Anestesia totale. più rischi per chi predisposto ad allergie?
Gent.mi dott.,
vi sarei grata se poteste darmi qualche delucidazione in merito alle pratiche anestesiologiche adottate su soggetti allergici.
Intanto mi piacerebbe sapere SE esiste una qualche "predisposizione" per chi ha delle allergie respiratorie (parietaria, graminacee, acari, epiteli animali...) allo sviluppo di reazioni avverse o addirittura che potrebbero compromettere la vita del paziente (durante gli interventi chirurgici in anestesia totale).
Il mio sarà anche un pò di catastrofismo immotivato, ma mi pongo il problema perchè ho "indotto" il mio ragazzo -che si trascura moltissimo- a sottoporsi a visita otorinolaringoiatrica dalla quale è emersa una severa deviazione del setto (praticamente una narice completamente chiusa) + l'ovvia ipertrofia dei turbinati (per via dell'allergia mai curata nel corso degli anni)...In sede di visita orl, poi, lui, autonomamente -queste responsabilità sono personali!- ha deciso per l'operazione (settoplastica + riduzione chirurgica dei turbinati) che verrà effettuata in anestesia totale presso una clinica privata ove non esiste il reparto di anestesia e rianimazione, ma, immagino, siano attrezzati per ogni evenienza (?).
L'intervento sarà eseguito da chirurgo con molta esperienza in merito, non è certo complesso, nè lungo, ma volevo sapere se debbo preoccuparmi o avere scrupoli di coscienza per averlo indotto a curarsi...
Si perdoni la mia ansia ma ho questo piccolo tarlo che mi inquieta un tantino...
Il mio ragazzo, inoltre, tra una quindicina di giorni, effettuerà le prove allergometriche e, verosimilmente, inizierà una terapia immunosensibilizzante per uno dei tanti allergeni che gli provocano una importante rinite stagionale (nel frattempo gli è stata prescritta l'ebastina ed uno spray nasale cortisonico)...
L'intervento chirurgico è previsto per la fine di Novembre...può l'immunoterapia nuocere o essere di disturbo alle pratiche anestetiche? Va sospesa?
Ringrazio sin da ora chi avrà la cortesia di darmi una mano e mi scuso per l'ansia, forse, immotivata.
vi sarei grata se poteste darmi qualche delucidazione in merito alle pratiche anestesiologiche adottate su soggetti allergici.
Intanto mi piacerebbe sapere SE esiste una qualche "predisposizione" per chi ha delle allergie respiratorie (parietaria, graminacee, acari, epiteli animali...) allo sviluppo di reazioni avverse o addirittura che potrebbero compromettere la vita del paziente (durante gli interventi chirurgici in anestesia totale).
Il mio sarà anche un pò di catastrofismo immotivato, ma mi pongo il problema perchè ho "indotto" il mio ragazzo -che si trascura moltissimo- a sottoporsi a visita otorinolaringoiatrica dalla quale è emersa una severa deviazione del setto (praticamente una narice completamente chiusa) + l'ovvia ipertrofia dei turbinati (per via dell'allergia mai curata nel corso degli anni)...In sede di visita orl, poi, lui, autonomamente -queste responsabilità sono personali!- ha deciso per l'operazione (settoplastica + riduzione chirurgica dei turbinati) che verrà effettuata in anestesia totale presso una clinica privata ove non esiste il reparto di anestesia e rianimazione, ma, immagino, siano attrezzati per ogni evenienza (?).
L'intervento sarà eseguito da chirurgo con molta esperienza in merito, non è certo complesso, nè lungo, ma volevo sapere se debbo preoccuparmi o avere scrupoli di coscienza per averlo indotto a curarsi...
Si perdoni la mia ansia ma ho questo piccolo tarlo che mi inquieta un tantino...
Il mio ragazzo, inoltre, tra una quindicina di giorni, effettuerà le prove allergometriche e, verosimilmente, inizierà una terapia immunosensibilizzante per uno dei tanti allergeni che gli provocano una importante rinite stagionale (nel frattempo gli è stata prescritta l'ebastina ed uno spray nasale cortisonico)...
L'intervento chirurgico è previsto per la fine di Novembre...può l'immunoterapia nuocere o essere di disturbo alle pratiche anestetiche? Va sospesa?
Ringrazio sin da ora chi avrà la cortesia di darmi una mano e mi scuso per l'ansia, forse, immotivata.
[#1]
gentile utente,
mi permetta di dirle che probabilmente lei è un pò ansiosa e si sta creando più problemi di quanto dovrebbe. Se fosse valido il suo ragionamento tutti i pazienti allergici dovrebbero omettere di curarsi perchè potrebbero subire una reazione allergica intraoperatoria e ciò sarebbe assurdo.
Certamente è vero che i pazienti allergici hanno un rischio anestesiologico lievemente aumentato rispetto ai pazienti che non lo sono infatti nella classificazione ASA, che indica il rischio anestesiologico per ciascun paziente, per un giovane senza malattie che deve affrontare un intervento come la settoplastica verrebbe assegnato in classe ASA I (rischio molto basso ma MAI assente) mentre per lo stesso tipo di intervento ad un paziente allergico verrebbe assegnata la classe ASA II (rischio solo lievemente aumentato) e tale scala va da I a IV.
Purtroppo non esistono test per testare i farmaci anestetici in pazienti allergici, come pensano molti, ma è anche vero che esistono farmaci più o meno istamino-liberatori ovvero più o meno in grado di scatenare reazioni allergiche e un anestesista coscienzioso sa utilizzare il farmaco giusto per il paziente giusto.
