Sugammadex dopo intervento di chirurgia maxillo facciale

Buongiorno dottori,
presto dovrò subire un intervento di chirurgia maxillo facciale (ortognatica) per la correzione di una seconda classe dentoscheletrica.
La cosa che mi mette più ansia il risveglio dell'anestesia e, già da diverso tempo, sono a conoscenza del Sugammadex che, dato il suo rapido effetto, mi farebbe stare più tranquillo (prendo costantemente antidepressivi e al bisogno ansiolitici).
Mi dovrò operare in Lombardia e so che è stato approvato, ma non so se sia fattibile richiederne l'uso. La mia domanda è proprio questa: potrò chiedere che mi venga somministrato (se possibile) eventualmente anche a pagamento, visto che a quando ho capito è sostanzialmente una questione economica?

Grazie
Max
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Buon giorno, il Sugammadex non è un farmaco che rende una anestesia più sicura, bensì è un "antagonista" ad azione molto rapida di certi curari. Si usa in certi casi nei modi e nelle dosi a discrezione dell'anestesista e solo se si sono usati i curari di cui sopra, altrimenti è inutile. Il suo uso più importante e prezioso è quello di poter recuperare rapidamente la funzione respiratoria di un paziente curarizzato se si hanno difficoltà insormontabili nell'intubarlo e quindi nell'assisterlo. Il risveglio da una anestesia non è legato solo al recupero della curarizzazione ma anche alla eliminazione dei farmaci ipnotici ed analgesici e li il Sugammadex non serve.
Spero di essere stata chiara, saluti

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Dottoressa Anna Maria Martin

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa, grazie per la risposta.
Rileggendo la mia domanda capisco di non essere stato chiaro sul punto focale della questione.
Premetto che da tempo mi documento sull'intervento e sull'anestesia generale e sono consapevole che Sugammadex antagonizzi solo Rocuronio e Vecuronio (questa ovviamente è la condizione necessaria a tutto il discorso) e che il suo effetto sia legato solo alla parte che riguarda il recupero della curarizzazione, detto questo, le mie domande rimangono valide. Tempo fa ho letto che il paziente può discutere con l'anestesista in merito alla scelta dei farmaci, per cui mi chiedevo se fosse possibile far ciò col Sugammadex. La motivazione che non è emersa esplicitamente nel mio messaggio precedente è la mia "fobia" per l'aspetto legato alla respirazione. Non ho mai subito interventi chirurgici e non so cosa succede al risveglio, ma, pensare di svegliarmi e non avere il controllo del corpo (in particolare per la respirazione autonoma) mi crea del panico.
Spero di essere stato più chiaro.
Grazie ancora.
Max
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Buona sera, comprendo i suoi timori e le consiglio di parlarne con l'anestesista che si dovrà occupare della sua anestesia. I farmaci di cui si è parlato sono ormai largamente diffusi ed utilizzati, ma il loro utilizzo è legato a diverse variabili tra cui la loro disponibilità nella struttura di ricovero e cura.
Comunque io non mi fisserei con l'uso del Sugammadex poichè nessun anestesista sveglia il suo paziente se questo presenta inequivocabili segni di curarizzazione e la sua respirazione non è sufficiente e valida. E' stato sempre così per tutti gli anni in cui gli antagonisti dei curari in uso erano solo altri (peraltro ancora presenti nelle Sale Operatorie).
Cordiali saluti.