Il nostro primo rapporto ho smesso completamente

Ho 50 anni, vivo a Genova e sono tranquillamente sposato da circa 22 anni.
Faccio tranquilla e regolare attivita' sportiva, ma sono leggermente sovrappeso (1,75 per 88 chili).

Nel trascorrere degli anni il rapporto di coppia e' andato piano piano scemando, cosi' come l'attivita' sessuale.
Nonostante cio', pur avendo avuto molte possibilita' di avventure, viaggiando molto all'estero, non ho mai cercato distrazioni.
La mia vita sessuale non e' mai stata esaltante ma comunque era regolare, con le mie belle erezioni, ed i relativi orgasmi, fino a pochi mesi fa.

Dal momento cioe' in cui ho conosciuto una donna di due anni piu' giovane e me ne sono innamorato pazzamente. Non uso il termine in modo improprio. Con lei ho riscoperto la bellezza di amare intensamente una persona.
Dai primi baci e carezze si e' passati a cercare una certa intimita' che e' sfociata volutamente nel sesso.
Al nostro primo incontro sono iniziati i miei problemi.

Dal momento in cui abbiamo tentato il nostro primo rapporto ho smesso completamente di avere un'erezione degna di questo nome.
Direi assenza totale, manifestata purtroppo anche durante i tentati rapporti con mia moglie. Inoltre non sono riuscito a dormire per piu' di due ore a notte per circa una settimana. Preoccupato da questa situazione ho cominciato a fare una serie di esami (data l'eta era un'occasione per fare un corretto controllo) che hanno interessato sangue, urine, tiroide, testosterone, etc... dai quali e' scaturita una situazione piu' che normale.

Ho tentato allora l'uso di pillole "magiche" come Viagra e Cialis e con mio stupore non hanno dato risultati degni di nota, anzi sono stati un fallimento. Le erezioni spontanee mattutine, dopo una completa assenza nella settimana di insonnia, sono ritornate molto deboli, a tal punto da non rimanere attive se non per pochi minuti. Ho provato anche a vedere cosa succedeva con la masturbazione, col risultato di arrivare si all'orgasmo ma comunque con scarsissima "durezza".

E' una situazione deprimente.

Probabilmente e' tutto un fattore psicologico. Ma vorrei cominciare a capire cosa devo fare e a quale specialista rivolgermi. Vorrei evitare di rivolgermi al mio medico curante (e' intimo amico di mia suocera).

Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

in questi casi ,senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta , cioè capire la causa del suo problema e dare quindi una indicazione corretta su quali passi successivi fare a livello diagnostico e terapeutico .

Bisogna, a questo punto, consultare un esperto andrologo.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore,

se con valutazione clinica diretta intende una visita andrologica, questa e' stata gia' fatta. Certamente se avesse potuto farla lei le avrebbe permesso di avere molte piu' informazioni. Per il resto ho gia' tutti i risultati degli esami e delle ecografie ma sono ancora in attesa di fare un ecocolordoppler penieno, che pare sia difficile da eseguire nella mia citta'.

Tornando al mio problema, la cosa che piu' mi ha dato fastidio e' la velocita' con cui sono passato da uno stato normale ad uno stato con calo delle erezioni. Praticamente da un giorno all'altro, come un interruttore di cui non trovo piu' la leva per ripristinarlo.

Devo dire anche che le mie difficolta' sono insorte contemporaneamente ad un periodo di intenso stress sull'ambiente di lavoro, che certamente non ha favorito.

Comunque, appena sapro' qualcosa, per correttezza nei vostri confronti, vi rispondero' dandovi le informazioni su come va...

Saluti
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
a noi non è dato fare nè diagnosi, nè tanto meno supposizioni. Il problema principale della diagnostica del deficit erettile è che regolarmente vi sono valenze psicologiche, che possono avere peso diverso nella genesi del problema. E di qua capiamo solo quelle, capisco la sua volontà nel velocizzare un processo, ma purtroppo di più diu qua è impossibile.
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

fatta l'indagine mancante poi, se lo desidera , ci tenga informati sugli eventuali e futuri sviluppi del suo problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#5]
dopo
Utente
Utente
Egregi dottori,

la mia non voleva essere una risposta di critica nei vostri confronti e se ha potuto sembrare tale me ne scuso. Capisco pienamente la vostra posizione e apprezzo cio' che fate su queste pagine in modo corretto e molto professionale.

Certamente le persone che come me si possono trovare in situazioni piu' o meno critiche cercano di avere un risposta immediata anche quando quella risposta immediata purtroppo non puo' assolutamente esserci.

Cerchero' di informarvi appena ho qualche risposta della mia situazione.

Grazie ancora.
[#6]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

non si preoccupi ,abbiamo capito bene il senso della sua risposta .

Appena possibile , ci aggiorni.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#7]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
ho capito pure io, anche se anzianotto e tardo, non si preoccupi assolutamente. Faccia sapere se vuole.
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