Broncopolmonite e blocco renale post operatorio

Buongiorno, 4 gg fa mia mamma ha subito in reintervento cardiologico di plastica alla valvola mitralica dopo che, 36 anni fa, le era stata sostituita l'aortica. preciso che mia mamma ha 77 anni e, dopo qualche ora dall'intervento ho avuto un blocco renale che ha richiesto la dialisi (a cui è attaccata da 4 ore); oggi, inoltre, ci hanno comunicato che ha la broncopolmonite. Devono tenerla intubata perché non scambia bene.
Ora la mia domanda è: non scambia bene solo per colpa della broncopolmonite o ci possono essere altre cause? ed il blocco renale si potrà risolvere? insomma, la mia mamma è in pericolo di vita? perché a questa domanda nessuno dei medici che l'hanno in cura mi risponde in modo soddisfacente.
P.S.: ecocardio ed emodinamica buoni.
Vi ringrazio per l'attenzione
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, il quadro clinico della sua mamma è certamente serio, ed i medici non le danno forse le risposte certe che lei chiede perchè di "certo" in questi casi non c'è mai molto.
Una buona notizia è che dal punto di vista cardiocircolatorio sia stabilmente in buone condizioni, quindi a livello polmonare non "scambia" solo per motivi legati alla broncopolmonite. Quanto all'insufficienza renale la sua risoluzione dipende dalle cause che l'hanno provocata e quindi dall'entità del danno renale occorso: quindi in entrambe le complicanze postoperatorie verificatesi, si può solo aspettare che le terapie facciano il loro effetto e che l'organismo della mamma reagisca ad esse.
Spero di essere stata chiara, cordiali saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

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Utente
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la ringrazio molto.
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Utente
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scusatemi se vi tedio ancora...... ma la situazione si complica. Il blocco renale è in via di soluzione, la dialisi sta aiutando. però dal punto di vista dell'infezione polmonare mi hanno dato bruttissime notizie: si tratta di infezione da serratia resistente al meropenem (due gg di merrem non hanno agito, anzi, l'infezione si è allargata, pur restando localizzata a livello polmonare, senza sepsi diffusa). Ora, ovviamente, mi sono documentata ed ho capito che questa serratia non è un bel batterio, spesso resistente agli antibiotici. Ma volevo sapere, i farmaci più "moderni" possono darci una mano? Insomma, l'infettivologo troverà l'antibiotico giusto per la mia mamma, partendo dal presupposto che il Merrem ha fallito o...... ci rassegnamo?
grazie ancora......
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, che il quadro renale si stia risolvendo è un segno prognostico favorevole, come pure lo è la circostanza che l'infezione rimanga localizzata al polmone; per quanto concerne il quadro polmonare io sono convinta che i colleghi della Terapia intensiva stiano mettendo in campo tutte le armi di cui si dispone ad oggi. Certamente avranno anche già chiesto una consulenza infettivologica e mi creda: la "rassegnazione" è un sostantivo che non appartiene al nostro lessico.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
la ringrazio molto.
sì, questo pomeriggio interverrà l'infettivologo che speriamo sia in grado di individuare un antibiotico migliore del meropenem per questa infezione da serratia. l'altra notizia positiva (!?!?) è che la respirazione è migliorata. Ora mi chiedo, con un'infezione polmonare in estensione, con più focolai, è "normale" che la respirazione sia migliorata rispetto a quando il focolaio era uno solo e che, quindi, come mi hanno detto i medici, mia mamma "scambi" meglio di qualche giorno fa? Non c'è contrasto fra la diffusione dell'infezione e il miglioramento della respirazione e "scambio" di ossigeno?
grazie ancora........
