Intubazione nasale
Egr. Dott., qualche settimana fa avrei dovuto essere operata per la rimozione di una cisti mandibolare e dente del giudizio. Dico avrei perché l'intervento è stato interrotto a causa di una notevole epistassi conseguente all'intubazione nasale. Il chirurgo per precauzione ha deciso di non operare ed io mi son risvegliata con i tamponi al naso e senza aver fatto l'intervento. Sono stati effettuati tutti i controlli ematici per scongiurare eventuali problemi di coagulazione. Sembra che la mia fragilità capillare, il naso molto stretto, il grande caldo, i turbinati un po' ipertrofici (io russo molto)abbiano determinato l'inconveniente che può capitare, così mi han detto. Nel prossimo intervento si procederà per sicurezza con intubazione per bocca. Chiedo se è una cosa che può capitare e se posso stare tranquilla in vista del prossimo intervento. Inoltre...Considerando che in sala op.avevo la pressione alta è possibile che la cura al cortisone fatta il giorno prima in vista dell'anestesia, essendo io un soggetto un po'allergico, abbia fluidificato troppo il sangue e innalzato la pressione? Perche la mattina dell'intervento io sentivo sapore di sangue in bocca e grattandomi la gola con la lingua avevo notato, sputando, che la saliva aveva striature leggermente rosate. Grazie per l'attenzione.
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Buongiorno, effettivamente credo che tutte le situazioni da lei elencate di carattere anatomico relative al naso possano di per se giustificare l'evento, che effettivamente può accadere. Anche il rialzo pressorio, certamente. Ma non legato all'uso occasionale di cortisone per profilassi antiallergica in quanto cura di troppo breve durata. Ritengo non vi saranno problemi prossimamante con una classica intubazione per bocca, generalmente poco preferita dal maxillo facciale, in quanto la presenza del tubo disturba il campo operatorio ma potrebbe essere una alternativa che permetta l'esecuzione dell'intervento.
Saluti
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Dott. Stelio ALVINO
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Utente
Grazie per la Sua tempestiva risposta. Le confesso che il mio primo pensiero è stato l'errore medico, che poteva riguardare una superficiale valutazione anatomica o una manovra forzata che avesse lesionato qualcosa. Dopo i controlli mi han detto che probabilmente una varicetta era stata abrasa anche se i tubi utilizzati son sottili, fatto sta che son stata 2 giorni coi tamponi, 2 per lato. Il chirurgo che è molto scrupoloso mi ha detto che ha preferito non continuare per prudenza, aveva tentato una piccola incisione della gengiva ma anche da lì sangue, per cui ha messo un punto e ha finito lì. Magari un altro chirurgo avrebbe continuato ugualmente, lui ha preferito non rischiare anche per evitare il doppio disagio postoperatorio naso/bocca. Lei concorda sull'operato? Qualcuno mi ha consigliato di richiedere cartella clinica e farmi operare altrove, altri mi dicono che è un rischio che può capitare. Io mi fido dell'equipe di questo grande ospedale ma al contempo son rimasta un po'sotto choc perché speravo fosse tutto finito. Grazie se vorrà rispondermi ancora.
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Assolutamente no, l'intubazione nasale può portare a un sanguinamento molto facilmente a causa della fragilità della mucosa. Quindi nessun errore per un evento prevedibile. Ricordi che in medicina il rischio "zero" non esiste e qualsiasi manovra medica non è priva totalmente di rischi, effetti collaterali: alcuni prevedibili, altri no.
Ho capito dalla sua descrizione che comunque l'intervento è iniziato ma probabilmente il chirurgo ha notato un eccessivo sanguinamento che andrebbe indagato se mai con uno studio accurato sulla coagulazione. In fin dei conti è più problematico forse cercare alternative da altre parti ricominciando l'iter preoperatorio nuovamente che riprovare un'altra volta.
Però scelga lei in tutta libertà e autonomia.
