Installazione pacemaker in soggetto novantenne

Gentili medici,
vorrei sottoporre alla Vostra gentile attenzione alcuni quesiti. La madre di mio cognato (90 anni) è stata ricoverata, nel mese di gennaio, per 14 giorni in ospedale a causa di palpitazioni e a causa di difficoltà respiratoria. In ospedale le diagnosticarono una polmonite e altre patologie. Alla fine della sua permanenza in ospedale, i medici le hanno detto che la polmonite stava regredendo. Sul foglio di dimissione è scritto “Risoluzione di focolaio broncopneumonico destro in soggetto con valvulopatia mitralica non calcifica: stenosi lieve, insufficienza moderata, insufficienza tricuspidalica moderata con ipertensione nel piccolo circolo, insufficienza aortica lieve. Scompenso emodinamico. Ipertensione arteriosa essenziale. Fibrillazione atriale permanente. Grave cifoscoliosi”. Circa 12 giorni dopo, la paziente è stata nuovamente ricoverata. I medici hanno detto che la polmonite era presente. A circa 5 giorni dal ricovero, la signora è stata molto male a causa di un edema polmonare. Ora, a quanto pare, la fase di crisi acuta è stata superata. Dato che ho letto che l’edema polmonare è in genere causato da insufficienza cardiaca, non sarebbe opportuno installare un pacemaker o qualcosa di simile? Data l'età, l'operazione potrebbe essere pericolosa? Spesso mi chiedo quale sia il motivo per cui i medici non le abbiano mai proposto l'installazione di questo apparecchio. L'unica risposta è che la paziente è troppo avanti negli anni.
Aspettando un Vostro gentile riscontro, invio i miei più cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.3k 3.6k 3
Il pace-maker viene impiantato in pazienti che presentino una frequenza caardiaca troppo bassa e NON ha alcun effetto sulla funzione ventricolare del paziente.
Non e' quindi l'eta' (anzi vengono impiantati pace maker spessissimo in pazienti proprio di quell'eta') ma verosimilmente sulla indicazione ; con molta probabilita' la frequenza cardiaca della paziente era piu' che normale, ma il problema risiede nella scarsa funzione contrattile del ventricolo sinistro.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Grazie, dottor Cecchini, per la Sua cortese risposta. La saluto.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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