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente, il contrasto è solo apparente ed il quadro è in rapporto con l'andamento della patologia postoperatoria nella sua globalità: non dimentichiamo che la mamma ha subito un intervento di Cardiochirurgia. Naturalmente non si possono esprimere giudizi senza conoscere gli esami ed il quadro clinico nel dettaglio, ma volendo azzardare una spiegazione, potrebbe essersi verificato che il parenchima polmonare, pur sede di infezione, scambi meglio perchè stanno venendo meno fenomeni di edema prima presenti.
Spero di essere stata chiara, saluti.
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Utente
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la ringrazio molto e le auguro un buon proseguimento di giornata.
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Utente
Utente
Buongiorno,
questa mattina mi hanno comunicato che la lastra ai polmoni è leggermente migliorata ed anche la diuresi. quindi, hanno sospeso la sedazione e mi hanno fatta entrare: DISASTRO. era gonfia come un pallone e non era affatto sveglia, non reagiva ai miei stimoli. sono preoccupatissima: può sver subito dei danni cerebrali dovuti all'accumulo di liquidi e cataboliti, nonostante la dialisi?
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente, io credo che sia più probabile che la mamma stia uscendo lentamente da una situazione seria, molto seria. Il quadro clinico sta migliorando ed hanno sospeso la sedazione ma ciò non vuol dire che il paziente sia immediatamente sveglio come se nulla fosse successo: il recupero, se la clinica assiste, è sempre graduale. Il problema non è mai stato cerebrale, ma renale e respiratorio, quindi non credo che possa verificarsi ora a meno di una ulteriore complicanza cerebrale acuta, indipendente dal resto, che dovesse malauguratamente verificarsi.
Comprendo come possa essersi impressionata, ma da quanto ci dice sta andando meglio, quindi coraggio e se lo desidera ci tenga informati.
Saluti
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Utente
Utente
vi ringrazio molto..... le notizie di oggi sono che l'indice di infezione è in lenta diminuzione, l'infezione era causata sì da serratia ma di un ceppo plurisensibile, pertanto l'antibiotico merrem che era stato inizialmente scelto era giusto e si prosegue con quello, insieme al ciproxin. Ora, ho letto che entrambi possono avere effetti negativi sui reni e mia mamma, nonostante urini un po' di più, è ancora attaccata alla dialisi: non è tanto pericoloso? ciò che mi preoccupa maggiormente è il gonfiore al viso, che, invece, mi hanno detto essere normale, vista la ritenzione dovuta all'insufficienza renale e che dovrebbe risolversi grazie alla dialisi (ma dopo 24 ore di dialisi non dovrebbe già essere risolto?) ed il fatto che reagisce poco (ma questo lo associo alle giornate di "torpore" indotto)......
Insomma, i medici della terapia intensiva si sono dichiarati ottimisti, io l'ho vista e mi sembra impossibile che possa "resuscitare"......

P.S: lastra al torace migliorata, ecocardio ed emodinamica buoni......
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Utente
Utente
Buongiorno dottori..... scusatemi se ti tedio ancora ma ho ancora degli atroci dubbi che i medici che hanno in cura mia mamma non mi chiariscono.....
dunque, l'infezione polmonare sta regredendo, l'esame della proteina C reattiva migliora. la diuresi è tornata quasi nella norma e quindi la dialisi è stata sospesa e da questa mattina mia mamma è stata staccata dal respiratore artificiale ed utilizza il casco di ventilazione. Fin qui, tutto mediamente bene se non fosse che..... farnetica. è totalmente sconnessa, pare non riconoscere le pesone, vuole alzarsi ed andare via, dice parole incomprensibili...... cosa potrebbe essere? accumulo di acqua per ritenzione idrica nel cervello? danno cerebrale per il lungo periodo di sedazione?
Aiutatemi a capire, vi prego......
grazie
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, quanto sta succedendo alla sua mamma non è affatto insolito: il trauma subito già con l'intervento, che è stato di non lieve impegno, e quindi con la successiva permanenza in Terapia Intensiva, hanno avuto un effetto dissociante che tuttavia normalmente si risolve. Ora la mamma è sveglia ma non ha memoria di quanto è successo e quindi non capisce quanto gli succede intorno ne perchè stia li.
