Stato di minima coscienza?

salve, un mio caro (anni 24, sesso maschile) circa 14 giorni fa ha avuto un ematoma epidurale importante causato da un colpo ricevuto nella zona temporo paietale sinistra. è stato operato d urgenza con successo e trasferito in rianimazione e messo in coma farmacologico.48 ore dopo è sato svegliato ed ha dato segni vitali quali: apertura occhi, stringere la mano a comando, muovere gli arti(movimenti minimi), sembra capire quello che gli si dice, respirazione però coadiuvata dalla macchina. trascorsi alcuni giorni, in cui non ha dato segni di miglioramento, una risonanza ha appurato la presenza di contusioni al livello del talamo e del tronco encefalico(non conosco l entità).i dottori hanno deciso di rimetterlo in coma farmacologico ed hanno attribuito la mancanza di miglioramenti a queste contusioni.ieri (dopo 5 giorni di coma farmacologico) è stato nuovamente svegliato e il suo stato è rimasto identico. gli effettueranno la tracheostomia e tra qualche giorno un' altra risonanza e contano di trasferirlo in un centro specializzato appena possibile.come vedete questo caso visto la vostra esperienza? si trova in uno stato di minima coscienza? cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? avete centri da consigliare? lo so che online è difficile formulare qualsiasi giudizio ma ogni parere è molto gradito anche se non risponde direttamente alle mie domande.ciao
grazie
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Buonasera caro Utente, da quello che ci racconta direi che con la "finestra neurologica" effettuata siamo ben al di qua della...."minima coscienza". Perchè ci dice che nel momento dei risvegli aveva una discreta percezione dell'ambiente esterno e addirittura sembrava rispondere a semplici comandi.
Però con problmatiche di questo tipo, quando si hanno dei traumi cranici purtroppo vi possono essere delle evoluzioni che si vedono col tempo e col passare dei giorni. Pur avendo risolto chirurgicamente e con successo li dove si doveva intervenire.
Tutto quello descritto è assolutamente in linea con il trattamento neurochirurgico e rianimatorio standard per un paziente di questo tipo. Le preannuncio dei tempi lunghi di recupero in un centro neuroriabilitativo appena le condizioni permetteranno un trasferimento. C'è da tenere sotto stretto controllo la lesione riferita a livello troncoencefalico: punto molto delicato per il quale si deve essere sicuri che vi sia una stabilizzazione del paziente senza ulteriori evoluzioni se non migliorative. Una curiosità: in quale neurochirurgia è stato operato? Conosco bene quella del'ospedale di Lecce (vedo che scrive da Ta) che è un ottimo reparto.
Cordiali saluti

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Dott. Stelio ALVINO

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dopo
Utente
Utente
egr dott Alvino grazie infinite per la celere risposta.è stato operato a taranto presso l' ospedale SS Annunziata .oggi gli hanno fatto la tracheostomia ed ha cominciato subito a respirare autonomamente.quello che i medici riscontrano ancora sono periodi di "assenza" , cioè in certi frangenti è meno reattivo, e la mancanza di segni di miglioramento della sua situazione.è affetto da sudorazione che il dott ci ha paragonato alla sudorazione che avviene in soggetti sani che si trovano in situazioni angosciose o difficili in generale.sono anche perplessi sulla sua risposta emozionale in quanto si aspettavano segni in questo senso al momento della visita della madre.oggi gli hanno fatto l elettroencefalogramma (non abbiamo ancora i risultati )e a giorni gli effettueranno una seconda risonanza. conto di tenerla informata dei prossimi sviluppi, sperando di non abusare della sua disponibilità.
granzie ancora
cordiali saluti
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Utente
Utente
egr dott Alvino ieri al mio parente è stata effettuata la tracheostomia e lui ha cominciato subito a respirare autonomamente.ora siamo in cerca di un centro neuroriabilitativo.le ipotesi piu concrete sembrano crotone o ceglie messapica.il primoo sembra godere di ottima fama, mentre il secondo sembra essere meno conosciuto ma altrettanto valido.cosa ne pensa Lei?ha qualche altro centro
da consigliare?
grazie
cordiali saluti
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Gentile Utente, da quello che mi racconta le cose sembrano andare bene. E' troppo presto per altro....

Anche a Lecce mi sembra ve ne sia uno, però sono via dalla mia città natale da troppi anni. Ho sentito parlare bene di quello di Ceglie diverse volte, penso che possa andar bene. Ma non ne ho un riscontro personale diretto. A risentirci.
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dopo
Utente
Utente
salve,ieri sono entrato a far vista al mio caro.è ormai sicuro che riesce a capire quello che gli si dice.la sua situazione sembra cmq invariata.presenta ora per quanto in mia conoscenza una posizione decorticata.cioè:rigidità e flessione verso l'interno dell arto sinistro opposto alla zona dove si è avuto l ematoma(tiene il braccio piegato sulla pancia con polso girato verso l interno e dita chiuse,se spostato l' arto riesce a tornare lungo vicino al corpo ma a poco a poco si risposta in quella posizione).l arto superiore sinistro è meno teso e tenuto lungo il lato del corpo,il polso presenta una leggera flessione interna.gli arti inferiori sono rigidi con una leggera convergenza dei piedi.tiene il capo voltato verso destra,direzione opposta al trauma.è questa un posizione decorticata e attribuibile alla sofferenza cerebrale causata dell' ematoma nella zona di fuoriuscita del sangue? avendogli riscontrato della contusioni al tronco encefalico l assenza di una posizione decerebrata può escludere la presenza di danni ingenti allo stesso?non sono sicuro ma si parla anche di una risposta oculare divergente che cmq io col mio occhio incompetente non ho notato,cosa potrebbe significare?grazie
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Gentile Utente, la situazione da lei descritta esprime ancora i segni di una troppo recente compromissione del quadro neurologico. Alcuni sono segni da lei ipotizzati a favore del quadro neurologico oggetto della sua richiesta, altri invece no e non corrispondenti a quelli descritti generalmente. Ad esempio lo sguardo o il capo rivolto dalla parte opposta alla lesione e non come generalmente accade proprio dal lato stesso di questa. Non mi soffermerei tuttavia su questi elementi troppo complessi al profano ma sul fatto che siamo in una fase ancora precoce.
Certo che quello che lei descrive e cioè una reattività dello stato di coscienza riacquistato fa pensare in termini ottimistici alle possibilità di recupero con una appropiata neuroriabilitazione. Stiamo parlanodo però di tempi lunghi in termini di diversi mesi.
Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio vivamente.sono cosciente del fatto che il cammino che ci aspetta sarà lungo e difficile.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
salve dott Alvino, Le scrivo perchè mi sembrava doveroso metterla al corrente dei nuovi sviluppi.ho avuto la possibilità di leggere il referto della nuova rmn (a 10 giorni della precedente) la quale dice testualmente che c è stato un sensibile ridimensionamento dei due focolai lacero contusivi uno al livello del talamo e l altro al livello del mesencefalo.dalla risonanaza si nota anche che la colorazione dei due si è fatta meno viva ed è stato escluso un danno assonale.il sangue residuale nella zona dell ematoma va anche assorbendosi.penso sia l ultima volta che le scrivo.grazie di cuore per tutto.
cordiali saluti e buon lavoro.
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