Grave nevrite post herpetica

salve da quasi un anno mio padre di 74 anni soffre di una grave nevrite post herpetica.abbiamo provato prima con il neurontin fino ad arrivare a 2400mg per poi passare al lyrica fino ad un massimo di 450mg(225 2 volte al dì) per non intaccare i reni(assume farmaci per il cuore per via di 4 bypass).siamo passati attraverso vari antidolorifici come il palexia il depalgos per poi arrivare al tachidol 2 bustine per 3 giorni al bisogno,ma non ottiene grandi risultati soprattutto quando il tempo è variabile.ha fatto terapia antalgica 10 sedute con elettrostimolatori e blocchi tens a settembre dell'anno scorso ottenendo scarsi risultati e per potersi vestire deve sempre utilizzare i cerotti versatis a base di lidocaina.con tutta probabilità il suo caso è stato preso sotto gamba dai vari medici consultati fino ad arrivare ad un dolore cronico e molto forte.che altro si può utilizzare per lenire il suo malessere e soprattutto c'è la speranza che guarisca almeno in parte per potersi almeno vestire da solo? grazi per il vostro tempo cordiali saluti
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Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Il dolore neuropatico e in modo speciale quello post erpetico è una patologia dolorosa cronica assai difficile da curare.
Mi sembra che siano stati impiegati farmaci con una sequenza che non risponde ad un preciso piano terapeutico, che invece è assolutamente necessario, soprattutto in un paziente che ha altre patologie ed è anziano.
Lei non ha indicato la sede della lesione e neppure il tipo di cardiopatia, rendendo difficile esprimere pareri appropriati. Tuttavia ad un cardiopatico la somministrazione di lidocaiona potrebbe essere potenzialmente dannosa (deprime sia la conduzione sia la forza contrattile del miocardio).
Suo padre deve essere messo in mani esperte sia per quanto riguarda la terapia sia per i potenziali effetti collaterali. Senza un esame obiettivo ed una anamnesi patologica accurata non mi azzardo a suggerire altri farmaci in genere efficaci in questo tipo di dolore neuropatico.
Scelga un terapista del dolore con lunga e provata esperienza che possa proporre una strategia terapeutica che tenga anche presente le condizioni generali.
Cambiare farmaci senza un preciso e ragionato obiettivo in genere porta all'insuccesso e a potenziali danni.

Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.

