inguine, e quindi ho anche dolore irradiato alla coscia.
questa situazione è per me demoralizzante e molto sofferente e non so piu cosa fare. Vorrei solo tornare alla normalità e fare quello che facevo prima di quest'intervento che mi sta rovinando l'esistenza.
il dolore non è sempre presente, ieri nel pomeriggio stavo benino, poi questa notte mi sono svegliato dal dolore in seguito a un'erezione, sentivo come se qualcosa dentro tirasse e da li tutta oggi con questo fastidio/dolore.
per il resto sono a riposo, quasi sempre a letto, e esco 10 minuti la mattina e 10 la sera;indosso slip in cotone che mi tengono i testicoli, ho provato a dormire o stare sul letto senza , ma non ho grossi giovamenti, a momenti sembra di star meglio e poi rinizia. ho provato di tutto e non so piu che fare e che mi succederà-
Grazie e spero in una sua risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

non entri in inutili vortici di ansie e di paure.

L'urologo che l'ha visitata e l'ecografia fatta non sembrano indicarci un problema grave.

Continui a seguire ora con pazienza, attenzione e calma le indicazioni terapeutiche ricevute e poi ci aggiorni.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
vi aggiorno sulla mia problematica, anche se questo è il mio ultimo messaggio.
nell'ultimo messaggio ero rimasto al danzen che ho preso per 40 giorni, senza benefici, il quel periodo sono stato in visita presso un'altro urologo/andrologo di Pescara che dopo una breve visita di un quarto d'ora, mi ha liquidato dicendomi che in 7 giorni massimo 10 sarebba passato tutto, e alla mia domanda, se il problema non si fosse risolto, mi ha parlato di un'intervento di denervazione, costo 80 euro in nero per non risolvere nulla; e intanto sono andato avanti tra un danzen al giorno, un nimedex o orudis i.m. die ma senza ulteriori benefici, al contrario i dolori si sono iniziati a manifestare in maniera più aggressiva nel senso che in determinati momenti il dolore era tale da prendermi lo stomaco, sentivo il cuore battere più velocemente e sbiancavo in viso. richiamo l'urologo di chieti gli parlo di questi miei peggioramenti dicendogli anche che nella parte sinistra, all'attaccatura scroto inguine, nel momenti in cui devo andare di corpo, generalmente la mattina,mi si gonfia molto oltre a sentire tutti e due i testicoli un po tirati su.
essendo una persona cordiale e disponibile, subito mi invita a recarmi in ospedale da lui, per controllare la presenza di un'eventuale ernia.
sono corso subito e mi ha visitato, ha osservato che non vi sono ernie e alla fine alla mia domanda su come superare e risolvere tale triste situazione, mi dice che l'unica cosa da fare è trattare il dolore; mi mette quindi in contatto con un medico della terapia del dolore che mi fissa un appuntamento per una visita privata il giorno successivo. mi reco quindi da lui che dopo avermi visitato mi da una terapia a base di baclofene 1 la sera, associato a patrol 3 die fino ad 6 in caso di forti dolori e kenacort ( 1 a settimana x 3 settimane, i.m.), dicendomi che in determinate situazioni ci puo essere un interessamento di qualche piccolo nervo o anche qualche piccola lesione degli stessi in seguito all'atto chirurgico; altre 150 euro con ricevuta però.
inizio quindi questa terapia il 24/12/09 che un po mi calma il dolore, ma sento sempre che la problematica esiste, d'altronde il dolore è causato sostanzialmente da un'infiammazione e la terapia in atto agisce sulle conseguenza ma non risolvono la causa.
passano i giorni, i dolori un po si affievoliscono ma non passano, come non passa la leggera falda di idrocele, e decido di riprendere il lavoro nei primi di gennaio.
