Intervento riparativo valvola mitalica

Salve, sono una donna di 32 anni alta 1, 67 peso 56kg nel 2010 dopo un episodio di extrasistolia mi hanno informata essere affetta da un prollasso mixomatoso di entrambi i lembi della valvola mitralica, difetto congenito lo hanno definito ma io non ne ho mai saputo nulla fino ad allora. Con il tempo la mia insufficienza legata a tale malformazione è peggiorata a tal punto dal vedermi obbligataa cercare il parere di un chirurgo che mi ha consigliato l'intervento di riparazione. dall'ultimo controllo che risale a giugno fs atrio e ventricolo sinistro non risultano dilatati la FE < 75% e mi hanno dunque spiegato che il mio cuore ha ancora una buona contrattilita', anche la capacità polmonare è risultata conservata. il rigurgito è però importante se non ho interpretato male il referto dice 1a5 sulla scala Del PISA e il jet è centrale. mi hanno spiegato che al momento il mio cuore non aveva subito danni ,ma bisogna intervenire chirurgicamente per evitare che si rovini. quindi ho intrapreso la strada dell'intervento e sono in lista d'attesa per riparare la mia valvola. mi hanno parlato di intervento riparativo e non sostitutivo con un taglio sotto la mammella.
ho compreso che si tratta di un intervento meno invasivo rispetto al tradizionale e che il fatto di poter conservare la mia valvola naturale, da buone aspettative di vita ad intervento avvenuto.
vorrei appunto avere un chiarimento su quest'ultima parte del mio discorso, una volta riparata la valvola il mio cuore tornerà ad essere sano? o dovrò comunque avere delle accortezze per evitare una "ricaduta" ,se così si può dire?c'è la possibilità che, visto l'aspetto congenito della mia patologia, questa si possa ripresentare? e per quanto riguarda le fastidiosissime extrasistole che mi sono venute e per le quali sono in cura con un betabloccante, spariranno o dovrò continuare a conviverci? potrò tornare a svolgere regolare attività fisica? perdonate le tante domande, ma c'è molta informazione sul pre intervento, ma nessuno parla mai del post, e anche se capisco che le varabili sono tante da caso a caso, vorrei capire in linea generale cosa posso aspettarmi una volta curata questa patologia che da un paio di anni mi ha totalmente cambiato la vita.
grazie anticipatamente per la cordiale risposta.
[#1]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Ad un mese dall'intervento si torna ad una vita assolutamente normale.

I risultati della riparazione, chiaramente influenzati dall'esito del risultato immediato, sono soddisfacenti anche a piu' di 20 anni dall'intervento.

Non ci sono raccomandazioni particolari da seguire.

Consiglio solo un ecocardiogramma annuale di controllo.

Le extrasistole dopo l'intervento tendono a diminuire, ma soesso e' comunque necessaria la prosecuzione della terapia antiaritmica.

In bocca al lupo.

GI

Per visite Ospedale San Raffaele:

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto, dottore per la sua risposta è crepi il lupo, come si suol dire...
Quindi anche se le extrasistole si sono innescate per questo problema, pur risolvendolo tendono a permanere? Come mai? L'idea di prendere un betabloccante a vita non è molto allettante anche perché mi causa tutta una serie di disturbi notevoli quotidianamente...
E se possibile , vorrei capire anche un altra cosa. Leggendo vari articoli che trattano la mia patologia ho letto più volte, che vengono associate alla mia patologia , casi di morte improvvisa, com'è possibile, in assenza di altre patologie cardiache arrivare a questo? Mi ha molto spaventato questa cosa. Cioè si può avere un infarto pur non avendo problemi alle coronarie?
Scusi le domande , ma è difficile essere sereni quando si sa di avere un problema e c'e un po di confusione quando si avvertono sintomi che fanno paura, come dolore al petto e sudore freddi.
La ringrazio se vorrà dissipare qualche mio dubbio.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Non in tutti i casi l'extrasistolia e' dovuta alla valvulopatia mitralica.

Non in tutti i casi la risoluzione della valvulopatia permette la completa stabilizzazione del ritmo. Nella maggioranza dei caso però, questo avviene.

La morte improvvisa, nella valvulopatia mitralica e' una evenienza estremamente rara.
Di natura aritmica,non ha nessun nesso con le coronarie e con l'infarto.

I sintomi che avverte poco hanno a che fare con il cuore. In ogni caso risolva il problema alla valvola, ansia e preoccupazioni spariranno e con esse anche i dolori e le sudorazioni.


GI
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora per aver risposto,
È molto importante per chi ha qualche problema, avere dei chiarimenti, per lo meno per ciò che mi riguarda.
le chiedo un ultima cortese spiegazione è poi non le tolgo più altro tempo.
Per ciò che riguarda le extrasistole sono iniziate in concomitanza con l'aggravarsi del l'insufficienza.
All'inizio sporadiche e sopraventricolari poi, a distanza di due anni ventricolari singole e tachicardia sinusale. Nonostante il betabloccante che assumo, ancora ogni tanto ne percepisco alcune e in un paio di occasioni ho avuto degli episodi strani, dove ho avvertito accelerazione del battito e disordine nel ritmo. Episodi che sono durati pochi istanti e si sono risolti da soli. Tutto ciò è collegato all'aspetto mixomatoso e ridondante della mia valvola? E com'è possibile che il mio problema sia di natura congenita se nella mia famiglia nessuno ha problemi cardiaci di alcun tipo? Anche il chirurgo mi ha detto che l'aspetto della mia valvola è di solito legato a persone che hanno morfologia diversa dalla mia. Quindi mi sono chiesta se può colpire anche altri organi dal momento che il tessuto connettivo non si trova solo nel cuore.
La ringrazio in anticipo.
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