Iperacusia dopo stapedotomia

Gentili medici buonasera. Cerco di descrivere il mio problema con la speranza di avere qualche spiegazione in merito e sapere se può essere risolvibile. Sono affetta da Otosclerosi bilaterale con ipoacusia mista e il 22 settembre scorso mi sono sottoposta ad intervento di stapedotomia, per la prima volta. Durante la fase di stamponamento, avvenuto 8 giorni dopo, ho avvertito rumori fortissimi insopportabili, come se avessi avuto un trapano all'interno dell'orecchio. Il chirurgo mi ha chiesto di ripetere dei numeri per verificare l'udito, al momento mi son resa conto che in effetti sentivo di più rispetto a prima, ma non ho fatto caso ad altro, anche perchè sono andata via subito. Una volta uscita dall'ospedale mi son resa conto che, in effetti, sentivo tutto amplificato, mi dava fastidio anche sentir parlare e il rumore del traffico era veramente insopportabile. A casa ogni minimo rumore è insopportabile, il rombo di un motore è per me fonte di grande disagio, non riesco a sopportare tanto. Son passati 27 giorni e la situazione non è migliorata, mi sto demoralizzando, non posso uscire di casa e spesso son costretta a usare un tappo per attutire i rumori, anche a tavola. Ho cercato di parlare col chirurgo ma non era disponibile e la sua assistente mi ha detto che devo aspettare ed avere pazienza finchè non farò l'esame audiometrico, che sarà i primi di novembre. Sono un po preoccupata e vorrei chiedervi se è una cosa normale sentire in questo modo o magari è dovuto ad un eventuale trauma acustico secondario all'intervento? Eventualmente ci son delle terapie che si possono effettuare per risolvere questo problema, fosse anche solo in parte? Sarebbe meglio chiedere di anticipare l'esame?
Con la speranza di avere qualche chiarimento o consiglio, porgo cordiali saluti.
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Attivo dal 2013 al 2015
Foniatra
Gentilissima Utente,
in realtà è difficile stabilire a distanza quanto i suoi disturbi siano plausibilmente legati all'intervento....
Trovo invece davvero indecoroso l'atteggiamento del collega, se così realmente si fosse comportato : "Ho cercato di parlare col chirurgo ma non era disponibile e la sua assistente mi ha detto che devo aspettare ed avere pazienza finchè non farò l'esame audiometrico, che sarà i primi di novembre", visto che Lei è una sua assistita, ed anche se davvero in un mese intero non fosse mai stato disponibile avrebbe dovuto perlomeno indirizzarla ad un altro specialista.
Mi rammarico molto di sentire queste cose,
nell'augurarle di risolvere presto il suo disturbo la saluto cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott.ssa Grillo, la ringrazio per avermi risposto. Capisco che a distanza è difficile fare delle valutazioni, ma questo "problema", non so come altro definirlo, è sicuramente legato all'intervento, perchè prima sentivo molto meno. Speravo di poter avere delle rassicurazioni, magari rientra nella normalità, anche se a me non sembra. Il fatto è che il chrirurgo non mi ha detto nulla in merito alla qualità di udito che avrei potuto avere dopo l'intervento, il che, non essendo io a conoscenza di nulla, è ovvio che mi senta spaventata ma soprattutto infastidita. In pratica, se prima non potevo condurre una vita "normale" per via dell'ipoacusia, ora mi ritrovo con l'effetto contrario ma il risultato è lo stesso. Non son potuta rientrare neanche al lavoro e vivo chiusa in casa. Per quanto riguarda il chirurgo, non ho parlato con lui perchè la sua assistente non me l'ha neanche passato al telefono, in quanto era occupato con le visite in ambulatorio, che effettua solo una volta la settimana, gli altri giorni è impegnato in sala operatoria. Capisco perfettamente che non si può interrompere una visita per parlare al telefono, però se certe informazioni mi fossero state date in precedenza quando le ho chieste, anzichè venirne a conoscenza confrontandomi con altri utenti riguardi il consenso informato che loro hanno ricevuto, probabilmente forse mi sarei messa l'anima in pace, o forse avrei riconsiderato 10 volte la possibilità di effettuare l'intervento. non mi sarei proprio fatta toccare. Non penso proprio di essere l'unica che si è ritrovata in questa situazione. Trovo davvero antipatico che debba essere il paziente a chiedere sempre informazioni al medico, anche perchè trattandosi di primo intervento è all'oscuro di tutto, quando invece dovrebbe essere lui a farlo anche nei minimi dettagli ed è frustrante essere ritenuti pedanti o eccessivi quando si cerca di capire che cosa è successo e quali possano essere prospettive di vita.
La ringrazio ancora tanto per la sua disponibilità e cortesia e scusandomi per il piccolo "sfogo", cordialmente la saluto e le auguro una buona serata.