tornato su a macerata decido di sentire un'altro "LUMINARE", ovvero il primario di torrette ad ancona, sempre pero privatamente, visti i tempi di attesa. Vado da lui che dopo aver sentito tutta la mia storia e avermi visitato, mi dice che potrebbe essere un problema sia infiammatorio ma anche legato a un problema dei nervi. fatto sta che anche lui mi dice che l'unica via è sentire il terapista del dolore E SI OFFRE DI RICONTATTARMI PER INDICARMI IL NOME DI QUESTO MEDICO CHE POI AVREI CONTATTATO PER PRENDERE APPUNTAMENTO. NEL FRATTEMPO MI PRESCRIVE DI NUOVO UNA TERAPIA ANTIBIOTICA CON LEVOXACIN DA FARE ADDIRITTURA PER 30 GIORNI, ANTINFIAMMATORIO PER 30 GIORNI E MI PRESCRIVE UNA POMATA AL CORTISONE DA APPLICARE SULLO SCROTO.TUTTO ALLA MODICA CIFRA DI 200 EURO CON RICEVUTA. intanto il mio morale è sempre piu a terra oltre a dimagrire sempre di piu a causa di inappetenza derivante dal mio stato psicofisico. parlo con il mio responsabile delle mie problematiche e della mia difficolta di lavorare in pronto soccorso. subito comprende la situazione e mi stà dando un aiuto sia per il lavoro, in piu mi fa parlare con il loro terapista del dolore, persona molto competente nel suo campo che mi modifica la tarapia dandomi solo il Lyrica 75mg x2 partendo da 25, ha sostituito il patrol con il tralodie 1cp 150 mg die piu laroxyl gtt 10gtt die partendo da 5
ho iniziato 15 giorni fa questa terapia che ha migliorato un po il problema ma sento ancora che le cose non vanno, inoltre in tutti questi quattro terribili mesi ho eseguito diversi esami del sangue dove tutto è nella norma a parte un gilbert che ho dalla nascita e una leucocitosi persistente che ha valori compresi tra 11mila e 13.500. QUESTO è UN ELEMENTO IMPORTANTE PERCHE' DENOTANO LA PERSISTENZA DELL'I9NFIAMMAZIONE. IN PIU STO PRENDENDO DA CIRCA 8 GIORNI IL TAUXIB 90mg.
Nel frettempo faccio un'ulteriore ecografia sempre a pagamento in cui a parere dell'ecografista vi è una recidiva di varicocele, un'idrocele con della parte corpuscolata, delle cisti e un'ispessimento del funicolo.
Il dolore come vi dicevo si è affievolito, però non va bene. ADESSO VI PARLO DEI SINTOMI DEL DOLORE:
IL DOLORE CHE SENTO NON è SEMPRE LOCALIZZATO NELLO STESSO PUNTO. A VOLTE SENTO DELLE SINGOLE PUNTURE NELLA PARTE BASSA DEL TESTICOLO, ALTRE VOLTE QUESTE PUNTURE O PICCOLI CRAMPI MI AVVOLGONO TUTTO IL TESTICOLO, è COME SE FOSSE AVVOLTO DA TANTI SPILLINI.
QUANDO SONO A LETTO DEVO STARE IN POSIZIONE SUPINA PERCHè SE MI DETTO DI LATO SENTO, TRA LA FACCIA POSTERIORE DEL TESTICOLO E LE OSSA PUBICHE UN DOLORE SIMILE AD UNA LAMA DI COLTELLO CHE PASSA IN QUELLA ZONA INGUINALE (STO CERCANDO DI FARVI CAPIRE I SINTOMI CHE HO). INOLTRE SENTO ALLA PALPAZIONE IL FUNICOLO DOLENTE E QUESTA DOLENZIA MI SI IRRADIA MIN QUELLA ZONA COMPRESA TRA IL TESTICOLO E IL PUBE.
SIGNORI MIEI, IO SONO ARRIVATO VERAMENTE ALLA FRUTTA. SONO 4 MESI CHE HO LA SENSAZIONE CHE QUALCUNO MI STRINGE LA PALLA IN UNA MANO, SONO 4 MESI CHE MI SPACCO LO STOMACO E IL FEGATO CON TUTTA LA FARMACOLOGIA ANTINFIAMMATORIA POSSIBILE ED INIMMAGINABILE PUR AVENDO UNA GASTRITE CRONICA E UN'ERNIA IATALE; SONO ARRABBIATO PER TUTTA QUESTA SITUAZIONE E PER IL COMPORTAMENTO DEL CHIRURGO CHE MI HA APERTO SENZA FARMI UNA VISITA E SENZA SOTTOPORMI A NESSUN ESAME ECOGRAFICO APPROFONDITO. NELLA MIA CARTELLA è STATO FATTO SOLO UN SEMPLICE ECG. LA VISITA PRECHIRURGICA CON UNO DEI DOTTORI DI QUEL PESSIMO REPARTO (DOVE ALCUNI MEDICI SOSTENGONO TRA L'ALTRO CHE IL CATETERE VESCICALE NON VA MESSO IN STERILITà), è STATA UNA SEMPLICE INTERVISTA E IL PRIMARIO A CUI IO MI ERO AFFIDATO, AGGIUNGO PURTROPPO E STUPIDAMENTE, MI HA VISTO SUL LETTINO OPERATORIO DAL GIORNO IN CUI ANDAI DA LUI E DICENDOGLI DOTTORE HO IL VARICOCELE