Efficacia studio elettrofisiologico?

Buonasera, sono una ragazza di 25 anni che dal 2012 ha iniziato ad avvertire di tanto in tanto delle palpitazioni, specie di notte. Una tachicardia veloce e forte, come se il cuore mi uscisse dal petto, tant'è che quando mi veniva, mi faceva sempre svegliare di colpo. Di durata non superiroe al minuto. Dall'ecg ne risultò un blocco di branca dx e il pq corto (senza onda delta). Siccome nell'holter ce feci successivamente, non si rilevarono queste palpitazioni (piuttosto sporadiche), e l'ecocolor era nella norma, l'aritmologo mi disse di aspettare che aumentassero di frequenza, e solo allora valutare lo studio elettrofisiologico. Ebbene, fino al 2015, le palpitazioni son rimaste sporadiche, per poi aumentare nell'inverno 2015-16. Sono tornata cosi dall'aritmologo e mi è stato prescritto lo studio elettrofisiologico endocavitario ed eventuale ablazione. Sono stata ricoverata a giugno. Dallo studio elettrofisiologico, entrandomi dalla vena della gamba destra, ne è risultata una tachicardia da rientro nodale di tipo comune slow fast. Col mio permesso hanno subito provveduto all'ablazione, risultata efficace, secondo il referto. Da allora fino a un paio di settimane fa non ho più avvertito palpitazioni. Ora che sono però tornata dalle ferie e ho ripreso la vita normale, sarà forse l'ansia (sono un soggetto ahime moooolto ansioso!), ma ho già avvertito due volte una strana tachicardia. In entrambi i casi, ho notato che la tachicardia è arrivata, in corrispondenza a giornate parecchio stressanti, piene di preoccupazioni. Si tratta di un batticuore però diverso da quello che avvertivo in questi anni. Questa volta sembra più un battito 'agitato', senza uno specifico ritmo. Entrambe le volte, l'ho avvertito solo quando mi coricavo la sera. Cioe', appena mi sdraiavo, e finalmente il mio corpo si rilassava dai pensieri e dallo stress del gg, ecco che iniziavo a sentire il cuore 'in tumulto'. E questa sensazione non dura affatto 1 minuto, come la tachicardia da rientro, ma mi dura anche un'ora, facendomi faticare a prendere sonno. Ripeto, non è assolutamente somigliante alla tachicardia da rientro nodale che mi hanno trovato, che insorgeva quasi sempre in piena notte, durava meno di un minuto, ed era stra-forte. Questa a confronto, non è nulla! Ora, io sono portata a credere quindi che sia colpa dell'ansia, e che quando mi ritrovo tranquilla a letto, riesco semplicemente a percepirne più distintamente i sintomi (quali il batticuore); nulla a che vedere col patologico. Ma nel dubbio vorrei chiedervi: esiste la malaugurata ipotesi che invece l'ablazione non sia stata effettuata proprio correttamente, e che questo batticuore molto più lieve sia ancora la tachicardia da rientro, non completamente asportata? Tra poche settimane avrò il controllo dall'aritmologo, con tanto di ecg. Dovrei far presente di questo batticuore che m'è venuto due volte, in corrispondenza di due giornate stressanti, o secondo voi è chiaramente "solo ansia"?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
La cosa più intelligente da fare, magari prima della consulenza aritmologica che lei ha' gia' programmato, e' eseguire un Holter cardiaco, anche se il tipo dei sintomi che lei riporta non sono suggestivi di una recidiva di tachicardia da rientro.
Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Grazie mille. Se non altro è rassicurante sapere che non è stato un intervento a vuoto.
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