Sospetta neoplasia polmone dx

Salve gentilissimi Dottori sono un uomo di 55 anni che circa un mese fa doveva essere operato per un radicolopatia dx persistente di L2-L3 con l'interessamento di anche di L4 che mi porta dolori fortissimi e continui alla coscia dx sino al ginocchio. Affacciata coscia laterale interna ed laterale esterna dolori fortissimi all'inguine e dolori fortissimi al gluteo e al lombo destro con dolori sempre più frequenti nelle vertebre interessate all'intervento la classica lobocruralgia documentata da RM recente e da EMG di poche settimane fa. L'intervento era ormai pronto mi hanno ricoverato un giorno prima per fave gli analisi dovuti per anestesia generale, si perchè l'intervento prevedeva anche una placca per sostenere le vertebre. la sera mi chiama un medico e mi dice che non potevo essere operato in quanto nella rx al torace che avevo eseguito era presente un chiazza bianca nel polmone dx e quindi doveva essere approfondita con esami specifici.
Mi è crollato il mondo addosso e ho fatto accertamenti per verificare cosa era quell'immagine nel polmone. Ho fatto nel giro di una settimana una Tac con contrasto, e la stessa ha evidenziato una lesione di circa 3,5 cm x 3,5 cm , il radiologo mi ha detto che per lui era un tumore , ma non sapeva dirmi se era di origine benigna o di origine maligna, e che mi dovevo recare subito da un chirurgo toracico perchè era in una posizione per cui poteva essere tranquillamente operato e di ringraziare la mia lombocrurargia altrimenti non l'avrei mai saputi dell'esistenza di questo tumore, se no quando era ormai tardi. Sono andato come sugerito dal radiologo al chirurgo toracico che mi ha confermato che il tumore era operabile e che dovevo però fare altri esami per essere sicuri al 100% che si trattava di tumore maligno anche se per lui lo era al 90%, gentilissimo, mi disse di farmi forza e che dopo gli ulteriori esami mi avrebbe operato, solo che non sapeva ancora dei mie dolori per cui dovevo essere operato (radicolopatia dx) gli racontai come erano andate le cose ,ed io gli dissi che con questi dolori fortissimi che avevo non potevo di certo affrontare l'intervento al polmone ,Lui mi disse che avrebbe consultato qualche neurochirurgo per parlarli del problema alla schiena, oppure che mi avrebbe fatto mettere un catetere nelle vertebre interessate cosi da iniettare la medicina direttamente dal catetere, e mi ha assicurato che non mi lasciava certo con quei dolori fissi che qualcosa si sarebbe fatto. Ora sto continuando gli esami ho fatto la broncoscopia con relativo prelievo di campioni che ancora il laboratorio ad oggi non ha effettuato e sono in attesa di fare una Pet preventivata a fine mese. Preciso che per quanto riguarda il polmone non avverto nessun sintomo, Ora prendo consigliata dal neurochirurgo che mi doveva operare alla schiena Dicloreum 150 mg la sera e targin 10 mg 2 volte al di ogni 6 ore ma non passa il dolore, cosa mi potete consigliare Voi per questo dolore che mi tormenta. Vi ringrazio tantissimo
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Buonasera gentile Utente, la complessità del caso richiede certo che Lei venga seguito al più presto da un Centro di terapia antalgica. Ve ne sono sempre afferenti alle Unità di Anestesia e Rianimazione degli ospedali. Lei può rivolgersi anche all'Anestesista che l'ha visitata prima dell'intervento.
Immagino che abbia avuto contatto con questo specialista anche se ci scrive che lei è entrato "solo" il giorno prima per degli esami da fare nel preoperatorio che riguardavano appunto l'anestesia generale.
Comunque ad ogni buon conto in attesa di definire il tutto delle sedute di terapia antalgica più invasiva di una terapia per os possono darle un buon contributo per alleviarla dal dolore derivato dalla sua schiena.
Può farsi consigliare anche dal neurochirurgo che la segue il centro di terapia del Dolore più vicino a lei.
Ovviamente da qui non possiamo fare prescrizioni terapeutiche di altro tipo. In bocca al lupo e ci tenga aggiornati se lo ritiene opportuno.
Cordialmente

