Riabilitazione post infarto miocardio acuto

Gentile Dottore,
Il 29-01-2012 ho avuto in infarto miocardico acuto anteriore.
Ho praticato attività agonistica fino a 38 anni. Non più agonismo dopo, ma attività sportiva costante (corsa 2-3 volte settimana in inverno,tennis e mountan bike d'estate). Mai fumato, non assumevo farmaci, normoteso, normopeso, valori lipidici normali, non diabete.
Circa 45 gg prima dell'infarto accusavo decadimento delle prestazioni nella corsa, problemi digestivi con occasionali (2) episodi di dolore toracico e generale fastidio alle spalle e mancanza di forza al braccio sx. Su consiglio medico di base i 12-01-2012 (17gg prima dell'infarto) mi sottoponevo a visita cardiologica con test da sforzo tutto negativo (tollerati 350W, FC 160/min, PA 180/80mmHg).

CGF: coronaropatia monovasale con stenosi serrata dell'IVA prossimale ---> PTCA rescue con impianto stent bioattivo Titan 2 3.5 x 19mm con successo angiografico. Picco di CK 3357, con MB-massa 300; all'ecg evoluzione a necrosi antero-settale e laterale alta; all'eco acinesia settale medio-distale, antero-apicale e laterale, con FE 40-42%.
Il 02-02-2012 Esame ecocardiografico:
Ventricolo sx di normali dimensioni (DTD 48mm, VTD 105ml/1.93mq), con significativa ipertrofia parietale, lieve a carico della parete posteriore, spiccata (16mm) a carico del setto interventricolare (che ha anche una ecogenicità un po' alterata tipo vetro speriglio come nelle miocardiopatie ipertrofiche); funzione sistolica globale lievemente ridotta (FE media superiore a 50% tra 50 e 55), con acinesia completa circoscritta apicale e ipocinesia netta della metà apicale della parete anteriore e del setto interventricolare; non segni di disfunzione diastolica di rilievo. Atrio sx lievemente ingrandito (39x56mm). Sezioni dx normali. Normale pressione sistolica nel circolo polmonare. Nei limiti i diametri dell'aorta ascendente (37mm sinusale -> 32mm tubulare)

Terapia farmacologica:
Limpidex 30
Cardioasp. 100
Plavix 75
Tenormin 100 1/4
Esapen 1000
Totalip 40

Il prossimo 10-05-2012 prevista visita cardiologica e test da sforzo.

Da quando sono stato dimesso ho la mente proiettata al futuro e al recupero dell' "infortunio".
Sto seguendo da un mese le indicazioni per la riabilitazione facendo frequenti passeggiate di 1 ora abbondante a passo veloce. Dal 01-03-2012 ho fatto alcune sedute di corsa leggera (30 minuti) non raggiungendo la condizione di affanno. Mi sento bene, la primavera incombe e il desiderio di spingere un po' di più mi sta assalendo!!.
I suggerimenti relativi alla riabilitazione sono calibrati per soggetti con evidenti fattori di rischio (sovrappeso, sedentari, fumatori, ecc.).
In attesa della visita con test da sforzo in cui mi sarà suggerita l'entità dello sforzo che posso sopportare, e comunque con la consapevolezza della mia condizione, vorrei sapere se posso fidarmi dei segnali del mio organismo durante l'attività per eventualmente ridurre l'andatura e quali segnali di allarme dovrei attendermi?
Grazie.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
L'esercizio fisico che ha l'effetto piu' benefico sul suo cuore, e su quello di tutti, e' il camminare o la bicicletta in piano.
Il danno che al momento il suo cuore ha riportato, da quanto lei descrive, e' un danno piuttosto serio e non ha senso aumentare il carico del suo cuore. La terapia mi pare completa.
Cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Molte grazie per la celerità della risposta.
Mi permetto di riformulare la mia domanda: considerando l'entità del danno attuale, quali sono i segnali premonitori tipici, se ci sono, di un affaticamento cardiaco durante l'attività motoria che mi devono fare ridurre l'attività stessa?
Ancora grazie e cordiali saluti.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Affanno, palpitazioni, debolezza ed ovviamente dolori toracici
Arrivederci
Infarto

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