CHE A VOLTE MI DA FASTIDIO. OK VAI DALLA CAPOSALA E PARLA CON LEI. DA LI CI SIAMO RIVISTI SUL LETTINO OPERATORIO. ORA, IO AVRO SBAGLIATO A FIDARMI MA UN CHIRURGO CHE DEVE OPERARMI, UNA TOCCATA ALLE PALLE DOVREBBE PUR DARLA O NO???? LA COLPA DI TUTTO CIO è SOLO E SOLTANTO MIA. IL RIMORSO DI COSCIENZA NON MI ABBANDONERà PIU. SO SOLO CHE STAVO TANTO BENE E AVEVO UNA VITA FELICE. DA QUEL MALEDETTO 17 SETTEMBRE LA MIA VITA è CAMBIATA IN NEGATIVO. E ADESSO SONO STATO COSTRETTO ANCHE A CHIEDERE IL SUPPORTO DI UNO PSICOLOGO CHE MI HA PRESCRITTO IL CIPRALEX. OLTRE A QUESTO CHE MI FA STARE MALE, INIZIO A RENDERMI CONTO CHE LA MAGGIOR PARTE DEI MEDICI SONO UNA MASSA DI AVIDI INCOMPETENTI. VI HO MESSO TUTTI I SOLDI DA ME SPESI PER FARVI CAPIRE QUANTO IMPORTANTI SIANO PER I LUMINARI, I SOLDI E QUANTO SE NE FREGANO DEI RISULTATI. TRA L'ALTRO IL PRIMARIO DI ANCONA CHE HO VISTO ALLA MODICA CIFRA DI 200 EURO E CHE AVREBBE DOVUTO CONTATTARMI PER INDICARMI UN TERAPISTA DEL DOLORE, NON MI HA MICA RICHIAMATO. 200 EURO PER UNA INUTILE POMATA AL CORTISONE CHE NON SERVE A UN BEL NIENTE.
L'HO RICHIAMATO IO E GLI HO DETTO CON TUTTA FRANCHEZZA ED EDUCAZIONE CIO CHE PENSAVO DI LUI E DI TANTI ALTRI CHE HANNO SIN'ORA DIMOSTRATO CHE PER LORO, LA SOFFERENZA ALTRUI è SOLO UN BUSINESS, NON CI SI COMPORTA COSI' 16 GIORNI SENZA AVERE RISPOSTE DA UN LUMINARE CHE SI ERA OFFERTO DI CONTATTARMI, LE PERSONE SOFFRONO E CERTE SOFFERENZE NON SI AUGURANO A NESSUNO VERAMENTE; CI ACCOGLIETE CON IL SORRISO NEI VOSTRI STUDI MULTIDISCIPLINARI E UNA VOLTA CHE USCIAMO SIAMO SOLO UNA 100 EURO IN PIU SUL VOSTRO CONTO CORRENTE. OGGI SI DIVENTA MEDICI PER GUADAGNARE TANTO E NON PER FAR DEL BENE ALLE PERSONE OLTRE AL FATTO CHE CI SONO TANTE BESTIE CHE DOVREBBERO ANDARE A FARE ALTRO NELLA VITA. PENSO PERO CHE NON TUTTI I MEDICI SIANO COSI, QUALCUNO IN ITALIA DEVE PUR ESSERCI CHE SIA DISPOSTO A CAPIRE IL PERCHè DI QUESTO MIO INFERNO; QUESTI MEDICI SONO POCHI MA CI SONO ANCORA E IO DEVO TROVARE SOLO IL MIO. I MEDICI DOVREBBERO APPASSIONARSI A QUESTA PROBLEMATICHE INCONSUETE E RARE, APPUNTO PERCHè DOVREBBERO ESSERE STUDIATE E CAPITE. E INVECE LA MAGGIOR PARTE SI LIMITA SOLO A FARE TENTATIVI FARMACOLOGICI O ANTALGICI PER PLACARE LE CONSEGUENZE E NON AVENDO ALCUN INTERESSE A CAPIRE LA CAUSA E COME TRATTARLA OLTRE E DARE PARERI DIVERSI E A VOLTE CONTRASTANTI.C'è CHI MI HA DETTO CHE è STATO CHIUSO TROPPO, CHI MI HA DETTO DELLA RECIDIVA, CHI MI VUOL TOGLIERE LA TESTA DELL'EPIDIDIMO. VAI A CAPIRE TU DI CHI DOVREI FIDARMI?!?!
QUESTO è IL MIO ULTIMO MESSAGGIO, LA RETE NON PUO AIUTARMI IN QUESTO MIO CALVARIO.
SPERO CMQ CHE QUALCUNO CAPISCA IL SENSO DI QUESTO MESSAGGIO MAGARI PER EVITARE A QUALCHE POVERO IGNARO NON CANDIDABILE ALL'INTERVENTO DI SOFFRIRE LE PENE DELL'INFERNO.
ARRIVEDERCI E GRAZIE.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

nella sua lunga replica proclama in modo non "sereno" molte cose discutibili ma una mi sembra centrata, saggia e può essere utile anche ai nostri numerosi lettori ed è quella di non arrivare a decidere in fretta , quando non c'è naturalmente un'urgenza, una strategia chirurgica, senza prima avere sentito eventuali pareri e consigli da altri medici, soprattutto se con il primo medico consultato si è avuta la sensazione di un rapporto o di una valutazione clinica un pò "affrettata".

Spesso alcuni colleghi, soprattutto chi ha nella suo curriculum e nella sua carriera professionale un indirizzo prevalentemente o solo chirurgico, danno facilmente una indicazione verso "un trattamento chirurgico" senza discutere per bene ed in tutti i suoi vari e minimi risvolti le eventuali e possibili complicanze della manovra chirurgica che verrà fatta.

Un cordiale saluto.