Saluti
Ho capito dalla sua descrizione che comunque l'intervento è iniziato ma probabilmente il chirurgo ha notato un eccessivo sanguinamento che andrebbe indagato se mai con uno studio accurato sulla coagulazione. In fin dei conti è più problematico forse cercare alternative da altre parti ricominciando l'iter preoperatorio nuovamente che riprovare un'altra volta.
Però scelga lei in tutta libertà e autonomia.
Saluti
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Utente
Egregio dott., ciò che lei ha saggiamente suggerito è stato immediatamente verificato. Il giorno dopo l'intervento mi ha raggiunto un'ematologa che mi ha sottoposto a mille esami sulla coagulazione, per fortuna sono perfetti e non risulta alcuna carenza. Anch'io credo sia inutile cercare altrove e affidarmi a chi conosce già tutta la situazione. Secondo lei è il caso di rifare tutti gli esami? L'intervento sarà i primi di settembre, quindi quasi 3 mesi dopo quelli fatti in preospedalizzazione. Inoltre ho smesso di fumare da oltre un mese in vista dell'intervento e non voglio più riprendere. Non hanno ritenuto opportuno effettuare l'rx torace nonostante avessi detto che fumavo una decina di sigarette al giorno. Mi han detto che è il nuovo protocollo. Io la ringrazio moltissimo perché mi sta in qualche modo rasserenando ed essendo un'ansiosa ne avevo bisogno.
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Non ritengo necessario ripetere gli esami. La sua giovane età presenta più controindicazioni a eseguire l' rx del torace che effettiva utilità per l'anestesia. Non resta che attendere queste settimane con la speranza che anche il clima sia più fresco, quindi predisponga meglio l'organismo a tollerare lo stress operatorio.
Cordialità
Cordialità
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Utente
Grazie, lei ha chiarito tutti i miei dubbi confermando ciò che hanno detto i medici che mi hanno in cura. Un'ultima cosa relativa alla terapia per i pazienti a rischio allergie. Io sono allergica alla penicillina e cefalosporine, allergia sviluppata da adulta e scoperta per caso durante intervento di appendicectomia. La mia reazione allergica si manifesta con rush cutaneo sulla pancia, un po'il collo e spalle, dura massimo un giorno e passa anche senza assumere antistaminici. Non ho mai fatto prove allergiche sui farmaci. Non ne assumo mai perché finora non ne ho avuto bisogno ma se ne faccio abuso magari per curare una tonsillite o un mal di denti associando il mio antibiotico e l'antinfiammatorio per più giorni, mi viene il rush. La bustina occasionale da mal di testa non mi provoca allergie. Anche le erbe balsamiche provocano il rush...mentolo, eucalipto. Il mio dubbio è questo: quando ho fatto il colloquio con l'anestesista lei mi ha detto che non era necessaria la terapia per i sogg.allergici conoscendo quali sono i farmaci da evitare, ma vedendomi ansiosa me l'ha prescritta per farmi stare più tranquilla. Nello specifico 1 cps di Aerius 2 gg prima e 1 cps il giorno prima dell'intervento, e 2 cps di cortisone prednisone da 25mg a pranzo e due a cena il giorno prima dell'intervento. Aveva anche associato 1 cps di lansoprazolo ma non sapendo se poteva essere tra i farmaci a rischio non avendone mai preso, l'ha tolta. In sala op. Urbason 40 mg. Ho fatto male a richiedere questa terapia se non effettivamente necessaria? Mi han detto che per il prossimo intervento dovrò rifarla ma stavolta vorrei prendere la protezione gastrica visto che ogni tanto soffro di leggera gastrite o reflusso e vorrei tutelare lo stomaco per via del cortisone. In ospedale tra l'altro mi hanno dato il Pantorc. Ho avuto un lieve rush cutaneo ma non so se per il Pantorc, credo per tutti i farmaci assunti anche durante l'anestesia che pur essendo di brevissima durata è andata comunque in circolo. Devo quindi avvisare l'anestesista il giorno dell'intervento se assumo il lansoprazolo? Può interferire con anestesia? Scusi il mio quesito fiume e sentitamente grazie.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.2k visite dal 22/07/2017.
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