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Utente
Utente
la ringrazio molto per avermi risposto.mio padre ha subito 4 bypass nel 2008 per una cardiopatia ischemica e presenta la lesione nel torace .precisamente parte dal centro della schiena parte alta per seguire lungo il fianco destro fino ad arrivare sotto il seno,infatti presenta ancora resti dell'arrossamento che seguono perfettamente l'andamento del nervo.per quanto riguarda i medici abbiamo fatto visite da un primario di neurologia e da uno di anestesia con scarsi risultati purtroppo. siamo passati al lyrica perchè dovrebbe essere l'ultima molecola messa a punto per questo tipo di patologia anche perchè è più facile la sua somministrazione ed anche il suo costo è decisamente più accessibile. aveva già provato con il lyrica ,ma mal lo tollerava forte sonnolenza e disorientamento,riprovando una seconda volta non ha dato questi problemi ed inoltre il neurontin non dava nessun tipo di miglioramento.per essere più chiara sulle condizioni di mio padre le trascrivo l'anamnesi fatta dall'ultimo dottore di terapia del dolore visto.
paziente con pregressa comparsa (maggio 2013) di herpes zoster toracico destro(metameri da t4-t7) con sequela di nph con attuale allodinia meccanica dinamica allo sfioramento.
riferisce che il dolore che ora è sopportato solo in clinostatismo e con peggioramento in deambulazione(nrs di 8).
esame neurologico positivo per alterazione della sensibilità tattile e per il resto risulta negativo.sensazione di bruciore e di trazione.riposa di notte. pregresso cabg nel 2008 presenta aneurisma aorta addominale.visita fatta a fine ottobre 2013.
mio padre oltre al lyrica prende 7 gocce di laroxyl alla sera e ha usato per due mesi il destior.
ora prende come "piccolo aiuto" il becozyn forte.
il medico anestesista gli ha consigliato un posizionamento in scopia di catetere epidurale toracico con pompa esterna a scopo antalgico,ma mio padre non se la sentiva molto.
spero di essere stata più chiara e di poter ricevere qualche suggerimento in più.grazie ancora per il suo tempo
cordiali saluti
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Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Buonasera,
nella mia quarantennale esperienza ho trattato molti pazienti con dolore post erpetico e in pochi casi ho visto un impianto di catetere stimolatore midollare che abbia dato un sollievo adeguato,soprattutto quando sono interessate tante radici nervose come è il caso di suo padre, tanto che ho provveduto all'espianto.
Attualmente in luogo del laroxyl si usa con maggior successo la duloxetina.
Esistono altre metodiche di trattamento che non interferiscono con la malattia ischemica cardiaca ma che devono essere attentamente valutate e monitorate da un terapista esperto come ad esempio l'applicazione locale di capsico.
La terapia andrebbe stabilita in base ad un esame obiettivo accurata ed eseguita, almeno la prima volta con la presenza fisica del terapista e quindi monitorata giornalmente, anche per via telematica, sino all'ottenimento dei migliori risultato con i minori effetti collaterali.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
buonasera grazie ancora per la sua disponiblità. volevo se possibile un'informazione in più.l'applicazione locale di capsico è fatta con un cerotto di capsaicina all’8% ed eseguita da un operatore sanitario? inoltre sa se per caso qualche centro sanitario anche privato nella provincia di treviso lo esegue?
io e mio padre la ringraziamo tanto per la sua disponibilità(mi ripeto)
cordiali saluti
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Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Buongiorno,
il cerotto di capsico cui Lei fa riferimento costa uno sproposito, io mi riferivo ad una tecnica di applicazione di capsico pomata eseguita direttamente dal terapista del dolore previa anestesia regionale. Mi spiace ma io personalmente non conosco nessun terapista del dolore nella provincia di Treviso che applichi queste metodiche, ma questo non vuol dire che non ci sia.
Esistono inoltre altre metodiche per il controllo del dolore tramite tecniche di meditazione indotta che nella mia esperienza hanno dato notevoli vantaggi in casi analoghi.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
la ringrazio ancora per il suo tempo.ho trovato in rete questa risposta ad una domanda yahoo.
mi piacerebbe avere un suo commento soprattutto al fatto che è meglio evitare il consumo di cioccolato,mio padre in certi giorni ne mangia circa 30g (in varie fasi della giornata ma per gli occhi il cuore e l'umore fa bene)
grazie come sempre cercheremo varie soluzioni finchè troviamo quella giusta per lui.
cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
la ringrazio ancora per il suo tempo.ho trovato in rete questa risposta ad una domanda yahoo.
mi piacerebbe avere un suo commento soprattutto al fatto che è meglio evitare il consumo di cioccolato,mio padre in certi giorni ne mangia circa 30g (in varie fasi della giornata ma per gli occhi il cuore e l'umore fa bene)
grazie come sempre cercheremo varie soluzioni finchè troviamo quella giusta per lui.
cordiali saluti

questo è il testo che ho trovato in rete


L’herpes zoster è un’infezione virale causata dal virus della varicella infantile. Quando la varicella ha fatto il suo corso, il virus si spinge nelle terminazioni nervose vicino al cervello e alla spina dorsale, dove rimane inattivo per molti anni sino a quando c’è un momento di debolezza nell’organismo e allora attacca di nuovo. Un sistema immunitario debole favorisce gli attacchi di herpes Zoster. Chi ha avuto la varicella ha il 40% di probabilità di avere l’herpes Zoster. La varicella contratta in età adulta è molto pericolosa e chiunque non l’abbia avuta da bambino dovrebbe evitare il contagio. Circa un milione di persone all’anno vengono colpite dall’herpes Zoster. Le persone sopra i 50 anni possono avere una complicazione chiamata nevralgia post-erpetica. Le vesciche non guariscono mai completamente e rimangono problemi di sensibilità (prurito, dolore e intorpidimento) per mesi o addirittura anni. La malattia è caratterizzata dalla formazione di vesciche e di croste e da dolore acuto lungo il nervo interessato che può durare parecchie settimane. L’herpes si manifesta di solito sul torace o sull’addome, ma può manifestarsi anche sul viso, nella zona intorno gli occhi. L’attacco causa dolore intenso, di solito da un lato, che si irradia al braccio o alla gamba e qualche volta al viso e agli occhi (consultate un oculista perché la malattia può causare cecità). Il dolore è spesso accompagnato da febbre e stanchezza. Le vesciche piene di pus appaiono di solito sull’addome sotto le costole, ma possono apparire ovunque alcuni giorni dopo. Ci vogliono dai 10 ai 14 giorni perché le vesciche si secchino e non siano più contagiose. Se ai primi segni della malattia vengono prese le giuste sostanze nutritive, le vesciche si seccheranno e guariranno più in fretta.

Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. Le vitamine B (25 mg al dì) sono necessarie per un buon funzionamento dei nervi. Le iniezioni intramuscolari di cloridrato di tiamina e vitamina B12, hanno dato buoni risultati nella cura dell’herpes zoster. Le vitamine A e C (1000 mg 4 volte al dì) favoriscono la rimarginazione delle lesioni cutanee tipiche della malattia. La somministrazione di dosi massicce di vitamina C può potenziare il sistema immunitario e limitare l’herpes zoster. Il calcio e il magnesio sono importanti per la trasmissione degli impulsi nervosi e la protezione delle terminazioni nervose sensibili. La vitamina E (sino a 1600 UI al dì) ha dato buoni risultati nel dare sollievo nelle forme di lunga durata. L’olio di vitamina E applicato sulla parte malata è ritenuto efficace. La lisina (500 mg 3 o 4 volte al dì) può essere efficace in caso di nevralgia post-virale. L’adenosina, un derivato di un acido nucleico, può diminuire la gravità dell’herpes zoster. L’AL 721 ostacola il contagio del virus.

Si raccomanda una dieta equilibrata a base di proteine vegetali o carni magre, pesce, latticini magri, frutta e verdura. Gli alimenti indicati per combattere il virus e tenere sano il sistema immunitario sono essenziali. Tra questi ricordiamo quelli ricchi di vitamina C come gli agrumi, le verdure come i cavolini di Bruxelles, la frutta come le fragole, il lievito di birra, il riso integrale e tutti i cereali integrali. Sono invece da evitare gli alimenti ricchi di arginina come il cioccolato, la gelatina e le noci.
Le erbe e le sostanze naturali che possono essere d’aiuto sono il peperoncino rosso, il prezzemolo, l’assenzio maggiore, la liquirizia e la genziana cinese. I bagni di amido di mais o di bicarbonato di sodio sono calmanti. Il freddo intorpidisce le terminazioni nervose nella pelle e ostacola la trasmissione dei messaggi di dolore e prurito al cervello. Anche i massaggiatori elettrici possono ostacolare il passaggio di messaggi al cervello. L’esercizio fisico può essere d’aiuto per fronteggiare il dolore; allo stesso scopo vengono talvolta usati gli antidepressivi. I rimedi omeopatici sono Mezereum 6C, Rhus toxicodendron 6C, Ranunculus bulbosus 6C e Variolinum 30 C per la prevenzione.

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELL’HERPES ZOSTER:

Per la pelle, Vitamina A
Complesso B, 25-100 mg 3 volte al dì
Vitamina B1, 200-300 mg al dì
Vitamina B6
Vitamina B12, 2000 mcg sciolti in bocca 3 volte al dì
Vitamina C, con bioflavonoidi 1000-2000 mg 2 volte al dì
Vitamina D, 1000 UI 2 volte al dì per 1 settimana, poi 400 UI l dì
Vitamina E, Sino a 16.000 UI al dì; anche per uso topico
Calcio, 1500 mg al dì
Magnesio, 750 mg al dì
Zinco chelato, 80 mg per 1 settimana, poi losanghe da 50 g
Proteine: Aminoacidi in forma libera
L-lisina, 500 mg 3 volte al dì
Adenosina, secondo le dosi prescritte
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Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Buonasera,
è noto da tempo che nelle nevralgie il complesso di vitamine B (speciale B1) ha effetti positivi, egualmente il magnesio, la vit. E ed altri nutrienti.
Tuttavia questi nutrienti sono efficaci soprattutto in caso di carenza. Chi ne assume regolarmente con la dieta non ha che un modestissimo (talvolta non apprezzabile) vantaggio.
L'uso in dosi farmacologiche di alcuni di questi nutrienti poi ha effetti tossici importanti.
Quanto al cioccolato, ne consumi pure una ragionevole quantità senza alcuna preoccupazione.

Mi creda con questo tipo di patologie non si deve cercare "una soluzione" in un mazzo di possibilità, ma affrontarla con una strategia che solo un esperto può valutare su principi scientifici di fisiopatologia del sistema nervoso e della genesi del dolore.

Cari saluti
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Utente
Utente
la ringrazio molto speriamo di trovare finalmente qualcuno che abbia esperienza competenza e anche voglia di fare
cordiali saluti