Ancora esiste un protocollo di desensibilizzazione che prevede l'uso di cortisonici e antistaminici nel pre-operatorio per ridurre o abolire eventuali reazioni allergiche e di questo potrà parlare con l'anestesista durante la visita anestesiologica preoperatoria che deve essere effettuata prima dell'intervento.
Dunque per la patologia di base del paziente (allergia) e per il tipo di procedura chirurgica da effettuare tale intervento può essere effettuata in una clinica privata purchè siano prese le precauzioni del caso, e ovviamente sia presente un anestesista rianimatore.
Cordialità
mi permetta di dirle che probabilmente lei è un pò ansiosa e si sta creando più problemi di quanto dovrebbe. Se fosse valido il suo ragionamento tutti i pazienti allergici dovrebbero omettere di curarsi perchè potrebbero subire una reazione allergica intraoperatoria e ciò sarebbe assurdo.
Certamente è vero che i pazienti allergici hanno un rischio anestesiologico lievemente aumentato rispetto ai pazienti che non lo sono infatti nella classificazione ASA, che indica il rischio anestesiologico per ciascun paziente, per un giovane senza malattie che deve affrontare un intervento come la settoplastica verrebbe assegnato in classe ASA I (rischio molto basso ma MAI assente) mentre per lo stesso tipo di intervento ad un paziente allergico verrebbe assegnata la classe ASA II (rischio solo lievemente aumentato) e tale scala va da I a IV.
Purtroppo non esistono test per testare i farmaci anestetici in pazienti allergici, come pensano molti, ma è anche vero che esistono farmaci più o meno istamino-liberatori ovvero più o meno in grado di scatenare reazioni allergiche e un anestesista coscienzioso sa utilizzare il farmaco giusto per il paziente giusto.
Ancora esiste un protocollo di desensibilizzazione che prevede l'uso di cortisonici e antistaminici nel pre-operatorio per ridurre o abolire eventuali reazioni allergiche e di questo potrà parlare con l'anestesista durante la visita anestesiologica preoperatoria che deve essere effettuata prima dell'intervento.
Dunque per la patologia di base del paziente (allergia) e per il tipo di procedura chirurgica da effettuare tale intervento può essere effettuata in una clinica privata purchè siano prese le precauzioni del caso, e ovviamente sia presente un anestesista rianimatore.
Cordialità
Dr. Giovanni Ippati
[#2]
Gentile utente buon giorno, non ci sono controindicazioni o rischi aggiuntivi, in caso di anestesia generale, per chi soffre di allergie respiratorie. Certamente, al momento della Anestesia deve stare bene, ma questo è una problematica di tutti gli interventi non urgenti.
Talvolta ed a discrezione dell'anestesista, si può intraprendere una terapia con antistaminici e cortisone nei giorni immediatamente precedenti l'intervento.
Anche per tale motivo, le consiglio di rimandare a dopo l'intervento l'inizio del vaccino.
Spero di essere stata esauriente e la saluto.
Talvolta ed a discrezione dell'anestesista, si può intraprendere una terapia con antistaminici e cortisone nei giorni immediatamente precedenti l'intervento.
Anche per tale motivo, le consiglio di rimandare a dopo l'intervento l'inizio del vaccino.
Spero di essere stata esauriente e la saluto.
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#3]
Ex utente
Grazie mille ad entrambi: più chiari di così mi pare impossibile!!!
Mi sono tranquillizzata e adesso, quindi, faremo presente le problematiche in sede di visita anestesiologica pre-operatoria e vedremo cosa consiglierà l'anestesista (dal quale, tra l'altro, andremo già con i riscontri dell'allergologo per fare presente la sussistenza e l'entità del problema allergico).
Infinitamente grazie, e scusate ancora per la preoccupazione eccessiva ma sono stata un pò pressante nello spingerlo a curarsi e temevo di aver fatto un passo un pò troppo in là nel determinarlo ad operarsi.
Del resto, quel che ho fatto è stato solo ed esclusivamente per il suo bene perchè, sebbene non sia un medico, razionalmente, mi pare che curare i problemi nasali sia allergici che funzionali, in una prospettiva a lungo termine, potrebbe giovargli molto in termini di prevenzione di malattie più gravi quali, ad esempio, l'asma.
Di nuovo grazie e mi permetto di anticipare di voler abusare della vostra competenza e cordialità se magari dopo la visita anestesiologica dovesse -spero di no!- residuare qualche dubbio.
Mi sono tranquillizzata e adesso, quindi, faremo presente le problematiche in sede di visita anestesiologica pre-operatoria e vedremo cosa consiglierà l'anestesista (dal quale, tra l'altro, andremo già con i riscontri dell'allergologo per fare presente la sussistenza e l'entità del problema allergico).
Infinitamente grazie, e scusate ancora per la preoccupazione eccessiva ma sono stata un pò pressante nello spingerlo a curarsi e temevo di aver fatto un passo un pò troppo in là nel determinarlo ad operarsi.
Del resto, quel che ho fatto è stato solo ed esclusivamente per il suo bene perchè, sebbene non sia un medico, razionalmente, mi pare che curare i problemi nasali sia allergici che funzionali, in una prospettiva a lungo termine, potrebbe giovargli molto in termini di prevenzione di malattie più gravi quali, ad esempio, l'asma.
Di nuovo grazie e mi permetto di anticipare di voler abusare della vostra competenza e cordialità se magari dopo la visita anestesiologica dovesse -spero di no!- residuare qualche dubbio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 29k visite dal 01/10/2010.
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