Dolore acuto al petto

Buongiorno a tutti.
Ho 33 anni e ho come hobby la chitarra e il canto in un gruppo rock.
Mi è capitato alcune volte, durante la prestazione canora, nei pezzi più impegnativi, di sentire un tuffo al cuore, tanto da interrompermi. Dato che erano episodi sporadici non ho mai dato molto peso (anche perché in passato ho sofferto di extrasistoli, ora completamente sparite).
Durante le due ultime sessioni settimanali di canto, però ho avuto dei problemi. Dopo circa un'ora di pezzi impegnativi ho iniziato a riscontrare un forte dolore al centro del petto, subito sotto lo sterno, associato ad un forte senso di nausea. Al ché ho dovuto interrompere le sessioni, rilassarmi e attendere circa 30 minuti per ritornare alla normalità.
A cosa potrebbe essere dovuto? Mi consiglia di effettuare delle analisi?
Vivi ringraziamenti.

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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Non dovrebbe essere nulla di imputabile al cuore. Un approfondimento con ECG e visita cardiologica è comunque consigliabile.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta immediata.
Leggendo altri consulti nel sito, credo che sia più probabile si tratti di un sintomo di ernia iatale, coadiuvata da uno sforzo eccessivo del diaframma. Altro indizio è dato dalle extrasistole che ho avuto fino a qualche tempo fa. Cosa ne pensa?

Credo sia il caso di fare degli accertamenti. Come mi consiglia di procedere? Dovrei passare dal medico del mio paese per farmi prescrivere delle analisi, oppure rivolgermi direttamente ad una struttura idonea?
Di nuovo grazie.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
E' possibile che possa anche trattarsi di problemi gastrici che simulano un dolore cardiaco e in verità credo che ci siano poche probabilità che il tutto dipendi dal cuore, come le ho già detto. Le cose però vanno dimostrate e non affermate per supposizioni e quindi il tutto và definito con una valutazione cardiologica, presso il cardiologo di fiducia, che deciderà poi sul da farsi.
Saluti