Gonfiore interno al pene

buonasera, e complimenti per il servizio che offrite.
premetto di avere 2 casi in famiglia, fratello e padre, colpiti da induratio penis plastica, e di soffrire io stesso di morbo di dupuytren. ovviamente questo mi porta particolari ansie negli ultimi anni, compromettendo leggermente la mia vita sessuale, cercando di evitare traumi o microtraumi vari. premetto inoltre di essere già di mio un soggetto molto ansioso, che ogni tanto scopre qualcosa di nuovo sul proprio corpo, per poi magari capire che si tratta di cose normalissime.
qualche giorno fa mi sono accorto di avere un gonfiore, all'interno del pene. una specie di pallina, abbastanza grande, appena sotto al glande. specifico che questa zona tonda e dura la posso avvertire solo col pene a riposo. con l'erezione diventa praticamente impossibile "sentire dentro". la parte dura si trova esattamente al centro. non è sottopelle, ma proprio "dentro". in centro. schiacciandola, in alcuni momenti sento un leggero fastidio. mi pare anche di urinare un pò troppo spesso e di sentire lo stimolo anche poco dopo aver urinato.
il 17 agosto ho appuntamento con un urologo, ma nel frattempo vorrei sapere gentilmente, se possibile, un vostro cortese parere. nel caso di mio padre e mio fratello, la placca era percettibile col pene in erezione, in un punto preciso, e non al centro. nel mio caso oserei pensare a un rigonfiamento dell'uretra. posso con questi pochi dati considerare scongiurabile la mia paura dell'induratio?
vi ringrazio anticipatamente.
cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
difficile dirlo, per solito il Peyronie è dorsale e non ventrale, in ogni caso è raro a 35 anni e comunque a quell' età risponde bene a terapie. I microtraumi non c' entrano con la genesi del peyronie, per cui non si preoccupi di la.
[#2]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

le cose che ci racconta non sono "tipiche" ; comunque, a questo punto, bisogna aspettare la valutazione urologica già prevista per dire l'ultima parola.

Si riocrdi sempre che quadri clinici particolari come il suo non possono essere affrontati e tanto meno capiti e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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Giovanni Beretta M.D.
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