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Dott. Stelio ALVINO

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie Egregio Dott. Alvino per la sua gentile risposta. Mi perdoni ma non ho capito alcuni passaggi della sua risposta. Terapia del dolore esiste solo all'oncologico , oppure qualsiasi anestesista di qualsiasi ospedale può affrontare il mio problema? Non riesco a capire se nel mio caso la terapia antalgica è meglio per via orale, oppure la soluzione del catetere può essere meglio, nel caso del catetere nella schiena può essere pericoloso per il tumore? oppure non esistono contro indicazioni per questa metodologia. Le dico questo perchè nella mia ignoranza in materia potrei pensare che un eventuale taglio anche se piccolo potrebbe portare qualche metastasi nella parte toccata, ripeto una mia ignorante idea. Lo specialista scegliendo di mettere un catetere la cura iniettata direttamente della parte dolente fa più effetto del cura per via orale? Sarebbe meglio il catetere per danneggiare meno lo stomaco , oppure è la stessa identica cosa? Rispondendo alla Sua domanda l'anestesista io non l'ho neanche visto mi ha informato un medico diciamo internista che si occupa del pre ricovero. Certo avermi fatto andar via in queste condizione per me è stato un trauma, il dolore dal quale dovevo essere operato e in più il dolore dentro della notizia datami.Dovrei affrontare un intervento al polmone per togliere il tumore, e sono terrorizzato che in queste condizioni col dolore che mi ritrovo ogni giorno e ogni notte non ce la potrei fare a sopportare tutte e 2 le cose almeno il dolore alla schiena e coscia devono nel possibile farmelo passare o almeno attenuare, per poter affrontare l'altro al polmone certamente più importante della schiena, ma ora come ora il solo dolore che ho e proprio quello alla schiena, l'altro lo so dovrebbe arrivare dopo l'intervento con sicuramente chemioterapia da affrontare. La prego gentilissimo Dottore di volermi aiutare consigliandomi secondo la Sua esperienza in modo da spiegare al mio medico curante dove devo rivolgermi esattamente per non fare avanti indietro da uno specialista all'altro.
La ringrazio infinitamente per quanto mi risponderà e La saluto cordialmente
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Buonasera, scusi se non sono stato chiaro. Un servizio di terapia antalgica non necessariamente dipende dall'Ospedale oncologico in quanto il dolore cronico può essere anche di altra natura. Generalmente negli ospedali, al servizio di Anestesia e Rianimazione compete il compito di gestire anche la Terapia antalgica. Quindi la prima cosa da fare è contattare il suo ospedale di riferimento, parlare con i Colleghi anestesisti e vedere se loro gestiscono anche un servizio di Medicina del Dolore.
Se la risposta è affermativa allora chiedere un appuntamento con urgenza attraverso impegnativa del suo Curante e sottoporsi ad una visita iniziando eventualmente il trattamento.
Questo non necessariamente prevede l'utilizzazione del "cateterino" anche perchè è di difficile gestione a casa. La terapia può prevedere infiltrazioni o blocchi antalgici selettivi fatti al momento, senza lasciare alcun catetere in situ. Tuttavia la strategia da effettuare è compito del medico algologo che la visita e che la tratta.
Tenga presente che il collega può decidere anche di proseguire la terapia per os ma con altri farmaci più potenti rispetto quelli che fin ora ha utilizzato.

Inoltre se l'urgenza dell'intervento al polmone impone che i tempi si restringano non deve temere di soffrire sia per l'intervento sia per la schiena perchè la terapia antalgica post operatoria che le farebbero in ospedale subito dopo l'intervento le darebbe sollievo anche per l'altro problema.
Il suo Medico curante tuttavia dovrebbe ben sapere il percorso da effettuare e l'aiuterà nel contatto con il servizio a lei necessario.
Spero che in ogni caso le cose si velocizzino quanto prima e se lo ritiene si faccia risentire.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie Dottore della Sua gentilezza farò come da Lei suggerito:
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Salve Dottore mercoledì 16 novembre nel reparto di terapia del dolore in ospedale nella sala operataria mi hanno fatto una infiltrazione peridurale a livello l3-l4 con anestetici e con KENACORT a oggi sabato 19 novembre non ho avuto nessun beneficio, la dott.ssa che mi ha praticato la peridurale mi ha detto che ci passano alcuni giorni prima che il cortisone faccia l'effetto, è vero, oppuure devo ritenere fallita anche questa terapia?
Venerdi 17 novembre mi ha chiamato l'ospedale dandomi una bellissima notizia, l'esame istologico risulta negativo, ma per essere sicuri al 100% devo fare la Pet la prossima settimana
Grazie per la Sua gentile risposta
La saluto coordialmente
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Questo perchè il 17 era giovedi per fortuna...... ^___^

Bene, benissimo!

Per il trattamento con la peridurale le chiedo se qualche minuto dopo ha avuto un minimo giovamento perchè comunque sono stati iniettati degli anestetici locali che hanno effetto rapidamente ma dopo un po lo esauriscono.
Noto che l'infitrazione è stata fatta uno spazio inferiore dove ha il problema (se non sbaglio L2-L3) e questo forse ha inficiato un po il risultato. Comunque le è sembrato di avere gli stessi dolori di sempre?
Nulla toglie che il trattamento possa esser ripetuto ma appena il problema toracico sarà definitivamente scongiurato si ritornerà al trattamento chirurgico definitivo che era in programma.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie dottore per la Sua gentile risposta.
Appena finito la peridurale non avevo nessuno dolore perchè ero completamente anestetizzato dalla schiena la pancia inguine sino ai testicoli dopo arrivato a casa passato l'effetto dell'anestesia ho sentito dolori più forti del solito per tutta la notte ho sofferto tanto dato che non ho voluto prendere antidolorifico fans, l'indomani è venuto un amico a trovarmi e mi ha detto che lui l'aveva fatta mi sa al piede un'infiltrazione e anche lui la notte stava peggio poi piano piano dice che è migliorato, io a tutt'oggi sono sempre uguale a come ero prima ma la dottoressa che mi ha fatto la peridurale mi ha detto che ci volevano un pai di giorni prima che il cortisone entrasse in circolo. Ma come dice Lei appena mi confermeranno che il torace puo aspettare mi farò operare subito alla schiena non gliela faccio più
Grazie infinite, Voglia accettare la mia più sincera gratitudine per come si è adoperato per il mio caso.
Le farò sapere non appena avrò novità
saluti
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
A presto