Inibitori della pde5

chiedo a tutti i gentili andrologi e medici che interverranno, se in caso di deficit erettile, la risposta ai vari inibitori della pde5 è indicativa della tenuta venosa...
io ad esempio assumendo cialis 10 posso far durare il rapporto penetrativo con la mia partner anche per 2 ore, anche se il problema del glande che rimane piu morbido permane, anche assumendo cialis, e questa cosa non è riuscita a spiegarmela nessun medico fin ora...
perchè l'inibitore ha effetto solo sui corpi cavernosi e non sullo spongioso e glande che rimangon piu morbidi? daltronde la pde5 presumo sia presente anche nello spongioso!
poi ho sentito parlare di nuovi inibitori della pde5 o comunque in generale di farmac i per la dusfunzione erettile piu selettivi e potenti, che saran presto in commercio...quali le differenze dai gia noti e quando usciranno in commercio?
grazie a chiunque interverrà
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore 10342,

i 5PDEI, agiscono nello stesso modo in tutti i distretti corporei vascolarizzati, è ovvio che la risposta del singolo distretto dipende dalla sua struttura ed organizzazione. A livello delle strutture vascolari del naso ci può essere una "congestione" che dà le stesse sensazioni che dà il raffreddore; a livello dei corpi cavernosi del pene, che hanno un rivestimento albugineo che consente l'ottenimento della rigidità, si ottiene un tipo di risposta che, in funzione di una attività sessuale è piacevole e gratificante. Il Glande ed il corpo spongioso dell'uretra non hanno il rivestimento albugineo e non possono diventare rigidi nè naturalmente nè dopo Cialis.
Il mondo di questi Inibitori è sempre in fermento perchè si tratta di un grande business, ma allo stato attuale non ci sono prodotti nuovi pronti a comparire sul mercato
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
grazie dott. pozza per la risposta...ma le assicuro che prima dei problemi, il mio corpo spongioso e glande eran ben rigidi...tanto è vero che debbon esser rigidi per non aver problemi di penetrazione e di indossare il preservativo..nonchè se non fossero rigidi non so come sarebbero possibili i rapporti anali...per quel che riguarda il mio pene il glande e spongioso..diciamo non come i cavernosi...ma eran comunque molto rigidi...
ora ho difficolta nella penetrazione perchè questi rimangon piu morbidi...dopo l'uso dell'estensore penieno, mi han trovato coi potenziali evocati, un segnale evocato in corteccia marcsatamente ipovoltato e destrutturato in morfologia...puo dipendere da questo?
che si puo fare? son spacciato?
le ho chiesto di nuovi inibitori, perchè ho sentito da fonti autorevoli come vincenzo gentile che dovrebbero uscirne nel 2006 dei nuovi...e poi l'ho sentito accennare da qualche andrologo anche in questo sito...
poi in alcuni siti ho visto una serie di farmaci in attesa di approvazione e son tantissimi, cica una decina!
nel mio caso di malconduzione nervosa, l'assunzione di inibitori puo a lungo termine avere un effetto curativo e non sol osintomatico?
non cè proprio una terapia per il mio caso?
grazie a chiunque interverra e grazie dott. pozza della risposta
[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
comunque forse non mi son spiegato bene...per risposta agli inibitori, intendo...se invece di fare una iniezione di prostaglandine, che comunque l'ansia puo falsarne l'esito...prendo un inibitore della pde5 e riesco ad avere una rigidita e mantenere un rapporto penetrativo per un paio di ore, si puo escludere una fuga venosa?
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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
http://72.14.207.104/search?q=cache:b6LIRBlzM2YJ:www.duepiu.net/sesso/littara_2c.htm+nuovi+pde5+inibitori&hl=it&gl=it&ct=clnk&cd=3

copiando questo collegamento e incollandolo nella barra di explorer, si va ad un sito d ove vengon descritti tantissimi farmaci in approvazione, e i n sperimentazione , per la disfunzione erettile...
qualcuno mi sa dire di piu
grazie
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