Tenga presente che questi fenomeni dissociativi si possono manifestare per molto meno di quanto sia capitato alla sua mamma.
Quindi ci vuole pazienza, le stia vicino senza farle pesare le stranezze.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
La ringrazio molto..... purtroppo le ultime notizie sono confortanti da un lato (l'infezione) e meno dalla parte del blocco renale. Il primo tentativo di estubazione è probabilmente stato troppo precoce: ha avuto una crisi respiratoria che ha nuovamente mandato in blocco i reni (che erano ben ripartiti), non si parla più di anuria ma di oliguria (circa 30 cc/ora). Dunque, l'hanno reintubata. Per contro, da un paio di gg l'infezione polmonare regredisce, gli indici iPCR sono in sensibile calo così come i globuli bianchi, l'espettorato non è più rossastro ed alla broncoscopia è risultata una presenza di escreato sensibilemnte ridotta (il tutto in una sola notte? sabato secerneva molto catarro rosso, l'iPCR non diminuiva.......domenica non più.......). Ora, altra dialisi (siamo al terzo ciclo).....
Le chiedo, dottoressa, in questa situazione, come considero le condizioni di mia mamma? in miglioramento, in peggioramento o "stabili"? perché i medici non si dicono molto preoccupati per i reni (del resto, mi hanno risposto che, male che vada, di dialisi si vive), mentre ciò che li preoccupava maggiormente (ed ora sembrano più rilassati) era l'infezione......
non so cosa pensare......
grazie......
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, da quanto ci dice io direi che le condizioni della mamma sono in lento miglioramento pur tra alti e bassi, come del resto capita quasi sempre in questi casi.
Inoltre è ovvio che le condizioni respiratorie proccupassero maggiormente i colleghi della Rianimazione: all'insufficienza renale si può trovare un aiuto, prendere tempo in attesa che si possa risolvere; il problema respiratorio se non si risolve può causare il decesso.
Cordiali saluti, sperando di essere stata chiara.
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Utente
Utente
purtroppo, le cose non stanno andando così...... nonostante la regressione dell'infezione polmonare, mia mamma non respira autonomamente. Non riesco ad avere chiarimenti in merito a questa condizione: perché non respira? quali possono essere le cause? in questi casi, cosa si fa? si seda il paziente, lo si stacca dal respiratore e si attende che muoia?
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente, la deconnessione dal respiratore automatico col recupero di una funzionalità respiratoria valida non è mai una cosa rapida almeno nella mia esperienza.
Si va per gradi, prima diminuendo l'apporto del respiratore, sempre più fino a sospendere, se le cose vanno bene, e ad estubare il paziente.
L'infezione polmonare della mamma va meglio ma non mi sembra di aver capito che sia guarita del tutto, ed ovviamente noi non abbiamo dati clinici certi quindi risponderle in modo preciso non è possibile. Le cause possono essere diverse anche farmaqcologiche o legate a condizioni preesistenti, ma se il quadro clinico migliora e non ci sono altre complicazioni tutto si dovrebbe risolvere.
Sarebbe comunque auspicabile che lei riuscisse a stabilire un rapporto di fiducia e comprensione con i medici che curano, certamente al meglio, la mamma.
Saluti.
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Utente
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La ringrazio molto. Il problema con i medici che ci seguono è più che altro legato alla loro fretta e frettolosità nel dare informazioni e nel fatto che, in due, ci danno versioni diverse, poco "scientifiche" e più che altro legate all'ottimismo o pessimismo dell'uno o dell'altra. Prima il problema era l'infezione ed i reni non preoccupavano. Dopo l'estubazione hanno dovuto reintubare, l'infezione é regredita e nonostante questo pare abbia maggiori possibilità di morire ma non si capisce perché..... Tutto ciò ci disarma.
Grazie ancira